Innernet: Journey into Awareness
and Anima Mundi

29
Mar
2022
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Il bisogno di conoscere

Uno dei concetti fondamentali dell’esperienza religiosa umana è l’idea della gnosi. Gnosi è una parola greca che significa conoscenza, ma una conoscenza di un tipo molto specifico.

Non si tratta né di “conoscere su” né di “conoscere come”. Piuttosto, è qualcosa di più diretto e immediato, la conoscenza che accade quando nessun pensiero si intromette tra te e ciò che sai.

L’uomo è l’animale che crede che c’è qualcosa di sbagliato.

Questo “qualcosa di sbagliato”, qualunque cosa sia, ci segue nella nostra vita quotidiana, disturba il nostro sonno e inquina i nostri piaceri. Ogni mattina, prendendo il giornale o accedendo la televisione, ne attribuiamo la causa a qualcosa di nuovo.

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15
Mar
2022
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La nostra testa piena e l’illuminazione istantanea

Ha importanza cosa mettiamo dentro la nostra testa? Da un punto di vista buddista, la risposta è sicuramente sì. Ogni istante vissuto dalla mente può essere sano o malato, e molti sono neutri. Se l’impegno dei buddisti è sviluppare una mente chiara e radiosa, internet non la sta oscurando con un numero infinito di informazioni inutili o neutre?

Il mio primo sogno sull’Internet, nell’agosto 1999: la scatola nera dentro la mia testa si trasforma senza preavviso nello schermo di un computer. All’inizio le immagini scorrono veloci, display vivaci di grafica computerizzata fatta di rossi, gialli e blu fosforescenti.

Premo un pulsante e con un clic assumo il controllo del mio paesaggio interiore. Sono la webmaster, l’operatrice, la moderatrice. Programmo il mondo come preferisco, facendo balenare ora questo ora quello, aprendo una pagina dopo l’altra, mentre i link si aprono in silenzio e in modo spettacolare. Sono la padrona del mio tecno-destino. Mi risveglio sudando.

Il Buddha non diede prescrizioni contro internet, perché 2500 anni fa internet non esisteva. Chi si attenesse alla lettera delle sue parole potrebbe dunque sostenere che internet va accettata.

Ma se il Buddha fosse vivo oggi, non pensate che avrebbe detto qualcosa su questa tecnologia? Forse che internet non è l’opposto dei suoi insegnamenti sulla moderazione, il contenimento, la non-confusione e la non-avidità?

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2
Mar
2022
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Niente cibo alla mente-scimmia

La mente scimmia, che espressione adatta! Chiunque abbia cercato di meditare sa cosa significa. I pensieri spingono l’attenzione qui e là, diventando ossessivi e portandoci apparentemente fuori dalla meditazione. Nutrire le scimmie vuol dire contribuire alla proliferazione e reificazione dei pensieri, facendosi sviare da essi.

La mente scimmia, che espressione adatta! Chiunque abbia cercato di meditare sa cosa significa. I pensieri spingono l’attenzione qui e là, diventando ossessivi e portandoci apparentemente fuori dalla meditazione. Nutrire le scimmie vuol dire contribuire alla proliferazione e reificazione dei pensieri, facendosi sviare da essi.

Una metafora appropriata è la scimmia che si tende al massimo per cercare di catturare il riflesso della luna sull’acqua. Essa non può capire di star cercando nel posto sbagliato.

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17
Feb
2022
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Essenza di Almaas

Il percorso spirituale che viene tracciato da Almaas, nome di penna di Hameed Ali, è una vera sintesi tra il percorso occidentale e le vie orientali. Egli ha individuato negli aspetti essenziali dell’anima gli strumenti interiori che ci consentono di proseguire il viaggio spirituale verso il vero.

Circa nell’anno 2000, in un centro Osho, una conduttrice di gruppi di consapevolezza mi suggerì di leggere i libri di Almaas. Non vi erano ancora traduzioni italiane, quindi ordinai dagli Stati Uniti un paio di titoli, e poi altri, e poi i rimanenti. Era come leggere la storia della propria anima e riconoscersi con comprensioni che esplodevano nella mente e nel cuore.

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14
Feb
2022
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La pratica dell’attenzione

Pratiche che rinforzano la capacità di concentrazione o attenzione sono presenti nella maggior parte delle tradizioni religiose, in particolare è evidente nelle grandi tradizioni nate in India. Nei tre grandi monoteismi occidentali, il fenomeno dell’attenzione è stato spesso costretto alla clandestinità da correnti teologiche ostili, ma è comunque presente.

Pratiche che rinforzano la capacità di concentrazione o attenzione sono presenti nella maggior parte delle tradizioni religiose. L’importanza dello sviluppo dell’attenzione è evidente soprattutto nella grandi tradizioni nate in India, in particolare nell’induismo e nel buddismo.

Dai veggenti upanishadici ai giorni nostri, in India esiste una tradizione ininterrotta con cui l’uomo ha cercato di unirsi (nel cuore e nella mente) alla realtà assoluta. Lo yoga assume molte forme, ma quella psicologica essenziale è la pratica dell’attenzione su un solo oggetto, o concentrazione (“citta-ekāgratā”).

Che si tratti di fissare l’attenzione su un mantra, sul respiro o su qualche altro oggetto, il tentativo di acquietare le attività automatiche della mente attraverso l’attenzione concentrata è il primo passo e il tema ricorrente dello yoga psicospirituale hindu.

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10
Feb
2022
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La mente estesa di Rupert Sheldrake

La telepatia, le premonizioni e la sensazione di essere osservati non hanno attualmente una spiegazione in termini scientifici. La loro stessa esistenza è anzi controversa. Pare che accadano, ma se tutti i possibili tipi di forze, campi e modi di trasferire le informazioni sono già noti alla scienza, allora non dovrebbero esistere. Forse la nostra comprensione scientifica dei principi fondamentali è già essenzialmente completa? È stata data una risposta a tutte le grandi domande? Tratto da “La mente estesa” di Rupert Sheldrake – Urra ed.

La mente oltre il cervello
Se il settimo senso è reale, esso indica una visione più ampia della mente, una visione letteralmente allargata in cui le menti si estendono nel mondo intorno ai corpi. E non soltanto i corpi umani, ma anche quelli degli animali non umani.

In questo libro prospetto che in realtà le menti siano estese; si estendono attraverso campi che collegano gli organismi al loro ambiente e gli uni con gli altri. Questi campi possono aiutare a spiegare la telepatia, la sensazione di essere osservati e altri aspetti del settimo senso. Ma la cosa più importante è che essi aiutano anche a spiegare le percezioni normali. Le nostre menti sono estese nel mondo intorno a noi, e ci collegano con tutto ciò che vediamo.

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8
Feb
2022
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Thich Nhat Hanh. La felicità  della Piena Consapevolezza

A pochi chilometri da Bordeaux vive un monaco vietnamita che è una delle voci più alte della spiritualità di ogni tempo: Thích Nhất Hạnh.

Qui, nel 1982, ha fondato il Villaggio dei Pruni, una vera e propria oasi buddhista accessibile a tutti, così come accessibili appaiono, leggendo i suoi testi, una religione e una concezione del mondo molto lontane dall’Occidente. Tratto da “Thich Nhat Hanh La felicità della Piena Consapevolezza” di Jean-Pierre e Rachel Cartier – ed. Lindau.

In dodici, nove ragazze e tre ragazzi, sono seduti in file al centro dell’enorme sala addobbata per l’occasione con decorazioni colorate. Le rispettive famiglie e i 112 monaci e monache del Villaggio dei Pruni – gli uomini da un lato, le donne dall’altro – sono riuniti attorno a loro. I religiosi, con il capo rasato che riluce sotto i fasci di luce elettrica, trasmettono un impressionante senso di gravità.

I dodici giovani, invece, hanno ancora i capelli lunghi. Indossano i loro vestiti migliori, soprattutto le ragazze, in abito lungo come spose. Il gong risuona tre volte e la comunità intona un canto solenne la cui melodia, curiosamente, è quella del Veni Creator, l’antico inno che un tempo si cantava in chiesa il giorno di Pentecoste.

Comincia così, la mattina del 5 maggio 2000, la cerimonia di ordinazione al Villaggio dei Pruni. La salmodia e la recita dei grandi testi sacri del buddhismo si alternano a lungo, poi il maestro Thich Nhat Hanh avanza.

Come tutti i monaci e le monache presenti, sopra la tunica marrone ha indossato l’abito arancione della cerimonia. Ciò che in lui colpisce immediatamente è la sua straordinaria presenza: mentre procede verso i futuri ordinati si ha la sensazione che ogni suo movimento sia una meditazione. Read More





8
Feb
2022
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L’amore fra uomo e donna secondo Bert Hellinger

Le seguenti osservazioni sull’amore fra uomo e donna e su come riesca a superare eventuali resistenze hanno avuto una motivazione concreta. Si tratta di osservazioni incidentali che descrivono retroscena e correlazioni, di risposte a domande scottanti poste dai partecipanti ai miei corsi.

Per questo ciascuna osservazione è in un certo qual modo a sé stante. Ciononostante si completano a vicenda e costituiscono un mosaico composto da tante tessere diverse che compongono un’immagine circolare.

Talvolta si è dunque reso necessario riprendere e approfondire lo stesso argomento in un contesto diverso.

Ciascun capitolo fornisce prospettive che possono essere applicate al rapporto di coppia. Quindi ciascun capitolo può essere letto singolarmente. Spesso è necessario fermarsi e prendersi il tempo per interiorizzare ciò che inizialmente può apparire inconsueto, se non addirittura sconveniente e per verificare un nuovo modo di agire. Ognuno dei capitoli che costituiscono questo libro racconta una particolare storia d’amore.

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