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Una delle ragioni del successo di Facebook è che si suppone che gli amici siano tali. Generalmente nei social network e nei siti di incontri si contattano persone che sono estranee alla narrativa della nostra vita reale. Anche se i contatti che avvengono solamente online possono portare ad interessanti connessioni, nel più dei casi tali “amici” vanno e vengono, la relazione non va molto in profondità e non scende in un luogo autentico e quasi “organico”.

Quindi Facebook è arrivato in soccorso come modo per connettersi con persone che conosciamo e con coloro che conoscevamo nel passato ma con cui abbiamo perso i contatti. Anche se il gioco degli inviti e degli amici degli amici si espande e si finisce con dei contatti che si conosce a malapena, con forse una buona metà delle persone ho condiviso importanti parti della vita, parti della nostra storia che hanno dato forma alle nostre esistenze attuali.

Ma ho delle resistenze nel partecipare al gioco di Facebook con questi, proprio per il motivo che alcuni di loro sono veri amici ed abbiamo avuto un’importante connessione. Quindi fin’ora non ho cercato gli amici da aggiungere a Facebook e apro raramente il sito, non molto più che accettare le richieste che sono pervenute.

Poiché la maggior parte delle persone che richiedono l’amicizia sanno che utilizzo Internet da parecchi anni e che ero un editore di libri di informatica, a volte mi sento di dire loro che entro raramente in Facebook e che non li sto ignorando deliberatamente. In realtà la situazione pone un conflitto interiore, una sorta di doppio vincolo: le persone sono lì nel sito, non è carino ignorarle, ma allo stesso momento non voglio coinvolgermi troppo in un ulteriore giocattolo in rete.

Naturalmente possiamo affermare che per ogni livello di comunicazione vi sono diverse aree e che possiamo scegliere il medium più approopriato in accordo alla profondità e al livello di intimità che desideriamo. Con le persone con cui ho un rapporto intimo posso scegliere anche altri modi per comunicare. Il medium può variare grandemente dalle telefonate agli incontri personali e ai contatti di corpo e mente a diversi livelli, dalle strette di mano al fare l’amore.

Ma Facebook, come molte altre applicazioni sul web, tende ad espandere la sua portata e includere un numero maggiore di aspetti della nostra vita, e può anche facilmente diventare una dipendenza. Continua su Indranet.

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