Innernet: Journey into Awareness
and Anima Mundi

11
Apr
2008
0

Una preghiera in un respiro, intervista sul Kriya Yoga a Ennio Nimis

Mi aggiravo vanamente su Google a cercare qualcosa come “respiro del cobra”. Nulla. Estendo allora la ricerca in tutte le lingue. Viene fuori un nome: Kriya.

Intuisco di cosa può trattarsi, e la faccenda m’intriga. Cerco altre informazioni in Rete, ma si sembra un mondo blindato da chissà quale Segreto. Acquisto allora qualche testo sull’argomento, prontamente cestinato: solo introduzioni e nessuna pratica, nonché indirizzi di grosse Organizzazioni del settore…

Solo allora riconosco un nome: Yogananda, autore del classico “Autobiografia di uno yogi”. E’ lui che lo ha fatto conoscere in Occidente creandone una Scuola. Ma il vero guru è Lahiri Mahasaya, dal quale si tramanda il vero filone originale solo in India, nel più fitto segreto esoterico.

Così un giorno, per caso, m’imbatto in un sito italiano che non sembra la solita pubblicità: capisco da subito che non si tratta del solito miele per api. Difatti, con mia grande meraviglia, scopro che il forziere si è aperto: Ennio Nimis ,dopo 40 anni di esperienza col Kriya, ne offre coraggiosamente sul web tutti i segreti gelosamente nascosti da quelle “Organizzazioni”, ma soprattutto quello del lignaggio indiano di Lahiri.

Un libro da poter scaricare gratis che è anche tutta la sua vita spirituale e la sua vasta e profonda conoscenza sul campo: un vero atto di amore, onestà e verità, verso ciò che non può che essere vero Patrimonio di tutti . Read More

9
Apr
2008
0

Aldous Huxley, Ramesh Balsekar e Huang-Po sull’illusione

Aldous Huxley. Il mondo è un’illusione, ma è un’illusione che dobbiamo prendere sul serio, perché fino a un certo punto è reale.

Ramesh Balsekar. Puoi disporti ad accettare la tesi che tutto nell’universo sia un’illusione, ma è più che probabile che in tale illusione mancherai di includere il fattore più essenziale, cioè te stesso.

Huang-Po. La tua natura autentica è qualcosa che non smarrisci mai, nemmeno nei momenti di illusione, e che non acquisti al momento dell’Illuminazione.

6
Apr
2008
0

Il colpo di coda dell’Italia feudale

Escher Ascending and DescendingLuca De Biase in un suo articolo del 16 marzo riflette sull’Italia:

Ho l’impressione che la nostra società si stia sviluppando in una direzione almeno bizzarra. Una fortissima accelerazione modernizzatrice resta minoritaria, mentre una maggioranza appare intrisa di una sorta di ritorno al feudalesimo, con molti notabili che controllano il loro territorio e governano i loro piccoli popoli possedendone il presente e il futuro.

Lo spunto mi ha fatto riflettere a mia volta e con tempi lenti ho provato a capire cosa sia successo in Italia dal punto di vista dell’evoluzione della coscienza oltre che sul piano politico o sociale, piani che si riflettono a vicenda.

Ritengo che i processi innescati da Internet e dalla globalizzazione delle idee in generale abbiano avuto un impatto particolarmente difficile per l’Italia. Le aperture combinate delle tecnologie e della diffusione di idee e culture diverse hanno colto l’italiano impreparato.

Le sue identificazioni con le origini, il clan, i poteri locali, la famiglia tradizionale e la parrocchia sono state messe in forte discussione dalle pressioni centrifughe della società globalizzata. La sua appartenenza ai modelli mentali rischia di essere sradicata e, come un bimbo nella fase di individuazione-separazione, quando inizia ad esplorare il mondo ma ancora non ha le risorse per gestire l’uscita nel mondo in modo autonomo, ritorna velocemente nelle braccia della mamma per essere rassicurato.

L’italiano feudale che si è avventurato fuori dal suo ambiente mentale si è trovato confuso, senza strumenti interpretativi, sovraccaricato da un flusso di informazioni che non sa gestire. Conosce poco le lingue, legge pochi libri, quando viaggia perlopiù cerca e sta con altri italiani, preferibilmente della sua regione. Le spinte verso il distacco dal proprio ristretto ambito vengono compensate da un arroccarsi su ciò che ha prodotto certezze fino a poco tempo prima.

Il “noi-diversi-dagli-altri” diviene il modo per essere rassicurati di nuovo nella propria identità, che sia il noi del Nord o il ritorno alle vecchie “certezze” degli integralismi religiosi o ideologici.

E’ il colpo di coda sul piano collettivo, che Giusy ha raccontato su un piano individuale nell’articolo Attenti al colpo di coda. Se sul piano individuale ad una certa età ci ritroviamo a compiere gli stessi gesti e le forme-pensieri dei nostri genitori, sul piano collettivo ritorniamo a ciò che sentiamo come rassicurante come nazione, paesello, famiglia, religione o anche mamma TV. Finchè l’italiano rimarrà a casa con la mamma TV che gli racconta come funziona il mondo, non potrà fare il passaggio verso l’età adulta.

Si assiste quindi a un desiderio di appartenenza e di ritorno alle radici. Tuttavia questo ritorno non viene bilanciato da una complementare espansione verso l’universale, ma è perlopiù una semplice regressione ad uno stato meno evoluto della società. Il ritorno alla radici ritrovate non feconda il terreno a cui si ritorna con le aperture acquisite da una società multitutto. Read More

3
Apr
2008
0

Albert Einstein, Martin Luther King e Henry David Thoreau sulla tecnologia

Albert Einstein. È diventato spaventosamente chiaro che la nostra tecnologia ha superato la nostra umanità.

Martin Luther King. I mezzi con cui viviamo hanno superato gli scopi per i quali viviamo. Il nostro potere scientifico ha sorpassato il nostro potere spirituale. Abbiamo guidato i missili, ma messo fuori strada gli uomini.

Henry David Thoreau. Con tutta la tua scienza puoi dirmi da dove e in che modo la Luce scende nell’anima?

2
Apr
2008
0

Impietriti

Deva Manfredo.jpgManfredo sembra del tutto un eccentrico artista visionario, d’altra parte è chiaro come i suoi piedi siano ben radicati al terreno. A 25 km da Siena crea le sue sculture in pietra. L’incanto delle sue sculture liberano una magica e mistica energia che riporta alla mente antichi culti di venerazione della connessione dell’Uomo con la Terra.

Manfredo sembra del tutto un eccentrico artista visionario. La sua lunga grigia capigliatura fa da cornice alla sua faccia quadrata scolpita dalle intemperie e illuminata da occhi di un blu intenso situati al di sotto di feroci sopracciglia.

Impietriti 1.jpg

Ma se c’è l’odore di qualcuno di un altro mondo, d’altra parte è chiaro come i suoi piedi siano ben radicati al terreno….terreno che è situato in questo caso tra le colline italiane.

Tedesco di nascita, Manfredo ha vissuto per molti anni in un bellissimo centro di meditazione, Osho Miasto (a 25 km da Siena, in Toscana). Cosicché all’interno della vasta proprietà del centro, in zona collinare, ha iniziato a creare le sue sculture in pietra. Read More

30
Mar
2008
0

Nuovo test sull’illuminazione

Ancora dieci domande per scoprire se siete sulla strada dell’illuminazione:

Siete veramente convinti di avere trovato la giusta strada per illuminarvi, peccato che ogni volta ci sia un imprevisto black-out? Se avete risposto si segnate 10 punti se no segnate 0 punti

Amate e accettate incondizionatamente il vostro prossimo anche quando ha appena aperto una sua mail contenente un potente virus distruttivo dopo avervi chiesto se poteva usare il vostro computer solo per un attimo? Se avete risposto si segnate 10 punti se no segnate 0 punti

Amate ciò che fate e fate ciò che amate ogni volta, anche quando state aspettando ospiti che vengono a trovarvi dall’estero, il water si è improvvisamente intasato fino all’orlo pieno di ogni ben di dio, è domenica pomeriggio di Pasqua e il vostro idraulico di fiducia è alle Seychelles, voi, se pur con guanti, state rimestando nel water sperando di sentirlo finalmente sgorgare? Se avete risposto si segnate 10 punti se no segnate 0 punti Read More

28
Mar
2008
0

Con la risonanza magnetica la meditazione funziona

Scientific American riporta oggi uno studio della University of Wisconsin-Madison che afferma che possiamo acquisire una migliore capacità di provare compassione tramite la meditazione, “più o meno allo stesso modo in cui gli atleti o i musicisti si allenano per migliorare le proprie capacità”. Lo studio ha utilizzato la risonanza magnetica funzionale sui cervelli dei soggetti studiati.

Seguo con interesse questi studi pur non essendo un neuro-qualcosa (magari a volte un po’ neuro-tico :-) e leggo con piacere che la scienza si avvicina sempre più a ciò che affermano i maestri e i saggi da qualche millennio.

Tuttavia… per quanto interessanti siano questi studi trovo che alla base vi sia un classico paradigma della scienza: il valore assoluto dell’oggettività. Se si chiede a un meditatore non occasionale se la meditazione gli abbia portato più compassione credo che non vi siano dubbi sulla risposta dei più (senza confondere la compassione con l'”essere buoni” o il compatire).

Ma per la scienza tutto ciò non ha alcun valore se non viene misurato, riprodotto in laboratorio e reso oggettivo. La soggettività non conta, l’esperienza individuale men che meno nella ricerca del vero. Credo sia il tempo che la scienza allarghi i propri paradigmi al mondo interiore. A questo proposito, mi piace citare a mia volta questa citazione da Edgar Morin:

Come dice von Foerster, abbiamo bisogno “non soltanto di una epistemologia dei sistemi osservati, ma anche di un’epistemologia dei sistemi osservatori”.

27
Mar
2008
0

Contro l’aborto, per la libertà di scelta

donna pensosa.jpgPrendere entrambe le posizioni riguardo all’aborto. Per gli uomini e le donne impegnati nella difesa dei diritti degli adulti, qualsiasi discussione che metta in dubbio il diritto all’aborto è un’eresia.

Ma il tema dell’aborto resta caratterizzato da ambivalenza, confusione e conflitto, raramente espressa, perché pone questioni che non trovano risposta nei dogmi o nelle parole di medici, preti, senatori e filosofi morali.

Tutto ciò che è importante per la vita lo è anche per l’aborto. “La grande questione della vita e della morte”, come la chiamano i testi zen, caratterizza tutti i conflitti tra uomini e donne, ricchi e poveri, diritti dei nascituri e diritti delle madri, o diritti dello Stato e diritti delle regioni. Ma il dibattito sull’aborto è diventato così acceso e politicizzato che entrambe le parti vedono come un tradimento il fatto stesso di porsi domande. La politica può rispondere con un sì o con un no, ma l’aborto è una situazione dove non vince mai nessuno, e che mette l’umanità di fronte ai suoi misteri più grandi. Read More

26
Mar
2008
0

Bertrand Russell, Francesco Bacone e Peace Pilgrim sul potere

Bertrand Russell. Il potere è dolce, è una droga. Come per quest’ultima, il desiderio cresce con l’abitudine.

Francesco Bacone. È strano quel desiderio che cerca il potere sugli altri, perdendolo su se stessi.

Peace Pilgrim. Hai molto più potere quando stai lavorando per la cosa giusta, di quando stai lavorando contro la cosa sbagliata.