La nostra testa piena e l’illuminazione istantanea
Ha importanza cosa mettiamo dentro la nostra testa? Da un punto di vista buddista, la risposta è sicuramente sì. Ogni istante vissuto dalla mente può essere sano o malato, e molti sono neutri. Se l’impegno dei buddisti è sviluppare una mente chiara e radiosa, internet non la sta oscurando con un numero infinito di informazioni inutili o neutre?
Il mio primo sogno sull’Internet, nell’agosto 1999: la scatola nera dentro la mia testa si trasforma senza preavviso nello schermo di un computer. All’inizio le immagini scorrono veloci, display vivaci di grafica computerizzata fatta di rossi, gialli e blu fosforescenti.
Premo un pulsante e con un clic assumo il controllo del mio paesaggio interiore. Sono la webmaster, l’operatrice, la moderatrice. Programmo il mondo come preferisco, facendo balenare ora questo ora quello, aprendo una pagina dopo l’altra, mentre i link si aprono in silenzio e in modo spettacolare. Read more
La sfida del nostro tempo
Fritjof Capra afferma che una società sostenibile si può costruire solo sulle fondamenta dell’ecoalfabetizzazione e dell’ecodesign. Il compito principale negli anni a venire sarà applicare la consapevolezza ecologica e il pensiero sistemico per cambiare radicalmente le tecnologie e le istituzioni sociali.
Riflettendo sul futuro, tutti noi membri della comunità mondiale di lettori e collaboratori della rivista, siamo consapevoli che l’ambiente non è più “un problema tra i tanti”. È il contesto di ogni altra cosa: della vita, degli affari, della politica. La grande sfida del nostro tempo è creare e tenere in vita comunità sostenibili, ovvero ambienti sociali, culturali e fisici nei quali possiamo soddisfare i nostri bisogni e le nostre aspirazioni senza danneggiare le generazioni future.
Sin dalla sua introduzione nei primi anni ’80, il concetto di “sostenibilità” è stato spesso distorto, abusato e persino banalizzato da un uso esterno al contesto ecologico che gli dà il significato corretto. Read more
Quando l’iPhone sostituisce la siringa: la comunicazione come forma di patologia
Quando l’iPhone sostituisce la siringa: la comunicazione come forma di patologia
Laura (ma il nome è di fantasia) è una mia amica. Ha una laurea, ha militato in politica quando era più giovane, ha una casa piena di libri che in buona parte ha letto, aveva un marito che ha lasciato per un altro uomo quando ha cominciato a sentirsi vecchia e ora, non so, forse ha degli amanti. Insomma Laura ha avuto e ancora ha una vita intensa.
Ma qualcosa non torna. Ogni mattina scrive “buongiorno” e ogni sera “buonanotte” su Twitter e di rimbalzo anche su Facebook, e durante il giorno commenta in tempo reale con pensieri irrilevanti le sue attività. Cercare il link giusto da postare sulla sua bacheca online sembra essere diventato per lei tanto importante quanto prendersi cura della propria igiene personale. Read more
L’insegnamento perduto del Meccano
Probabilmente stiamo attraversando un periodo di transizione. Il mondo è saturo di tutto, nessuno sta aspettando più niente di nuovo, non c’è più niente da scoprire, soprattutto sul fronte artistico. Questo tempo, come il Meccano, ha esaurito tutte le sue possibilità.
Il ‘Meccano’ era forse l’unico gioco che si poteva acquistare in ferramenta, dato che era fatto soltanto di barrette di metallo forate, viti, dadi, pulegge e piccoli arnesi. Fu inventato da un inglese alla fine dell’800, ed era talmente originale che, oltre che in Europa, si diffuse anche in America. Di solito aveva un libretto di istruzioni che suggeriva alcuni modelli che si potevano costruire con i pezzi contenuti nella scatola: una locomotiva, una scavatrice, una bilancia, un’elica a manovella… cose così. Read more
Consapevolezza delle emozioni e dipendenza da Internet
CyberPsychology & Behavior ha presentato uno studio dal titolo (tradotto) “Alexitimia e la sua relazione con le esperienze dissociative e la dipendenza da Internet in un campione non clinico”
L’alexitimia è la difficoltà a comprendere, a differenziare e comunicare gli stati emozionali. Non è considerata una condizione clinica, ma un tratto della personalità, condiviso da circa il 7% della popolazione, con una leggera prevalenza di soggetti maschili. Il termine è relativamente recente, essendo stato coniato da Peter Sifneos nel 1973. Questi soggetti di solito hanno una vita fantasiosa carente, poca intuizione e una scarsa capacità introspettiva. Una delle caratteristiche predominanti a livello relazionale è un’altrettanto scarsa capacità di rapportarsi emotivamente con il prossimo in quanto incapaci di vedere in sé e negli altri le sfumature emozionali al di là di quelle grossolane quali “benessere” o “malessere”. Read more
Resistendo a Facebook
Una delle ragioni del successo di Facebook è che si suppone che gli amici siano tali. Generalmente nei social network e nei siti di incontri si contattano persone che sono estranee alla narrativa della nostra vita reale. Anche se i contatti che avvengono solamente online possono portare ad interessanti connessioni, nel più dei casi tali “amici” vanno e vengono, la relazione non va molto in profondità e non scende in un luogo autentico e quasi “organico”.
Quindi Facebook è arrivato in soccorso come modo per connettersi con persone che conosciamo e con coloro che conoscevamo nel passato ma con cui abbiamo perso i contatti. Anche se il gioco degli inviti e degli amici degli amici si espande e si finisce con dei contatti che si conosce a malapena, con forse una buona metà delle persone ho condiviso importanti parti della vita, parti della nostra storia che hanno dato forma alle nostre esistenze attuali. Read more
La tecnologia dell’intelligenza universale, intervista a Ray Kurzweil
Ray Kurzweil, scienziato informatico, inventore, imprenditore di successo e scrittore, è uno dei più importanti futurologi degli Stati Uniti. Nominato Presidente onorario per l’innovazione alla Conferenza della Casa Bianca sulla piccola impresa nel 1986, è l’inventore, tra l’altro, della prima macchina per leggere per i non vedenti e, attraverso una collaborazione con Stevie Wonder, del primo sintetizzatore musicale in grado di ricreare il suono di un pianoforte a coda.
Nel 1999 è stato insignito della Medaglia Nazionale per la Tecnologia – l’onorificenza più elevata in questo settore – dal Presidente Clinton. Inoltre, ha ottenuto plauso internazionale con il libro The Age of Spiritual Machines: When Computers Exceed Human Intelligence, oggi tradotto in nove lingue.
Intervista di Melissa Hoffman.
Melissa Hoffman: La specie umana sta vivendo cambiamenti senza precedenti in quasi ogni campo – tecnologico, ecologico, sociale e politico – e tutto ciò sta avvenendo a scala globale. Read more
La coda lunga mozzata
L’Economist ha pubblicato un articolo intitolato Great minds think (too much) alike “Le grandi menti pensano in maniera (troppo) simile”.
Il sociologo James Evans ha deciso di esaminare le citazioni nelle riviste scientifiche e ha scoperto che, alla faccia della “coda lunga”, la disponibilità di materiale nei database su Internet, invece di ampliare la gamma di fonti citate, in realtà ha privilegiato un numero più ristretto di fonti rispetto all’ampiezza della disponibilità.
Inoltre, le fonti citate tendono a menzionare articoli che sono stati pubblicati di recente. Poco tempo addietro vi è stato un gran dibattito a riguardo dell’articolo di Nicholas Carr Google ci rende stupidi? che i media mostrani hanno ripreso spesso in modo banalizzato.
Google non ci rende stupidi ma forse tende a creare un atteggiamento di insofferenza verso le risposte non immediate (quindi quelle che si trovano ai primi posti nei risultati di ricerca) e verso quelle non attualissime. Read more
Che cosa sta impedendo lo sviluppo dei bambini?
Secondo Joseph Chilton Pearce, la marcia verso il progresso tecnologico potrebbe trasformarsi in una processione funebre per la nostra specie.
Il famoso scrittore (L’incrinatura nell’uovo cosmico, Magical Child, Evolution’s End, The Biology of Transcendence) nonché conferenziere apprezzato a livello internazionale, ritiene che le moderne tecniche educative siano solo una delle molte cause che impediscono la realizzazione del nostro potenziale di esseri umani. Sebbene l’evoluzione ci abbia dotato di straordinarie capacità, queste ultime, secondo Pearce, restano latenti e inutilizzate perché stiamo bloccando il nostro sviluppo naturale.
Il fatto che lo sviluppo degli esseri umani avvenga per stadi – sia fisicamente che psicologicamente – non è nulla di nuovo. Le teorie moderne prevedono stadi di sviluppo fino all’età adulta, quando – almeno secondo i libri di testo – abbiamo praticamente realizzato il nostro programma biologico. Read more
Una ricerca mostra che il blogging ha un valore terapeutico a livello neurologico, immunitario e psicologico
Scientific American riporta uno studio della rivista Oncologist sui pazienti affetti da cancro. I pazienti che si sono impegnati nella scrittura espressiva appena prima della cure si sono sentiti notevolmente meglio, mentalmente e fisicamente, a confronto di altri pazienti.
Gli scienziati affermano che la ragione della diffusione della blogosfera potrebbe essere la necessità di automedicazione e si sono ripromessi di iniziare nuovi studi per capire le basi neurologiche implicate. L’atto di scrivere attiva una serie di reazioni neurologiche che sono perlopiù ancora sconosciute nei loro meccanismi. Il blogging quindi può dare spazio all’espressione della propria psiche nel rivelare le nostre interiorità ed a migliorare il nostro benessere psicosomatico, in particolare in queste condizioni di sofferenza che coinvolgono l’intera persona.
Che la riflessione e l’autoconsapevolezza nella scrittura siano atti che coinvolgono l’intera persona è noto ai contemplativi di ogni epoca. Read more
Senza potersi fermare – Le radici della dipendenza a produrre
Avevo iniziato a scrivere questo breve saggio sulle motivazioni interiori che stanno alla base della dipendenza a produrre due anni fa. Il problema ambientale era già conclamato ma ancora non si avvertiva la crisi delle fonti energetiche che ci accompagnerà per lungo tempo.
Mi sono interrogato sulle radici psichiche e sui condizionamenti alla base della dipendenza a produrre in occidente, poi esportata in tutto il pianeta.
Le origini della dipendenza a produrre e della conseguente devastazione del pianeta risalgono all’interpretazione dei messaggi diffusi dalle religioni, in particolare della tradizione giudaico-cristiana.
Il cristianesimo ha propagato i messaggi concernenti il peccato originale e all’impossibilità di raggiungere il divino in forma umana. Questi e altri messaggi hanno prodotto dei doppi vincoli psichici, dei corti circuiti. Read more
La natura della consapevolezza, intervista a Oliver Sacks
Oliver Sacks è professore di neurologia clinica alla facoltà di Medicina Albert Einstein, ed è famoso per le sue intuizioni straordinarie sul mondo interiore dei pazienti affetti da malattie neurologiche, esposte nei suoi libri e nel film Risvegli. Sono andato a trovarlo per ascoltare le sue idee sulla consapevolezza e la coscienza.
Sono andato a trovare il mio collega Oliver Sacks a casa sua, a City Island nel Bronx, per ascoltare le sue idee sulla consapevolezza e la coscienza. Il dr. Sacks è professore di neurologia clinica alla facoltà di Medicina Albert Einstein, ed è famoso per le sue intuizioni straordinarie sul mondo interiore dei pazienti affetti da malattie neurologiche, esposte nei suoi libri: L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello, Emicrania, Risvegli, Zio Tungsteno, Un antropologo su Marte, Vedere voci, Su una gamba sola, L’isola dei senza colore e l’isola delle Cicadine. Read more
Tecnologia e identità
Kevin Kelly (autore di Out of Control che pubblicai con Urra) nel suo ultimo articolo parla della crisi dell’identità degli esseri umani causata dall’incessante sviluppo tecnologico. Poichè la scienza ogni giorno produce nuove invenzioni, queste scombussolano la nozione di noi stessi ed ogni giorno la nostra identità viene messa in discussione. Quindi si chiede “chi siamo e cosa vogliamo essere”, riportando anche le domande che si fece Philip Dick: cos’è la realtà e cosa significa essere un essere umano.
Le domande di Kevin Kelly e di Philip Dick sono vecchie quanto l’umanità. La tecnologia mette in discussione la nostra identità in modo crescente poichè sta sostituendo le nostre identificazioni con gli artefatti tecnologici.
Ciò che manca nel progresso tecnologico
Vista da fuori, la caratteristica più impressionante dell’occidente è stata il suo dinamismo, la sua ossessione per lo sviluppo e la dominazione. Vista da dentro, la stessa caratteristica diventa la nostra fiducia nel progresso.
In particolare, negli ultimi quattro secoli, la nostra fiducia nei benefici del progresso scientifico e tecnologico. Magari non stiamo andando verso una direzione, ma stiamo fuggendo da un’altra, per evitare qualcosa che non vogliamo.
Read moreNon è troppo presto per affermare che forse la rivoluzione industriale non è stata all’altezza delle sue promesse, almeno per quanto riguarda la felicità, l’appagamento, la salute, la sanità mentale e la pace dell’uomo. Di certo, essa sta avendo un impatto terribile, e forse catastrofico, sulla Terra. La Tecnotopia sembra aver già fallito, ciononostante continui ad andare avanti, espandendo il suo raggio di azione e diventando sempre più arrogante e pericolosa.