Tutto da perdere, tutto da guadagnare
Dopo aver saputo che il bambino che portava in grembo aveva la sindrome di Down, Martha Beck ha imparato che quando abbiamo tutto da perdere, abbiamo anche tutto da guadagnare.
Avevo venticinque anni e stavo per laurearmi a Oxford quando mi dissero che il mio secondo figlio, che ancora portavo in grembo e che avevo già chiamato Adam, aveva la sindrome di Down. I dottori e i consulenti mi raccomandarono caldamente un aborto terapeutico, anche se ero incinta da molti mesi. Avevo solo poche ore per prendere una decisione scioccante: crescere e mantenere un bambino mentalmente ritardato, o abortire il bambino che avevo già imparato ad amare?
Mentre consideravo le possibilità che avevo davanti a me, accadde qualcosa di singolare al mio modo di vedere la vita. Read more
I movimenti della vita, una conversazione con Bert Hellinger
Una conversazione con Bert Hellinger – anticipata da un’introduzione sull’evolversi delle costellazioni familiari, che lui stesso ha sviluppato. Bert Hellinger ha offerto a febbraio e marzo scorso due seminari speciali in Italia, a Bolzano e a Milano. L’intento? Quello di passare il nuovo orizzonte dell’approccio costellatorio a tutti coloro che hanno mente e cuore aperti per intendere e, magari, offrono a loro volta un servizio nel campo della sistemica familiare.
Bert ha coniato un nuovo nome: le costellazioni mediali, condotte dall’Altrove, di cui siamo mezzi, mediatori. Mi auguro che il mio racconto e le sue parole possano far giungere un eco della profondità e forza delle nuove costellazioni familiari, anch’esse, a loro volta, in continuo movimento
“I grandi movimenti sono meno efficaci dei piccoli movimenti. Read more
Memorie di Anandamayi Ma
Narra la leggenda che una sera, nel bel mezzo di un festival del canto religioso, la Madre Divina Anandamayi Ma all’improvviso si alzò e abbandonò il suo ashram. Ai due discepoli che la seguirono ansiosamente chiedendole dove stesse andando, rispose soltanto: «Sarnath», il nome di una città a molti chilometri di distanza.
Un treno postale su cui salì fece misteriosamente una fermata fuori programma in quella città. Quindi lei si diresse senza esitazioni verso un albergo sconosciuto, passò davanti al direttore ed entrò direttamente nella stanza di una discepola che, all’insaputa di tutti, era giunta là qualche ora prima senza un soldo, piangendo e pregando disperatamente Anandamayi Ma. Il resto della notte passò tra risa e battute sull’ansia e la paura della discepola, ora piena di gioia. Read more
Lo zen della gravità zero
Nella vita dell’astronauta Story Musgrave si fondono lo spazio e lo spirito, la natura e la tecnologia, una grande concretezza e una concezione trascendentale della vita sulla Terra.
Alla soglia di sessanta anni, l’astronauta F. Story Musgrave aveva passato nello spazio più tempo di qualsiasi altro americano: cinque missioni per un totale di 858 ore. All’apparenza, sembrerebbe che tutta la sua vita sia passata a preparare questo mese e sei giorni di magia.
“È un cammino splendido e adatto a me”, dice, “Ma avrei percorso qualsiasi altro cammino con lo stesso senso estetico e spirituale. In tutti i casi, mi sarei sempre chiesto: qual è il nostro posto nell’universo e cosa vuol dire essere un uomo? Ho usato tutto ciò che ho fatto nella vita per rispondere a questa domanda”. Read more
Quando accade l’impossibile
Uno degli aspetti più straordinari della nostra esperienza con Swami Muktananda e con il Siddha Yoga fu l’eccezionale incidenza di sincronicità nella vita dei seguaci di Muktananda. Ne abbiamo avuto notizia da amici e conoscenti legati al movimento Siddha Yoga: i ritiri intensivi offerti dagli ashram davano continuamente risalto a oratori che raccontavano storie eccezionali di incontri con Baba, e questi racconti contenevano descrizioni di fantastiche coincidenze simili a quelle che erano capitate a me. Tratto da “Quando accade l’impossibile” di Stanislav Grof – Urra ed.
Il guru nella vita dei suoi devoti
Il Siddha yogi è un burattinaio cosmico?
Una storia esemplare è quella di un uomo che aveva trascorso molto tempo in una città fantasma australiana, alla ricerca di avanzi di gemme nelle miniere abbandonate. Read more
Il risveglio della kundalini e la trasformazione della coscienza
La storia della trasformazione di Rick NurrieSearns, editore della rivista Personal Transformation. “Mi svegliavo improvvisamente e percepivo un’energia che si espandeva e risaliva dalle anche nella mia area lombare più bassa. All’epoca, quell’energia mi incuriosiva e spaventava allo stesso tempo.”
Su ogni numero del periodico “Personal Transformation” pubblicavamo due o tre storie di potenti trasformazioni personali sperimentate da vari individui.
Negli anni trascorsi a pubblicare ed esaminare storie altrui, non avrei mai sognato che io stesso avrei scritto una storia di trasformazione personale sulla mia vita. Né avrei mai sognato che la mia trasformazione personale avrebbe messo fine alla rivista che avevo fondato nove anni prima. Ma questo è proprio ciò che accadde. Ecco la storia della mia trasformazione.
Sono trascorsi più di due anni da quando chiusi le porte dell’ufficio della nostra casa editoriale. Read more
Clowning: un modo per rendere l’amore più vicino
Nell’Afghanistan della guerra continua, o ad Haiti dopo il terremoto, a Sri Lanka dopo lo tsunami, la “formula” è sempre la stesso: essere pubblicamente giocoso.
Un contatto visivo. Un sorriso. Essere amichevole. E, naturalmente, indossare il costume da clown e un naso rosso. Il naso rosso, il costume da clown è un passaporto. Esso apre le porte nei cuori e nelle menti. Vestirsi come un clown permette di avvicinarsi alla gente in modo diretto. Come dice Patch Adams, “Clowning: un modo per rendere l’amore più vicino”.
Il naso rosso, i vestiti colorati, un comportamento imprevedibile, sono i segnali che disturbano lo status quo, che ci avvertono che questo “non è un tempo e uno spazio normale” . Il naso rosso annuncia che le regole della società umana sono in procinto di essere messe in discussione. Read more
Il fidanzato Zen
Un’aspirante dea che cerchi l’amore tra un mare di ragazzi che si trastullano con giocattoli spirituali, non ha di fronte a sé un compito facile. La maggior parte delle donne scopre che a un certo punto del cammino i ragazzi normali, palestrati, sicuri di sé, “non-essere-troppo-profonda-con-me”, non vanno più bene. Ma anche la versione spirituale di tali ragazzi è ugualmente problematica, per non parlare degli orribili rammolliti New Age.
Se a tutto questo aggiungiamo il fatto che probabilmente ciò che ti ha condotto sul cammino è stata la tua angoscia psicologica di tipo nevrotico, e che l’abbandono emotivo subito nell’infanzia ti fa provare attrazione verso ciò che per te è irraggiungibile, è verosimile che ti ritroverai dentro un paio di manette New Age di argento puro. Read more
Illuminazione, prima, durante e dopo
Ogni ricercatore vuole l’illuminazione. Gran parte delle persone la sente come uno stato di continua beatitudine e unità e crede che una volta raggiunto questo, la vita sarà per sempre facile e semplice, a causa di quest’eterna espansione nell’oltre.
Mentre è vero che esiste quello che si definisce «l’esperienza dell’illuminazione» che possiede tutte queste caratteristiche, la vera vita illuminata è qualcosa di molto diverso. La beatitudine non è l’esperienza emozionale che conosciamo attraverso l’ego. E’ al di là di questa.
La verità è rivelata per così dire in tempi supplementari, pezzo per pezzo, in relazione alla nostra graduale presa di coscienza di che cosa siamo e alla perdita della nostra identità legata all’ego. Alcune parti del processo sono garantite: dobbiamo per primo riconoscere che siamo al di là del corpo-mente fino al momento in cui accade un cambiamento di prospettiva, di situazione, però in seguito dobbiamo precipitare e scendere dal picco dell’illuminazione. Read more
Un’esperienza personale di risveglio spirituale
Comunemente, si ritiene che lo zen sia un sistema spirituale il cui obiettivo ideale sia portare i seguaci a uno stato di illuminazione. Ma se questo ideale è davvero ciò che sta alla base dello zen, la maggior parte delle persone non avrebbe interesse per esso. La realtà è che moltissimi praticanti zen probabilmente non raggiungeranno mai questo nobile ideale; nemmeno coloro, tra noi, che vi hanno dedicato gran parte della propria vita.
Ciò, tuttavia, non invalida lo Zen, in quanto il suo obiettivo ideale è largamente superato da un altro più pratico: offrire alle persone una comprensione più profonda della propria unità con se stesse, gli altri e il mondo, e soprattutto renderle in grado di affrontare creativamente, e forse persino di apprezzare, le vicissitudini della vita. Read more
Illuminazione istantanea o graduale?
L’illuminazione è un’esperienza singolarmente intensa, che rivela a una persona il suo posto nello schema delle cose. Essa è, molto spesso, un’esperienza definitiva grazie alla quale chi esperimenta non dubiterà mai più della propria relazione con se stesso, gli altri, il mondo e qualunque cosa si ritenga esistere al di là di quest’ultimo. L’illuminazione non è settaria: è rinvenibile nel buddismo, nel cristianesimo, nell’induismo, nell’Islam e in molte altre tradizioni religiose.
Il tema di oggi è intitolato: “Cosa è meglio: l’illuminazione graduale o quella istantanea?”. Per cominciare, voglio affermare che nessuna è meglio dell’altra, perché entrambe si basano su concezioni metafisiche del mondo e della natura umana molto diverse. Quindi, è impossibile classificarle come “superiore” o “inferiore”. Inoltre, devo specificare che, sebbene l’illuminazione istantanea è associata alle scuole Soto (in cinese: Tso-Tsung), Rinzai (Lin-Chi) e Zen (Ch’an), questo articolo tratta solo del significato attribuitole dalla scuola Rinzai, che non coincide esattamente con quello della Soto. Read more
Trasformazione emozionale e trascendenza
Nella cultura psicologica si parla di espressione delle emozioni oppure della loro manifestazione, comunque la direzione è verso il disfarsene. L’idea del conoscere semplicemente l’emozione avviene piuttosto raramente. Senza agire le emozioni, ma neanche reprimendole, abbiamo l’occasione di conoscere le identificazioni che ne sono alla base.
Ricordo che non molti anni fa stavo seduto nell’ufficio del mio terapista e gli raccontavo la discussione avuta con una persona a me cara. Oggi i particolari mi sfuggono, ma avevo fatto qualcosa che aveva addolorato la mia amica, la quale si era arrabbiata in un modo che mi sembrava sproporzionato e ingiustificato. Ricordo che mentre raccontavo i fatti, mi sentivo frustrato e turbato.
“Tutto quello che posso fare è amarla di più in quei momenti”, insistevo con una certa mestezza, facendo ricorso agli anni di pratica meditativa e alla sincerità dei miei sentimenti più profondi. Read more
Un motivo per sorridere, dalla malattia alla meditazione
E’ da oltre 20 anni che Nirodh non sorride più e non perché non abbia avuto alcun motivo per farlo. Dopo tutto, Nirodh è pieno di creatività. All’età di 28 anni gli viene diagnosticata la distrofia muscolare. I primi sintomi della malattia si manifestarono sul suo viso. Nell’intervista che segue ci racconta come un handicap può essere vissuto e superato al proprio interno.
E’ da oltre 20 anni che Nirodh non sorride più e non perché non abbia avuto alcun motivo per farlo. Dopo tutto, il 52enne Nirodh è pieno di creatività. Insieme alla sua compagna, Ushma, ha fondato e dirige l’Osho Arihant Meditation and Creative Arts Center di Varazze, in Italia. Musicoterapista ed etnomusicologo, è anche direttore della società di servizi musicali e multimediali “Nostudio”. Read more
Viaggio in Bhutan
India: dall’aeroporto alla città di Delhi. Basta un’occhiata di poche ore lungo la strada per capire qual è la causa prima dei guai del mondo: la mostruosa sovrappopolazione umana che affligge la Terra. Quindici milioni di abitanti in una sola enorme città, e ci sono ormai tante città come questa. Ogni anno, l’umanità cresce di circa settanta milioni di individui. Così si distrugge la Vita, nella sua varietà e nella sua spiritualità. Fino a quando?
Il mattino dopo, la sveglia è alle tre, per tornare in aeroporto: mi aspetto molto dal viaggio di oggi. Un volo di tre ore per raggiungere il Bhutan, piccolo regno himalayano in mezzo alle montagne. Certamente là non ci saranno simili moltitudini. Ho trovato notizie contrastanti, ma in cifra tonda c’è meno di un milione di umani in un territorio grande circa come la Svizzera. Read more
Una mente come l’acqua, le arti marziali
La meditazione, l’illuminazione e le arti marziali sono sempre stati una cosa unica per l’incredibile maestro di arti marziali Vernon Kitabu Turner. In questa intervista con Simeon Alev parla della padronanza di sé e della radicale trasformazione della sua mente. E degli eventi della sua vita che lo hanno trasformato da bambino debole a maestro indiscusso.
Turner meditava, secondo la sua stima, da quando aveva tre anni e si era sempre sentito isolato dagli altri e insicuro del posto che aveva nel mondo a causa della sua natura profondamente spirituale e orientata all’introspezione. Alla presenza di Nomura Roshi, che era appena giunto dal Giappone il giorno prima, Turner ricevette una conferma istantanea della sua esperienza e prontamente lo accettò come suo insegnante. Read more