Innernet: Journey into Awareness
and Anima Mundi

26
Oct
2008
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La tecnologia dell’intelligenza universale, intervista a Ray Kurzweil

RayRay Kurzweil, scienziato informatico, inventore, imprenditore di successo e scrittore, è uno dei più importanti futurologi degli Stati Uniti. Nominato Presidente onorario per l’innovazione alla Conferenza della Casa Bianca sulla piccola impresa nel 1986, è l’inventore, tra l’altro, della prima macchina per leggere per i non vedenti e, attraverso una collaborazione con Stevie Wonder, del primo sintetizzatore musicale in grado di ricreare il suono di un pianoforte a coda.

Nel 1999 è stato insignito della Medaglia Nazionale per la Tecnologia – l’onorificenza più elevata in questo settore – dal Presidente Clinton. Inoltre, ha ottenuto plauso internazionale con il libro The Age of Spiritual Machines: When Computers Exceed Human Intelligence, oggi tradotto in nove lingue.

Intervista di Melissa Hoffman.

Melissa Hoffman: La specie umana sta vivendo cambiamenti senza precedenti in quasi ogni campo – tecnologico, ecologico, sociale e politico – e tutto ciò sta avvenendo a scala globale. Dal tuo punto di vista di futurologo, inventore e imprenditore, puoi descrivere quali mutamenti sono in atto, secondo te, e quali si verificheranno nel futuro?

Ray Kurzweil: Il cambiamento più importante che la mia attività di inventore mi ha portato a scoprire è il fatto che la velocità dei cambiamenti sta aumentando. Secoli fa, la gente pensava che nulla dovesse mai cambiare; le persone si aspettavano che i nipoti facessero la stessa vita dei nonni, e queste aspettative venivano quasi sempre confermate. All’alba della rivoluzione industriale, due secoli fa, tutto ciò è cominciato a cambiare. Ma oggi la gente pensa ancora che il tasso dei cambiamenti sia costante. In realtà, non lo è.

Vedi, l’evoluzione funziona per vie indirette. Crea alcune risorse, e le usa per generare lo stadio successivo. Ecco perché la sua velocità sta aumentando. I cambiamenti, di fatto, sono in crescita esponenziale, e secondo i miei calcoli, a ogni decennio stiamo raddoppiando il tasso di sviluppo.

Ciò vuol dire che il ventesimo secolo equivale a venti anni di cambiamenti all’attuale tasso; nei prossimi venti anni compiremo cinque volte lo sviluppo del ventesimo secolo. Nel ventunesimo secolo faremo ventimila anni di sviluppo, ovvero avremo progressi tecnologici mille volte più grandi di quelli visti nel ventesimo secolo. Il cambiamento esponenziale è qualcosa di veramente esplosivo.

Melissa Hoffman: Senza alcun dubbio.

Ray Kurzweil: E posso dirti con certezza che pochissimi futurologi, quando pensano o parlano del futuro, prendono in considerazione questo fatto. Esso fa una profonda differenza. Tra cinquanta anni il mondo sarà completamente diverso; tra cento anni sarà inconcepibilmente diverso da adesso. Ma quando i futurologi pensano ai prossimi cinquanta anni, si chiedono: “OK, a quali tipi di cambiamento abbiamo assistito negli ultimi cinquanta anni?”. Su questo basano le previsioni per i prossimi cinquanta anni. Ma nei prossimi cinquanta anni vedremo un numero di cambiamenti trenta volte più grande di quello degli ultimi cinquanta anni, a causa della crescita esponenziale. È impossibile sottolineare abbastanza l’importanza di questo fatto. Read More

23
Oct
2008
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Evoluzione o morte! Intervista a Barbara Marx Hubbard

Avanti a tutta velocita Barbara Max Hubbard.jpgBarbara Marx Hubbard, futurologa e scrittrice, ha portato molte persone allo studio dell’evoluzione. Cofondatrice della Foundation for Conscious Evolution (Fondazione per l’Evoluzione Consapevole), la Hubbard ha condotto il programma radio settimanale Live from the Peace Room (In diretta dalla stanza della pace), dove sono stati intervistati molti importanti pensatori evolutivi della nostra cultura.

Tra i suoi molti libri, ricordiamo Conscious Evolution: Awakening the Power of Our Social Potential ed Emergence: The Shift from Ego to Essence.

Intervista di Melissa Hoffman.

Melissa Hoffman: Viviamo in un’epoca storica straordinaria. Abbiamo di fronte a noi cambiamenti senza precedenti in ogni dimensione dell’esistenza umana – biologica, sociale, politica, economica, tecnologica – e tutto ciò sta avvenendo a scala globale. Puoi descrivere, dal tuo punto di vista di futurologa e di persona impegnata da decenni su queste tematiche, quali sono i cambiamenti cui stiamo assistendo? Molti di noi ne ignorano ancora l’esistenza. Quali saranno, presumibilmente, le nostre condizioni di vita future?

Barbara Marx Hubbard: Dunque, si dà il caso che siamo la generazione nata nel momento più insidioso dalla comparsa dell’«Homo sapiens». Stiamo attraversando un periodo di transizione in cui abbiamo acquisito un potere di creazione o distruzione che prima attribuivamo solo agli dei. E non stiamo rallentando; andiamo sempre più veloci. Il pericolo è, ovviamente, che abuseremo di questo potere e collasseremo nel caos. Se consideri le recenti scoperte sull’evoluzione dell’«Homo sapiens», non siamo progrediti in modo lineare dall’«Homo erectus» all’«Homo sapiens», passando per l’«Homo lapillus» e l’«Homo Neanderthal». Sono esistiti molti, molti sottotipi di esseri umani che non hanno prevalso.

L’«Homo sapiens sapiens», con la sua consapevolezza autoriflessiva, è emerso tra cinquanta e trentacinquemila anni fa. E quello che sta succedendo adesso è che egli ha conoscenze così vaste ed esercita un impatto sulla natura tanto grande – soprattutto dopo la scoperta della bomba atomica, il gene, la nanotecnologia e la biotecnologia – che la forma di consapevolezza che ci ha portato a questo punto non è in grado di farci andare al di là.

Melissa Hoffman: Quali qualità mancano alla nostra attuale forma di consapevolezza? Read More

20
Oct
2008
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La saggezza dei sistemi viventi, intervista a Elisabeth Sahtouris

Avanti a tutta velocita Elisabeth Sahtouris.jpgElisabeth Sahtouris è biologa evolutiva, futurologa, scrittrice e consulente in Strutture dei sistemi viventi. Conferenziere e consulente a livello internazionale, sottolinea l’importanza dei sistemi biologici nella struttura organizzativa dell’economia, del governo e del commercio globale.

Tra i suoi libri, ricordiamo Earth Dance: Living Systems in Evolution, A Walk Through Time: From Stardust to Us e Biology Revisioned, scritto insieme a Willis Harman.

“La globalizzazione dell’umanità è un processo naturale, biologico ed evolutivo. Tuttavia, stiamo attraversando una profonda crisi perché l’aspetto centrale e fondamentale della globalizzazione – la sua economia – è attualmente organizzato in maniera tale da violare gravemente i principi fondamentali dei sistemi viventi sani, minacciando di morte la nostra civiltà.” Elisabet Sahtouris, The Biology of Globalization.

Intervista:

Melissa Hoffman: In questa epoca straordinaria abbiamo di fronte a noi cambiamenti senza precedenti in ogni dimensione dell’esistenza umana – biologica, sociale, politica, economica, tecnologica – e tutto ciò avviene mentre stiamo entrando nella globalizzazione economica e sociale, come hai scritto nei tuoi libri. Puoi descrivere, dal tuo punto di vista di futurologa e biologa evolutiva, la natura dei cambiamenti globali che stiamo vivendo e quali nuove sfide e opportunità ci attendono?

Elisabeth Sahtouris: Dalla mia prospettiva di biologa evolutiva, ciò che vedo succedere oggi nel passaggio della specie umana alla globalizzazione economica e sociale è, essenzialmente, la stessa cosa già avvenuta per quasi tutte le altre specie della Terra. Per esempio, miliardi di anni fa, gli antichi batteri, dopo milioni di anni di competizione ostile che li ha minacciati di estinzione, hanno cominciato a negoziare formando stupefacenti colonie basate sulla cooperazione.

Durante la fase competitiva, avevano sviluppato tecnologie elaborate come il motore elettrico, impianti di energia solare e pile nucleari generatrici di calore, oltre a infrastrutture simili a città che solo ora possiamo ammirare, grazie ai più recenti microscopi. I minuscoli archeobatteri, con le loro tecnologie e stili di vita specializzati, sono stati protagonisti dell’evento più sensazionale dell’evoluzione terrestre mai avvenuto dalla loro apparizione sulla crosta minerale della Terra.

La cellula nucleata – una forma-vita totalmente nuova, grande circa mille volte di più di un singolo batterio – si è formata quando i batteri hanno adottato la divisione del lavoro, donando parte dei loro straordinari genomi al nucleo della nuova cellula. In tal modo, la cellula nucleata – l’unico tipo di cellula evolutosi sulla Terra, oltre a quella batterica – rappresenta un’unita più elevata raggiunta dai batteri dopo eoni di tensioni e ostilità, grazie alla negoziazione e un’evoluzione basata sulla cooperazione. Read More

12
Oct
2008
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Avanti a tutta velocità : intervista con Jeremy Rifkin

Con questo articolo presento la prima di una serie di interviste da parte di Melissa Hoffman a scienziati, teorici dell’evoluzione e futurologi sullo stato del pianeta. La prima intervista è con Jeremy Rifkin, avvenuta prima della grande crisi finanziaria di questo giorni tuttavia molto attuale.

La maggior parte di noi sa già che il mondo è in rapida trasformazione: possiamo sentirlo nelle ossa e nell’aria, anche se non sempre riusciamo a capire cosa sta succedendo. Forse ci siamo accorti che le condizioni climatiche sono più capricciose, oppure proviamo irritazione quando ci accorgiamo, per esempio, che il nuovo computer acquistato solo pochi mesi fa è già superato da un modello migliore, più veloce, piccolo, economico e alla moda. Cosa accadrebbe se ci fermassimo un attimo, chiedendoci dove ci stanno portando tutti questi piccoli cambiamenti, presi insieme e in un lungo arco di tempo?

Come abbiamo scoperto, non si tratta sempre di un esercizio facile o piacevole. Infatti, come direbbe chiunque abbia riflettuto abbastanza su concetti come mutamento e tempo, il tipo di mutamenti in atto adesso è, per sua stessa natura, diverso da tutto ciò che abbiamo conosciuto in precedenza. In che modo? Secondo gli scienziati e i futurologi qui intervistati, tutti questi cambiamenti apparentemente isolati fanno parte di un più vasto cambiamento sistemico, di portata e complessità maggiori di tutto ciò che la razza umana ha mai sperimentato.

E la velocità dei mutamenti, secondo qualcuno, sta accelerando esponenzialmente: un concetto che da solo dà le vertigini. Di fatto, più cose veniamo a sapere sul futuro e questi enormi, vertiginosi e rapidissimi cambiamenti (i quali potrebbero rapidamente portarci al di là delle nostre capacità di immaginazione, come testimoniano le interviste che seguono), più alla mente ci sale la domanda: le nostre strutture etiche e spirituali – tradizionali e contemporanee – sono in grado di farvi fronte?

Per trovare una risposta, come primo passo abbiamo intervistato molti scienziati, teorici dell’evoluzione e futurologi, ciascuno dei quali ha un’opinione leggermente diversa sui cambiamenti in atto. Dai regni microscopici della competizione tra batteri, di cui parla la biologa Elisabeth Sahtouris, ai nanobot intravenosi che potenziano il cervello, descritti dall’inventore Ray Kurzweil; dalla fine all’era del petrolio prevista dal futurologo Jeremy Rifkin, alla nascita di una nuova consapevolezza auspicata da Barbara Marx Hubbard: ogni contributo è un punto di vista unico sulle molte dimensioni dei cambiamenti in atto nella nostra vita.

Che si stia parlando di qualcosa di vasto come l’universo o di piccolo come un nanotubo, di tangibile come il petrolio o di effimero come la consapevolezza, di una cosa si può star certi: tutto è in mutamento. E la portata e la velocità di questi cambiamenti, che ci piaccia o no, sono qualcosa di cui tutti stiamo per fare esperienza. Interviste di Melissa Hoffman.

La fine di un’era

Intervista a Jeremy Rifkin

Avanti a tutta velocita Jeremy rifkin.jpgJeremy Rifkin è autore di sedici libri sull’impatto delle trasformazioni tecnologiche sull’economia, la forza lavoro e la società. Consigliere di capi di stato e di membri dei governi in tutto il mondo, è spesso ospite di forum sul lavoro, l’economia e la società. Attualmente è professore alla Wharton School of Business e Presidente della Foundation on Economic Trends. È stato intervistato da “What is Enlightenment?” nel suo ufficio di Washington.

Melissa Hoffman: La specie umana sta vivendo cambiamenti senza precedenti in quasi ogni campo – tecnologico, ecologico, sociale e politico – e tutto ciò sta avvenendo a scala globale. Dal tuo punto di vista di futurologo e consigliere aziendale, puoi descrivere quali mutamenti sono in atto, secondo te, e quali si verificheranno nel futuro? Read More

2
Oct
2008
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I dieci sintomi di Finctus Illuminatus

buddha ride.jpgSoffri di finta illuminazione? Un complesso allucinatorio a volte descritto come ‘essere toccato dalla luce divina’, ‘conoscere Dio’ o ‘essere in armonia con il settimo chakra’?

Se questa è la tua situazione, non sei solo: la maggior parte dei giovani attori avvenenti e senza parte nelle grandi città contraggono questa malattia. E quasi tutti finiscono per essere presi in giro dai loro insegnanti di yoga, che curiosamente soffrono di una sintomatologia analoga. I più pericolosi effetti a lungo termine della finta illuminazione sono (non necessariamente in quest’ordine): una noiosa vita comunitaria, debolezza cronica, veganismo, bambini e dipendenza ossessiva da una chiesa (e/o da una terapia).

Questi sono dieci sintomi a cui devi fare attenzione:

1. Soffri di una malattia mentale: uno squilibrio chimico nel cervello non costituisce l’illuminazione (malgrado tu oda delle voci e abbia strani pensieri).

2. Fai molti esercizi di origine orientale: Yoga, Tai Chi, eccetera. (Se Dio avesse voluto mettere il tuo naso così vicino al tuo culo, ti avrebbe dato una forma diversa.)

3. Ti lasci ipnotizzare e prendere dalla sonnolenza facilmente.

4.Quando qualcuno ti parla i tuoi occhi diventano sfocati e tornano a essere animati solo quando è il tuo turno di parlare.

5. Tu ‘capisci’ sempre: certo, certo. Nessun altro vegetariano lettore di libri self-help dalla lunga chioma che abbia praticato la meditazione Kundalini per un mese capisce a fondo quanto te, non è vero?

6. Hai perso completamente il senso dell’umorismo.

7. La gente ride alle tue spalle e ti affibbia nomignoli.

8. Sei fisicamente attraente. I belli non sono mai veramente illuminati. Gesù ha detto che i mansueti erediteranno la terra: con ‘mansueti’ intendeva i brutti, gli sciatti – un fatto dimostrato, dato che gli storici hanno stabilito che Gesù non era più avvenente del culo spelacchiato di un vecchio cane bassotto.

9. I libri che leggi ricadono in una o in tutte tre le seguenti categorie: salute, self-help, teologia. Oppure leggi solo opuscoli.

10. È OK ferire gli altri perché “tutto ciò che faccio e tutto ciò che mi accade è il mio divino Destino” (vedi oltre, Egoismo giustificato, e sopra, Malattia mentale).

Ora puoi ripetere il test dell’illuminazione:

Copyright originale www.otoons.de
Traduzione di Shantena Sabbadini
Copyright per l’edizione italiana: Innernet.

21
Sep
2008
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La scimmia e il Buddha

A parte l’uomo, solo pochissimi animali hanno le caratteristiche fisiche e le capacità mentali per utilizzare uno strumento. Tra questi, le scimmie. Ma come fanno i primati ad apprendere l’uso di uno strumento?

Uno studio di Giacomo Rizzolatti dell’università di Parma ci dice che il cervello usa il trucco di considerare lo strumento come fosse parte del proprio corpo. Alcune ricerche precedenti avevano mostrato che le azioni della mano vengono controllare da un’area del cervello chiamata F5.

Egli ed il suo team hanno registrato l’attività cerebrale di due macachi dopo che avevano appreso ad afferrare il cibo con delle pinze. Hanno documentato l’attività nell’area F5 e in un’area chiamata F1 che a sua volta è implicata nella manipolazione di oggetti. Hanno scoperto che vi era la stessa attività cerebrale sia quando le scimmie afferravano il cibo con l’ausilio delle sole mani che quando usavano le pinze: l’attività neuronale viene trasferita dalle mani allo strumento, come se lo strumento fosse la mano e la sua estremità fossero le dita.

Inoltre Rizzolatti mette in evidenza il fatto che l’area F5 è ricca di neuroni specchio, un tipo di neurone da lui scoperto in precedenza, che si eccitano sia quando si svolge un’azione sia quando si osserva un altro individuo che attua la stessa cosa. Le scoperte, secondo Dietrich Stout, un archeologo specializzato nell’uso di strumenti ci dicono che “chiaramente, l’uso degli strumenti da parte delle scimmie implica l’incorporazione degli strumenti nello schema corporeo, letteralmente una estensione del corpo”.

La scimmia non sa distinguere tra le proprie mani e lo strumento che utilizza, considerando quest’ultimo come una vera e propria estensione del corpo. Questo mi ricorda ciò che disse Marshall McLuhan a riguardo dei media e degli strumenti come estensioni di noi stessi.

In questo esperimento tuttavia si fanno i conti senza l’oste. Manca il fattore coscienza, che tutt’ora sfugge alle neuroscienze. La presenza o meno della coscienza e di cosa si tratta non può essere rilevata dagli esperimenti. Questo esperimento mi ha fatto riflettere sul rapporto tra coscienza, strumenti e percorsi di ricerca spirituali verso la consapevolezza. Continua su Indranet.

16
Sep
2008
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L’Archivio Akashico: Il libro della vita

Edgar Cayce.jpgL’Archivio Akashico o “Il libro della vita” può essere considerato l’equivalente di un super-computer dell’universo. È questo computer che funge da memoria centrale di tutte le informazioni di ogni individuo che abbia mai vissuto sulla terra. Forse la più completa fonte di informazioni sull’Archivio Akashico viene dall’opera chiaroveggente di Edgar Cayce.

Non è esagerato affermare che il computer ha trasformato (e sta ancora trasformando) il pianeta intero. Che si tratti della tecnologia, dei trasporti, della comunicazione, dell’educazione o dell’intrattenimento, l’era del computer ha rivoluzionato il globo e i modi in cui comunichiamo e interagiamo tra noi. Nessun settore della società moderna è stato risparmiato.

La quantità di informazioni immagazzinata nella memoria dei computer e presente ogni giorno nella “strada maestra” di Internet è incalcolabile. Tuttavia, questo vasto complesso di sistemi computerizzati e database collettivi non è ancora in grado di avvicinarsi alla potenza, la memoria o l’onnisciente capacità di registrazione dell’Archivio Akashico.

Per semplificare le cose, l’Archivio Akashico o Il libro della vita può essere considerato l’equivalente di un super-computer dell’universo. È questo computer che funge da memoria centrale di tutte le informazioni di ogni individuo che abbia mai vissuto sulla Terra. Più che un semplice contenitore di eventi, l’Archivio Akashico contiene ogni azione, parola, sentimento, pensiero e intenzione che sia mai avvenuto in qualsiasi momento della storia mondiale. Al contrario di un semplice magazzino di memoria, questo Archivio Akashico è interattivo, poiché esercita una grandissima influenza sulla nostra vita di ogni giorno, le relazioni, i sentimenti, i sistemi di credenze e le realtà potenziali che attiriamo su di noi.

Archivio Akashico biblioteca.jpgL’Archivio Akashico contiene l’intera storia di ogni anima, sin dall’alba della Creazione. Questo archivio ci connette tutti gli uni agli altri, e contiene ogni simbolo archetipo o racconto mitologico che abbia mai influenzato profondamente il comportamento e le esperienze dell’uomo. Read More

9
Sep
2008
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Sesso e intimità

Da molti anni conduciamo seminari nei quali insegniamo come amare – se stessi e gli altri. Uno degli argomenti che molto spesso emerge, soprattutto con coppie che sono insieme da tempo, è come riuscire a mantenere attiva la propria sessualità. Molte coppie osservano che più stanno insieme, più è difficile mantenere lo stesso interesse nel fare l’amore.

La vita stressante, la crescente familiarità e la carenza di comunicazione possono stemperare il desiderio di fare l’amore. Forse desiderano ardentemente ritornare ai primi tempi, nei quali non vedevano l’ora di andare a letto insieme per condividere eccitante e appassionato sesso. O forse aspirano a raggiungere una più profonda unione attraverso la sessualità.

Il sesso si trasforma quando l’intimità diviene più profonda. Ma, a meno che non ci rendiamo disponibili a imparare ad adattarci al cambiamento, rischiamo di non sapere come averci a che fare. Il sesso è un aspetto significativo dello stare insieme; se manca, può compromettere la relazione. E se manca, diveniamo facilmente irrequieti o carichi di risentimento.

Possiamo cominciare ad avere delle relazioni o a rassegnarci, a diventare amareggiati e/o depressi. O possiamo ritrovarci totalmente immersi in altre cose come il computer, la televisione, il lavoro, lo sport o altri hobby e non prenderci nemmeno il tempo di stabilire una connessione con il partner.

Quando diventiamo intimi con qualcuno, diveniamo più vulnerabili e questa vulnerabilità solitamente si associa a maggiori paure ed insicurezze. Il sesso è uno degli ambiti in cui meglio queste paure ed insicurezze vengono alla luce. Se non abbiamo esplorato, compreso o accettato le nostre paure e insicurezze, in modo particolare rispetto alla nostra sessualità, rischiamo di non sapere più cosa fare quando queste si manifestano. Finiamo col credere che ci sia qualcosa di sbagliato in noi o nella relazione. Possiamo tentare di compensare queste paure buttandoci in un sesso che non sentiamo “appropriato”. Read More

5
Sep
2008
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Scienza e Conoscenza

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Scienza e Conoscenza è una rivista diretta da Elsa Nityama Masetti, anche occasionale collaboratrice di Innernet, per cui ha scritto Mandala antichi e moderni.

Le ricerche presentate su Scienza e Conoscenza non si troveranno forse mai su Nature o su altre riviste scientifiche ufficiali. Molti dei loro autori probabilmente sono ridicolizzati o ignorati dagli ambienti accademici e Piero Angela troverebbe un’ottima fonte di materiale da bollare come antiscientifico.

In tempi di “normalizzazione” riviste come Scienza e Conoscenza sono una boccata di ossigeno per il pensiero. Nonostante Internet, dove la disponibilità di fonti e conoscenze viene moltiplicata, le citazioni nelle riviste scientifiche privilegiato un numero più ristretto di fonti rispetto all’ampiezza della disponibilità. A volte alcuni articoli della rivista lasciano perplesso anche me, che sono diciamo di bocca buona per quanto riguarda le teorie bizzarre. Tuttavia, come per Innernet, preferisco che qualche volta si esca dai margini per eccesso piuttosto che restringerli per difetto. Vi è già troppa scienza che segue le linee guida del denaro e dell’industria militare o farmaceutica al posto della ricerca della verità e della gioia della scoperta.

Nella rivista si possono trovare articoli interessanti sulla scienza dei quanti, sulle medicine “altre”, sulle fonti di energie alternative, con molti contributi italiani. Dal numero 25, in edicola da Luglio, inizio una collaborazione tramite una rubrica dove scriverò di coscienza, epistemologia e quant’altro fa  “scienza e coscienza”. Il primo articolo, dal titolo La scimmia e il buddha: il cervello, la coscienza e i media è disponibile online e verrà presentato su Indranet in Ottobre.