James Hillman “100 anni di psicoterapia e il mondo va sempre peggio” recensione
Dopo un secolo di psicoterapia, che avrebbe dovuto accrescere la sensibilità dell’uomo, il mondo sembra peggiorare. Per James Hillman, la radice del problema risiede nell’esclusione del mondo stesso dal processo psicoanalitico. La sofferenza dell’anima di fronte a un pianeta inquinato, rumoroso, esteticamente impoverito e carico di conflitti non viene considerata.
James Hillman, allievo di Jung e direttore dello Jung Institute di Zurigo, incarna una coscienza profonda all’interno del panorama psicoanalitico. Con il suo spirito provocatorio e fertile, Hillman mette spesso in discussione i fondamenti stessi della pratica analitica, specialmente in relazione ai legami tra psicoanalisi e società. È il “bambino ribelle” della psicoanalisi.
Al di là del materialismo spirituale di Trungpa Rinpoche, recensione
Chogyam Trungpa Rinpoche è stato forse il più innovativo maestro di Buddismo del secolo scorso. Nato in Tibet nel 1939, fa parte di una discendenza di tulku, della scuola Kagyu, nota per porre una forte enfasi sulle pratiche di meditazione.
Oltre a questo ha avuto una formazione anche nella tradizione Nyingma, la più antica delle quattro scuole, ed era un aderente del movimento ecumenico ri-me (“non-settario”) all’interno del Buddismo Tibetano, che aspira all’unità tra le diverse scuole.
Durante l’occupazione cinese nel 1959 è dovuto fuggire dal Tibet in modo rocambolesco insieme a pochi altri monaci. Traversarono le montagne dell’Himalaya a piedi e a cavallo per raggiungere l’India, dove insegnò in una scuola per giovani lama.
Nel 1963 si diresse in Inghilterra per studiare ad Oxford e, dopo una serie di esperienze tra le quali l’apertura di un centro di meditazione e un incidente d’auto che lo lasciò parzialmente paralizzato, decise di lasciare i voti monastici, si sposò con Diana Pybus, allora sedicenne, e insieme si trasferirono negli Stati Uniti, dove fondò altri centri di meditazione. Read more
La filosofia perenne di Aldous Huxley
La Filosofia Perenne di Huxley è un’antologia di scritti spirituali di diverse tradizioni orientali e occidentali, ordinati sapientemente dall’autore secondo i grandi temi che stanno a cuore al ricercatore della coscienza.
Aldous Huxley è nato il 26 luglio 1894 in Inghilterra e morì nel 1963 in California, nello stesso giorno in cui assassinarono il presidente Kennedy.
Durante l’adolescenza, a causa di una malattia, perse completamente la vista per due anni. Successivamente, pur avendone recuperato una parte, ha sempre avuto seri problemi di vista. Questo non gli ha tuttavia impedito di laurearsi con lode e di occuparsi di letteratura.
Scrittore di romanzi e saggi, negli anni della sua maturità ha concentrato i suoi sforzi di scrittore verso i temi filosofici e spirituali. Read more
La coscienza parla, recensione
Ramesh Balsekar afferma che non vi è né nascita né morte, non c’è né un ricercatore né tantomeno alcunché da ricercare, non è mai accaduto nulla, non vi è mai stata alcuna creazione e le persone sono “organismi corpo-mente”.
Negatività? No, piuttosto la nobile via della negazione, neti neti, non questo, non questo. Tagliare, togliere e scavare il falso fino ad arrivare al nucleo inalterabile: “Tutto ciò che c’è, è Coscienza”, il messaggio che Ramesh non si stanca di ripetere.
The Digitally Divided Self
(Dopo un aggiornamento del database del sito questo ultimo post era scomparso, lo ripubblico ora. Mi scuso con chi aveva pubblicato dei commenti, a loro volta scomparsi)
Dopo 8 anni di Innernet senza tediarvi di pubblicita’ mi auguro che mi perdoniate qualche parola per il mio nuovo libro. Passando dall’attenzione verso la tecnologia a quella verso la consapevolezza (andata e ritorno), da quando la tecnologia e’ entrata nelle nostre vite in modo pervasivo, mi sono interessato alla comprensione di come Internet opera sulla nostra mente e sulla dimensione psichica/spirituale e, dall’altro lato della medaglia, al come e perche’ la mente desideri creare strumenti dove si rispecchia e si riproduce all’infinito.
Successivamente all’esperienza come editore di libri di informatica con Apogeo, e di libri per la consapevolezza con Urra, ho creato Innernet come luogo di divulgazione di conoscenze spirituali e di confronto tra ricercatori. Read more
“Io sono quello” di Nisargadatta Maharaj, recensione
“Io sono quello” è probabilmente il libro che ha contribuito maggiormente alla diffusione della filosofia non-duale Advaita negli ultimi decenni. Nisargadatta Maharaj descrive in modo instancabile cosa significa trovarsi nel suo stato di illuminazione rispondendo alle domande dei visitatori nella sua casa di Bombay.
“Io sono quello” è diventato un classico della spiritualità moderna, oltre quattrocento pagine, un concentrato di saggezza e di filosofia non-duale. La lentezza forzata della lettura incoraggia la riflessione e il metabolismo di concetti poco familiari alla mente.
E’ un libro da leggere e da riprendere di tanto in tanto; le immagini illusorie e gli attaccamenti alle nostre identificazioni saranno lentamente liberate di pari passo al distacco delle pagine dalla rilegatura, che perlomeno nella mia edizione non era delle migliori (1) . Read more
La via dello Zen di Alan Watts
Alan Watts usa, come un maestro Zen, le parole come forma di energia e come un ponte verso il silenzio della mente. “La Via dello Zen” ha divulgato lo Zen in occidente ispirando intere generazioni di giovani verso la ricerca interiore.
Pare che “Zen” sia diventata una parola che fa tendenza. Nomi di aziende e marchi registrati con la parola Zen al suo interno si sprecano, per non parlare della produzione libraria degli ultimi anni, dove lo Zen è stato associato ad ogni attività umana, dal fare carriera all’essere genitori, dal sesso alla cucina. La nostra cultura ha l’incredibile capacità di omogeneizzare, e quindi di rendere digeribile al mercato, ogni passione ed aspetto dell’animo umano. Le capacità della “società dello spettacolo”, come l’avevano definita i situazionisti alla fine degli anni ’50, non erano ancora così raffinate nel 1957, data della prima edizione americana di La via dello Zen, o nel 1960, anno della traduzione italiana, pubblicata dall’editore Feltrinelli. Read more
Il battito dell’assoluto di Osho, recensione
Le Upanishad sono la parte finale dei Veda, le antiche sacre scritture indiane. Si dice che le Upanishad contengano l’essenza più pura degli insegnamenti. Uno dei significati di Upanishad è “insegnamenti segreti”.
La Ishavasya Upanishad riprende la sua originaria vitalità nei commenti di Osho, trascritti da discorsi tenuti durante un intenso campo di meditazione durato dieci giorni. Il maestro incoraggiava circa quattrocento ricercatori a sperimentare dal vivo gli stati dell’essere accessibili alla coscienza. L’anno era il 1971 e vi erano ancora pochissimi occidentali tra i partecipanti.
Le Upanishad non rappresentano una filosofia espressa in termini sistematici. Sono invece le descrizioni della natura della Realtà a partire dallo stato di illuminazione. A differenza del metodo scientifico occidentale, che procede per logica e induzione nella scoperta del vero, il metodo orientale parte dalle rivelazioni. Read more
Ellin Selae
Presento sopra un articolo di Franco Del Moro, “E dopo, cosa ve ne farete di questo mondo?”. Franco pubblica la rivista Ellin Selae da vent’anni, con la quale collaboro occasionalmente. Ellin Selae è una “raccolta illustrata di pensieri, tracce, armonie e disarmonie umane”, una rivista pubblicata con la passione dell’artigiano, qualità in via di estensione nel mondo editoriale.
Ellin Selae è un antidoto contro l’omologazione del pensiero e contro le mode, C’è qualcosa di unico nella rivista: ogni singola copia contiene una piccola opera d’arte originale, rendendola in questo senso unica e letteralmente personalizzata.
Nonostante la cura artigianale, Ellin Selae è anche un rivista a tecnologia avanzatissima. A differenza dei monitor attuali e anche dei migliori lettori di ebook dell’ultima generazione, può essere letta con qualsiasi angolazione e anche con il sole accecante di una giornata di luglio a mezzogiorno, grazie ad un materiale innovativo chiamato “carta”. Read more
Scienza e Conoscenza
Scienza e Conoscenza è una rivista diretta da Elsa Nityama Masetti, anche occasionale collaboratrice di Innernet, per cui ha scritto Mandala antichi e moderni.
Le ricerche presentate su Scienza e Conoscenza non si troveranno forse mai su Nature o su altre riviste scientifiche ufficiali. Molti dei loro autori probabilmente sono ridicolizzati o ignorati dagli ambienti accademici e Piero Angela troverebbe un’ottima fonte di materiale da bollare come antiscientifico.
In tempi di “normalizzazione” riviste come Scienza e Conoscenza sono una boccata di ossigeno per il pensiero. Nonostante Internet, dove la disponibilità di fonti e conoscenze viene moltiplicata, le citazioni nelle riviste scientifiche privilegiato un numero più ristretto di fonti rispetto all’ampiezza della disponibilità. A volte alcuni articoli della rivista lasciano perplesso anche me, che sono diciamo di bocca buona per quanto riguarda le teorie bizzarre. Read more