Innernet: Journey into Awareness
and Anima Mundi

By

James Austin

8
Feb
2009
0

Esperienze prossime alla morte

near death.jpgLa maggior parte degli individui che vive un’esperienza di quasi morte ha ancora la sensazione di stare trattenendo almeno qualcosa del proprio essenziale io personale. Questo io personale è di solito il principale osservatore esterno della scena. Uno studio delle dinamiche e della neurofisiologia delle esperienze prossime alla morte.

Esperienze di “quasi morte” e atteggiamenti di “morte lontana”

Tutte le scelte sono influenzate dal modo in cui la personalità considera il suo destino, e il corpo la sua morte. In ultima analisi, è il nostro concetto di morte che decide o risponde a tutte le domande che la vita ci mette davanti… Da qui deriva anche la necessità di prepararci a essa.
Dag Hammarskjold

Il nostro concetto di morte influenza il modo in cui viviamo? Read more

2
Jul
2008
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La semantica del Samadhi

Un neurologo e praticante zen registra le fasi, e i significati, del samadhi. Nelle profondità dell’assorbimento interiore, non solo gli stimoli sensori vengono meno, ma nessun pensiero provoca alcuno dei suoi consueti riflessi mentali.

“La scienza senza la religione è zoppa, la religione senza la scienza è cieca.” Albert Einstein (1879-1955).

“Con tutta la tua scienza puoi dirmi in che modo, e da dove, la luce è entrata nell’anima?” Henry David Thoreau (1817-1862).

“Arriva il momento in cui non appare alcun riflesso. Si arriva a non scorgere, non sentire, non udire, non vedere nulla… Ma non si tratta di un vuoto «vacuo». Piuttosto, è la condizione più pura della nostra esistenza.” Katsuki Sekida.

Un argomento insidioso, il samadhi. Una parola così multiforme da porre grandi problemi semantici. Read more