Innernet: Journey into Awareness
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yoga

30
Oct
2008
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Drogati di emozioni

Drogati di emozioni
Chi non conosce una persona che potrebbe definire “collerica”? Avrete sicuramente notato che – immediatamente dopo una “crisi di nervi” – questa persona apparirà calma, al punto da indurci a pensare: “Bene, ora si è sfogato! Gli è passata!”.

E, purtroppo, sappiamo anche che questa calma sarà solo momentanea, non durerà che poche ore: la nostra esperienza con questa persona ci dice che, ben presto, la sua mente troverà qualcos’altro da giudicare “sbagliato” e su cui focalizzarsi per dare inizio ad una nuova “crisi”.

La stessa cosa avviene in persone solitamente depresse, tristi, ansiose, paurose – o anche con un costante senso di preoccupazione, di vergogna o con un profondo senso di colpa o di indegnità.

Tutto, nella loro vita, può trasformarsi in qualcosa per cui arrabbiarsi, preoccuparsi, spaventarsi, intristirsi, deprimersi, vergognarsi,… in una sorta di assuefazione ad uno o più “modelli emozionali”, vere “abitudini” negative e distruttive che controllano e dirigono pensieri e comportamenti. Read more

8
Aug
2008
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Essere tutt’uno, vivere con Advaita, intervista con Madhukar

Madhukar, come definirebbe il Suo messaggio in poche parole?

Che ogni persona, indipendentemente delle sue circostanze di vita, è libertà e pace.

È allo stesso tempo anche il messaggio fondamentale di Advaita?

Sì, il messaggio di Advaita è: Tu sei Questo! Essere tutt’uno, Essere qui. Il Questo comprende tutto. Nella nostra cultura e nella tradizione cristiana il Questo viene chiamato Dio, l’intero universo. Nella tradizione dell’Advaita il Questo viene descritto con “Sat-Chit-Ananda”. Si traduce generalmente con esistenza-coscienza-beatitudine. Secondo la mia esperienza, anche la beatitudine è solo un’apparenza di corpo e mente.

La pace è verità assoluta: questo è conoscenza vera. Perciò descriverei il Questo con: esistenza-coscienza-pace. Advaita è una direzione filosofica e la filosofia non può mai spiegare realmente l’Essere o l’esperienza dell’Essere, ma può solamente provare a interpretarlo. Read more

19
May
2008
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Un semplice monaco: una personale, maliziosa e profonda intervista al Dalai Lama

Dalai LamaQuesta intervista con il Dalai Lama è apparsa originalmente nel 1991 sul primo numero della rivista buddista americana Tricycle. Inedita in Italia, l’intervista rivela un Dalai Lama disponibile a parlare della sua esperienza di meditazione, delle sue paure e del suo ruolo come semplice monaco buddista, divertito anche dalle domande maliziose dell’intervistatore. Spalding Gray, scrittore e uomo di teatro, è scomparso nel 2004.

Tenzin Gyatso, il quattordicesimo Dalai Lama, è il leader temporale e spirituale del popolo tibetano e Nobel per la Pace nel 1989. Nato da una famiglia contadina nel 1935, a nordest della provincia di Amdo, Sua Santità fu riconosciuto all’età di due anni, in conformità alla tradizione tibetana, come la reincarnazione del tredicesimo Dalai Lama e come manifestazione dell’Avalokitesvara, il Bodhisattva della Compassione. Read more

1
May
2008
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La psichedelia e il percorso interiore

Dali Raphaelesque Head ExplodingIl ruolo della psichedelia nel percorso di conoscenza interiore, in particolare nel buddismo, è l’oggetto di questa discussione a quattro voci tra i maestri zen Aitken Roshi e Richard Baker Roshi, l’insegnante buddista Joan Halifax e Ram Dass, guidata da Allan Hunt Badiner.

Robert Aitken Roshi è uno dei più anziani e rispettati maestri zen dell’America. Vive alle Hawaii. Richard Baker Roshi dirige una fiorente comunità zen nel Colorado, con diramazioni non ufficiali in tutta Europa.

Ram Dass, noto per aver scritto Be Here Now (“Sii qui e ora”) all’inizio degli anni ’70, ha scritto un nuovo libro sugli effetti della pratica sull’invecchiamento, Still Here: Embracing Aging, Changing, and Dying, (“Ancora qui: abbracciare l’invecchiamento, il cambiamento e la morte”) ed è un serio studioso sia del buddismo sia delle sostanze psichedeliche. Read more

23
Apr
2008
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Il silenzio mentale secondo Aurobindo

aurobindo.jpg

Quando ci si siede, con gli occhi chiusi – per fare il silenzio mentale – si è immediatamente invasi da un torrente di pensieri che sorgono da tutte le parti, in maniera confusa e aggressiva.

Non esiste un manuale con diversi metodi per venire a capo di questo baccano infernale; non c’è che da tentare e tentare ancora, pazientemente, ostinatamente. Soprattutto non c’è da commettere l’errore di lottare mentalmente contro la mente; bisogna spostare il centro.

Ciascuno di noi possiede al di là della mente o ancora più in profondità, un’aspirazione; quella stessa aspirazione che ci spinse verso il sentiero dello yoga. Un bisogno intimo dell’essere, come se fosse una parola d’ordine con virtù solamente per noi, per noi soli.

12
Feb
2008
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Illuminarsi con passione

Tantra 3In questa intervista di Craig Hamilton Miranda Shaw parla del tantra e della via della passione.

Quando Miranda Shaw osserva le donne dei dipinti tibetani, non vede immagini a due dimensioni partorite dalla mente di un artista, ma “donne numinose nate dal cielo”, “amanti della libertà” e “incantatrici appassionate, estatiche e di feroce intensità”, riflesso radioso delle donne illuminate e piene di potere che aiutarono a dar forma al mondo del tantra buddista.

Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sul tantra ma non avete mai osato chiedere.