La pratica dell’attenzione
Pratiche che rinforzano la capacità di concentrazione o attenzione sono presenti nella maggior parte delle tradizioni religiose, in particolare è evidente nelle grandi tradizioni nate in India. Nei tre grandi monoteismi occidentali, il fenomeno dell’attenzione è stato spesso costretto alla clandestinità da correnti teologiche ostili, ma è comunque presente.
Pratiche che rinforzano la capacità di concentrazione o attenzione sono presenti nella maggior parte delle tradizioni religiose. L’importanza dello sviluppo dell’attenzione è evidente soprattutto nella grandi tradizioni nate in India, in particolare nell’induismo e nel buddismo.
Dai veggenti upanishadici ai giorni nostri, in India esiste una tradizione ininterrotta con cui l’uomo ha cercato di unirsi (nel cuore e nella mente) alla realtà assoluta. Lo yoga assume molte forme, ma quella psicologica essenziale è la pratica dell’attenzione su un solo oggetto, o concentrazione (“citta-ekāgratā”). Read more
La mente estesa di Rupert Sheldrake
La telepatia, le premonizioni e la sensazione di essere osservati non hanno attualmente una spiegazione in termini scientifici. La loro stessa esistenza è anzi controversa. Pare che accadano, ma se tutti i possibili tipi di forze, campi e modi di trasferire le informazioni sono già noti alla scienza, allora non dovrebbero esistere. Forse la nostra comprensione scientifica dei principi fondamentali è già essenzialmente completa? È stata data una risposta a tutte le grandi domande? Tratto da “La mente estesa” di Rupert Sheldrake – Urra ed.
La mente oltre il cervello
Se il settimo senso è reale, esso indica una visione più ampia della mente, una visione letteralmente allargata in cui le menti si estendono nel mondo intorno ai corpi. E non soltanto i corpi umani, ma anche quelli degli animali non umani. Read more
Thich Nhat Hanh. La felicità della Piena Consapevolezza
A pochi chilometri da Bordeaux vive un monaco vietnamita che è una delle voci più alte della spiritualità di ogni tempo: Thích Nhất Hạnh.
Qui, nel 1982, ha fondato il Villaggio dei Pruni, una vera e propria oasi buddhista accessibile a tutti, così come accessibili appaiono, leggendo i suoi testi, una religione e una concezione del mondo molto lontane dall’Occidente. Tratto da “Thich Nhat Hanh La felicità della Piena Consapevolezza” di Jean-Pierre e Rachel Cartier – ed. Lindau.
In dodici, nove ragazze e tre ragazzi, sono seduti in file al centro dell’enorme sala addobbata per l’occasione con decorazioni colorate. Le rispettive famiglie e i 112 monaci e monache del Villaggio dei Pruni – gli uomini da un lato, le donne dall’altro – sono riuniti attorno a loro. Read more
L’amore fra uomo e donna secondo Bert Hellinger
Le seguenti osservazioni sull’amore fra uomo e donna e su come riesca a superare eventuali resistenze hanno avuto una motivazione concreta. Si tratta di osservazioni incidentali che descrivono retroscena e correlazioni, di risposte a domande scottanti poste dai partecipanti ai miei corsi.
Per questo ciascuna osservazione è in un certo qual modo a sé stante. Ciononostante si completano a vicenda e costituiscono un mosaico composto da tante tessere diverse che compongono un’immagine circolare.
Talvolta si è dunque reso necessario riprendere e approfondire lo stesso argomento in un contesto diverso.
Ciascun capitolo fornisce prospettive che possono essere applicate al rapporto di coppia. Quindi ciascun capitolo può essere letto singolarmente. Spesso è necessario fermarsi e prendersi il tempo per interiorizzare ciò che inizialmente può apparire inconsueto, se non addirittura sconveniente e per verificare un nuovo modo di agire. Read more
La coscienza parla, recensione
Ramesh Balsekar afferma che non vi è né nascita né morte, non c’è né un ricercatore né tantomeno alcunché da ricercare, non è mai accaduto nulla, non vi è mai stata alcuna creazione e le persone sono “organismi corpo-mente”.
Negatività? No, piuttosto la nobile via della negazione, neti neti, non questo, non questo. Tagliare, togliere e scavare il falso fino ad arrivare al nucleo inalterabile: “Tutto ciò che c’è, è Coscienza”, il messaggio che Ramesh non si stanca di ripetere.
Agisci qui e ora
Sono sempre stato un maestro spirituale molto controverso. Perché? Perché dico alla gente che c’è qualcosa da fare! Ho sempre detto al mio uditorio – ricercatori che sono venuti da me per ascoltare la buona nuova sulla liberazione qui e ora – che se desidera la libertà, ci sono molte cose da fare. Ma in certi ambienti, oggi, parlare di fare equivale a bestemmiare.