L'”azienda” Italia
L’Italia ha scelto la via feudale, con tanto di signore, condottiero e padrone assoluto. Il colpo di coda dell’Italia feudale, che siano i feudi territoriali del nord, delle cosche, o degli interessi delle grandi e piccole caste, e di conseguenza l’intolleranza verso chi non sta entro le mura del feudo territoriale o dentro lo spazio mentale, hanno prevalso, questa volta perlomeno senza ipocrisie.
Il malessere economico dell’Italia sommati alla cattiva gestione decennale dell’immigrazione, alla manipolazione sistematica dell’informazione e a una scarsa capacità di leggere la realtà in modo autonomo (e di leggere in generale, privilegiando l’ipnosi televisiva), hanno fatto ritornare gli italiani alle vecchie certezze e al bisogno di delineare confini netti per ritrovare la propria identità. E’ plausibile che sia nei percorsi individuali che in quelli collettivi ci siano momenti in cui si necessita di ritrovare le proprie radici. Questo può essere un processo sano per ripartire dall’essenza primaria che ha dato forma ad una personalità o una nazione.
Ma questo ritorno ha il sapore della disperazione di chi ha perso di vista il centro della propria autentica essenza e si affida a chi gli promette il riscatto tramite valori non tanto tradizionali del territorio, ma semplicemente intolleranti al diverso da sé oppure si affida a chi promette una crescita economica che sarà non solo irrealizzabile anche per una situazione mondiale di crisi delle risorse, ma la crescita non sarà neppure auspicabile se andrà nella direzione delle clientele, dell’ingiustizia sociale, della scarsa sensibilità per l’ambiente e dell’ipoteca sul futuro che dovrà ripagare la voragine del debito pubblico.
La sindrome di Stoccolma, fenomeno per cui si iniziano ad amare i propri carcerieri, è oramai conclamata.
Soprattutto, l’Italia si affida a chi gli promette “libertà” dalle tasse e dalle regole sociali, temi sempre affascinanti per una cittadinanza che non ha ancora sviluppato un forte senso della collettività. Si promette una fettina di torta e un occhio chiuso per tutti. Chi non sta alle regole è risultato vincente. Ora fa tana libera tutti, per primi una sessantina di parlamentari “eletti” (ma in realtà scelti dai partiti) che avevano guai con la giustizia.
I comunisti non esistono più, quindi sarà difficile dare di nuovo loro la colpa dell’impossibilità di far risalire l’Italia dalla crisi. In un pianeta dove le risorse saranno sempre più scarse non basterà strizzare l’occhio a Putin per garantire all’Italia le fonti energetiche destinate a scarseggiare dovunque in tempi brevi. Si darà allora la colpa alle regole dell’unione europea, agli arabi che non vogliono pompare più petrolio, ai cinesi che lo consumano, agli ambientalisti che non hanno voluto le centrali nucleari, ai governi precedenti. Proiettare sugli altri i propri problemi e fomentare odio è un meccanismo nevrotico di difesa sia a livello individuale che politico. Meccanismo che ha da sempre efficacia politica, in particolare in Italia.
Qualcuno ha scritto che verranno oscurati i blog. Non lo credo, i blog producono qualche decina, Innernet qualche centinaio, i più letti qualche migliaio di lettori al giorno. Il nuovo governo può permettersi ampiamente di lasciare i blog dove sono, che sono determinanti quanto lo è una riserva indiana rispetto ai milioni di utenti televisivi. Abbiamo la nostra acqua di fuoco, ci ubriacheremo con le nostre parole, costruiremo siti sempre più efficienti, installeremo tutti i plug-in sui nostri blog, faremo dei distinguo mentali sempre più sofisticati. Nel frattempo loro andranno avanti con messaggi semplici, efficaci, diretti, che fanno leva sulle paure, sull’avidità, sulla “crescita”, sull’intolleranza, sulle consolidate identità religiose e territoriali. Aspettiamoci comunque un’ulteriore stretta sulla libertà d’informazione, che in Italia è già a livello di terzo mondo.
L’Italia è diventata “l’azienda Italia”, il governo sarà il suo consiglio di amministrazione e i parlamentari gli azionisti a cui rendere conto distribuendo dividendi. Tutti gli altri sono gli elettori, il parco buoi. Il falso in bilancio non è neanche più reato. Una versione moderna del signore feudale con i suoi vassalli, valvassori, valvassini e poi la massa di semi-schiavi costretti a lavorare una vita per ripagarsi dai debiti.
La manipolazione del vero è quanto di più semplice possa avvenire avendo a disposizione grandi media e denaro. Leggevo su New Scientist del 19 gennaio (pag. 46, articolo “The monster we don’t see” di Dan Hind) che nella campagna di guerra psicologica che precedette l’invasione dell’Iraq gli sforzi andavano nella direzione di convincere gli americani che Saddam Hussein era coinvolto negli attacchi dell’11 settembre.
Mentre nell’immediato seguito degli attentati dell’11 settembre solo il 3% degli americani menzionava l’Iraq come responsabile, nel marzo 2003, poco prima l’invasione dell’Iraq, il 52% degli americani riteneva che il governo americano avesse delle prove di un collegamento tra Al-Qaida e Saddam. Nel 2006, il 90% delle truppe in Iraq credeva che la guerra era conseguenza del ruolo di Saddam nell’11 settembre.
Negli ultimi anni mi sono più preoccupato di cercare la mia verità e di rendermi cosciente di come la mia stessa mente la manipoli, piuttosto che preoccuparmi della manipolazione del vero da parte dei politici e dei media. Come per molti altri lettori di Innernet, ho seguito un percorso di consapevolezza che ha portato alla scomoda posizione di evidenziare i miei lati egoici ed involuti, i miei condizionamenti mentali meccanici, le mie avversioni intolleranti. Lo stesso processo mi ha portato anche a sentirmi più libero da questi, più vero verso me stesso e verso gli altri e ad accettare i diversi aspetti della mia persona. Questo processo interiore di ricerca del vero è ancora in corso, non mi definisco certo illuminato e non ho neppure un tale obiettivo.
Per un certo tempo mi sono quindi occupato più del mio personale rapporto col vero che del falso presente nella società. Ma ad un certo punto sento che il processo di manipolazione della realtà e di accettazione di questa da parte di una grossa fetta della popolazione produce un’atmosfera (potremmo chiamarlo campo energetico) dove l’aria diventa pesante per tutti.
Quando in una famiglia viene sistematicamente negato il vero, si creano delle nevrosi e dei condizionamenti che vengono ripetuti di generazione in generazione. Sia nelle famiglie che nella società c’è chi si adatta alla mancanza di vero ritagliandosi un proprio spazio dove possa agire indisturbato, e chi invece non può vendere la sua coscienza in cambio di piccoli privilegi. In questo caso non può che lottare o andarsene alla ricerca di una situazione dove la sua anima possa fiorire.
Nella scala dei valori della maggior parte degli italiani il vero non è in cima alla classifica. Ma il vero non è nè di destra nè di sinistra, è una responsabilità di ogni essere umano che abbia una coscienza e una dignità e ogni manipolazione di questo non si potrà che riversare pesantemente sullo sviluppo dell’anima di una nazione. L’occultamento del vero riguardo alle stragi e al caso Moro per fare alcuni esempi, rimangono tutt’ora come inquietanti buchi neri nella consapevolezza di un’intera nazione.
Forse questa fase per l’Italia è l’entrata in una nuova lunga notte dell’anima, dopo quelle del fascismo, della strategia della tensione e poi del terrorismo, segnale di una democrazia tutt’altro che matura, analogamente ad un’adolescenza prolungata che esprime posizioni estreme prima di individuarsi ed assestarsi nella sua personalità.
Come Italiano ho tutta la nostra storia nella mia psiche, anche quella che non ho vissuto personalmente per ragioni anagrafiche. I condizionamenti collettivi sono tanto incisivi quanto quelli personali nello sviluppo della coscienza di un individuo. Ho assistito da bambino alla strategia della tensione e poi al terrorismo da adolescente.
Guardando gli eventi da un’ottica spirituale più ampia dei risultati elettorali sono ben cosciente che tutto ciò che avviene ha un senso ed è necessario per il percorso di un individuo e di una nazione. Si può solo accettare cio che è. Ma su un piano più umano, con la coscienza di cittadino adulto, sono scioccato e combattuto tra l’andarmene da un paese che allontana ulteriormente i valori umani e sociali a cui tengo o nel dare il mio apporto per la trasformazione della coscienza con il rischio di diventare un Don Chisciotte, sprecando solo risorse interiori. Ma alla fine, la direzione verrà data come sempre da una consapevolezza più grande delle mie considerazioni mentali.
Mentre stavo pubblicando questo articolo, Enzo Di Frenna ha risposto ad un mio commento sul suo blog, con il titolo “La televisione è un potere spirituale“. Enzo opera con passione e generosità per la trasformazione dell’informazione in Italia. Personalmente ritengo che il mezzo sia il messaggio ed ho dei dubbi sulle possibilità di incidere sulle coscienze con un mezzo televisivo su Internet, seppur con contenuti diversi e che parte dal basso. Ma di questi tempi non mi sento di fare troppo lo schizzinoso e do il benvenuto ad ogni apporto che parte da buone intenzioni.
Sarebbe insensato oltre che scortese non risponde ad una lettera come la tua. Purtroppo sono in debito di tempo con doveri cui non posso sottrarmi, e poichè ci tengo a darti una vera risposta, dubitoi che possa farlo oggi, spero entro domani.
Tuttavia, mi sorprende la tua sorpresa alla mia intemerata nei confronti di quella frase; credo di averla, almeno in parte argomentata, e quanto, il poco detto, mi pare inoppugnabile. Quanto alla dottrina del Buddha, allo studio della quale ( e per studio intendo applicazione concentrata finalizzata alla COMPRENSIONE) ho dedicato più tempo che a qualsiasi altra cosa, sono assolutamente certo – e non mi esporrei così se non sapessi cosa dico – che non ha nulla a che vedere con le” pratiche spirituali ” per come oggi queste sono in moltissimi casi concepite. In questa opera di comprensione sono stato certamente guidato; ma poichè non mi piace convocare l’autorità altrui, come forza per i mei argomenti, tacerò il nome della mia guida. Certo, mi tocca dire, per chiudere la presente, che tutti questi buddisti da salotto che presenziano in venerabili ( ma indosso a loro buffissimi ) abiti tradizionali spettacoli televisivi, non posso non considerarli alla stregua di una calamità.
Più sono i titoli di cui si agghindano e più la loro mancanza di comprensione della sacra dottrina è abissale.
Grazie della tua disponibilità, l’avevo già apprezzata nel tuo silenzio, adesso la apprezzo anche nelle tue parole.
Francesco
Francesco sala fa confusione tra stati mistici e stati iniziatici..
I primi frutto di intuizione emotiva..mentre i secondi frutto di un paziente lavoro interiore come si deduce dalla dottrine dell’Oriente e dai Maestri di meditazione..
Ma naturalmente anche queste parole..filtrate dal suo impianto emotivo saranno considerate sataniche..in quanto l’abbandono al Sacro…se è giustificato nella fanciulla che fa ruotare gli angeli nel suo tetto..perchè la semplicità e purezza di cuore aprono tutte le porte..non così possiamo dire di chi usa la mente per portare acqua al mulino del sentimentalismo..e di un misticismo fondamentalmente irrazionale..occidentale..cristiano..
La meditazione è la via dell’Oriente al Sacro..ed è un misto tra scienza e poesia..ed avvicinarsi senza le opportune cautele..porta a guasti..perchè se col misticismo possiamo pure giocarci..con gli stati iniziatici frutto di un abbandono consapevole dell’ego..se la Consapevolezza non ci sovviene..rischiamo la pazzia..il fanatismo..la demenza..
Ma il fatto è un altro mio caro Francesco..ed è che ti ho rotto le uova nel paniere..perchè entrando con saccenza e supponenza a diffondere il tuo verbo anti progressista..ti sei trovato davanti chi contestava il progressismo e anche i contestatori del progressismo..che sostituiscono un pensiero debole ad un altro pensiero debole..ed allora dal momento che non hai argomenti..se non il tuo rosario mistico..ti diffondi nelle solite scemenze dello zafferano..della new age..e del guenonismo d’accatto..
Argomenti anche questi che conosco bene essendo avvezzo a frequentare forum non proprio idilliaci come questo..
Se vuoi parlare com me..ma non credo che tu ne abbia voglia perchè io dei mistici cristiani non so che farmene..cerca di usare argomenti con un filo di logica..che altrimenti la tua ignoranza in veste di saccenza…si dimostra per ciò che è veramente..
Un abbandono a quelle forze che sarebbe stato meglio lasciar perdere..perchè il Sacro senza Consapevolezza..è una brutta bestia…
Ma non ce l’ho con te..ormai ho superato certi pruriti..
mi dispiace che venga sempre gettato sterco verso quei Maestri o intellettuali che possono aiutare veramente in un percorso interiore..rendendo la ricerca una gincana tra idiozie di varia origine ..ma anche questo era previsto..e chi ha le qualificazioni..riconosce facilmente un pensiero in cui si riflette la Verità..da un pensiero in cui si riflette l’oscurità..in vario modo chiamata..
Saluti…..
Swami Paritosh Luca…
Preciso che sono un mistico cristiano precisamente come un cerchio può essere quadrato; ma la ragione per la quale i cerchi si ostinino a non trasformarsi in quadrati il nostro l’aristocrate lo comprederà, forse, alla fine dell’attuale Kalpa.
Non ho alcuna difficolltà a tacere davanti agli insulti dell’aristocratico Swami, davanti al quale ad un poverocristo come me mancano le parole. Sono invece mortificato perchè, per la seconda volta, gli amici di questo forum vedono un utente reagire ad una critica – seppure molto forte, certo – rivolta a delle idee ( che continuo a definire aberranti), e a pseudomaestri con turbanti e pastrani – DUNQUE, non critiche e men che mai insulti ad utenti del forum – con insulti che non hanno neppure la decenza e lo stile di manifestare tutto il livore di chi li pronuncia.
Ovviamente, pur non essendo un mistico cristiano, e non essendo per questo costretto a porgere l’altra guancia, eviterò lo stesso di rispondere ad altre inqualificabili provocazioni. Ma, sempre stando sulle generali, come evitare che esploda in tutta la sua potenza la seguente sentenza: ” Mai mettersi a discutere con un idiota. Prima ti porta al suo livello, poi ti batte per esperienza!”
—–
Per Ivo, per favore, essendo tutti tuoi ospiti, pur se io non risponderò all’arisrocratico Swami qualsiasi cosa potrà pure dire, vedi se esiste un modo per evitare che altri siano indirettamente coinvolti in spettacolini da bar dello sport.
Francesco Sala ( poverocristo)
Ebbene:io credo che ognuno abbia il Maestro che si merita (sia che sia esteriore ,quando c’è,che interiore),
ma non do nulla per scontato ,cosa sia giusto o aberrante,credo piuttosto che la Via sia da trovare in primis nell’atteggiamento,nel “disporsi” nel modo giusto, piuttosto che nell’eventuale Dottrina o Maestro che si va a seguire. E se il maestro,se c’è, sa ben disporci ,allora è un vero Maestro,o almeno sa esserlo per noi.
Se il Rosario è affrontato nel più pieno abbandono dell’essere e nella pienezza del Cuore,allora non vale meno
di qualsiasi “scienza della meditazione”. (A tale proposito ,nell’intervista sul Kriya Yoga che ho presentato qui una settimana fa,alla fine si parla della preghiera esicaista che risulta essere molto simile, nell’essenza ,a questo Yoga,considerato molto esoterico).
Non vedo perché ,in queste argomentazioni (visto che ormai non si parla più di Berlusconi..)ci sia da tirare acqua verso un proprio ipotetico mulino:perché non c’è!
Non vedo nessun Oriente versus l’Occidente:queste sono divisioni unicamente mentali…
Noto che ,pur passando dalla politica alla Spiritualità,si sia rimasti impantanati ad una certa retorica e ideologia di fondo,da cui ,osservo è difficile staccarsi.
Che le Vie del Signore siano infinite,non è un banale detto, a parer mio, ma una sacra verità. Qui ,come non c’è una destra o sinistra ,non c’è nemmeno un sopra e un sotto,e nessuna conoscenza che tenga!
Ad Ivo ,col quale mi par di condividere un certo percorso ormai a-culturale,anche nella scelta delle “eventuali”
letture,ricordo che la Grazia (qualcuno lo chiama “culo”) non tiene conto se sei un fai-da-te o meno.
Né tiene conto di quanto percorso hai fatto..
No:nessuna scienza qui,la fa da padrona.
Francesco, non ho mai fatto il censore o il giudice dei commenti. Intervengo solo quando c’è qualcosa di illegale, di spudoratemente offensivo o di pubblicitario. Non sono questi i casi. La discussione, una volta innescata, non è mia quanto non la è l’intelligenza collettiva e la consapevolezza in genere. Se è per questo neanche il mio articolo è “mio”, in quanto prodotto da una mente condizionata e facente parte di una consapevolezza collettiva. Ma abbiamo un nome e cognome e su questo piano ci fa comodo usarli.
Detto questo, accetto in me e negli altri qualsiasi manifestazione umana, rabbia e ostilità compresi, purchè non si esca dai limiti del buon senso e preferibilmente se queste manifestazioni avvengono con intelligenza e consapevolezza. Non mi sembra che tu sia stato particolarmente delicato nei tuoi interventi… e a volte le forme di energia ci rimbalzano indietro generosamente per darci un’altra chance di osservarle.
A mia volta, se non rispondo è perchè faccio anche altro, non riesco a mettere tutta la tua energia su questo tema, neanche ho posizioni nè reputazioni da difendere e accetto il tuo e gli altrui punti di vista. La meditazione è una scienza per paritoshluca? Bene, si studierà la sua scienza, che io sia d’accordo o meno non intacca il mio percorso, ma piuttosto lo arricchisce di un nuovo punto di vista.
Pur con tutta la buona volontà non vedo cosa ci sia da rispondere ad una serie di offese deliranti fatte di turbanti ..pastrani e tutto quanto la fantasia del pregiudizio possa mettere in campo..
la meditazione è scienza perchè non è misticismo..non lo invento io..è scienza dell’interiorità ed ha le sue tappe o gradi di Conoscenza come esistono in tutte le Scuole Iniziatiche..
che non si identificano con le funzioni..ma al mistico poco importa..che il suo non è un metodo ma solo una certa passività che può dar luogo anche a sgradevoli conseguenze..
se la Consapevolezza non interviene a rettificare pericolosi cedimenti psichici..
Ma questo è l’ABC della ricerca interiore..e solo una certa ignoranza di cosa sia effettivamente ..la fa confondere con altre cose tipo la religione o il misticismo..che si rivolgono ad ambiti diversi..
Mi sembra che il tema iniziato con la politica sia dilatato verso considerazioni che con la politica non c’entrano nulla..e dal momento che i temi vanno affrontati anche in modo approfondito per non risultare superficiali o incomprensibili a chi non li conosce..mi riservo da qui in avanti di intervenire solo in tema..per non creare una zuppa di argomenti in cui è difficile distrigarsi..
Per fortuna i più grandi maestri dei nostri tempi,due nomi a caso:
Nisargadatta Maharai e Ramana Maharshi,vanno dritti alla meta,a “Quello” consentendo anche una Via diretta ,la vera Via del Fuoco,eliminando tutte le tappe e i gradi e badando solo all’essenza.
Anche le divisioni tra meditazione e misticismo..via pure quelle..
Sono tutte protesi mentali!
Non c’è nessun posto dove andare!
E’ già tutto qui!
Quell’ipotetico luogo ambito dalla mente,che chiamiamo ancora in forma mitica “illuminazione” non esiste che qui,in questo momento!
Sin quando c’è una scala da salire,un percorso da superare,tutto si ferma nella mente e alle sue valutazioni..
Via le protesi e i percorsi,liberatevi di tutto per favore!
Siete solo questo momento,cos’altro cercare!
Un maestro che non dice questo è sempre un falso Maestro..
(Se ci fai caso,anche Osho dice questo, Paritosh,senza bisogno di leggerlo tra le righe o cercarci spunti esoterici..)
NB E’ chiaro che focalizzarsi nell’Adesso presuppone alta consapevolezza ed energia..
Eckhart…
le tappe ci sono..ma sono veloci..ed è questo che distingue una via iniziatica di raggiungimenti metamentali..da una via mistica dove il sentimento..cioè lo psichico la fa da padrone..
L’errore è pensare che ci siano certe Vie con le tappe e Vie senza tappe..ma la strada è una anche se ha molte varianti..e l’unicità deriva dal fatto che la Via sale..e non scende..
Si supera l’ego e l’individualità..e non scendiamo verso l’identificazione..
I gradi fondamentali di Conoscenza sono tre..che sono apprendista o studente..compagno o discepolo..Maestro o Devoto..
Si possono percorrere tutti assieme o lentamente..ma non è possibile passare dall’essere profani all’essere illuminati senza passare per gradi ben definiti..
Si può rimanere per anni studenti..o apprendisti..se leggiamo e basta..oppure possiamo mettere in pratica ciò che che abbiamo letto o sentito dal Maestro..e cominciano quindi tutti i tentativi per trascendere l’ego e l’individualità..tentativi non sempre riusciti..e alla fine quando ci riusciamo diventiamo illuminati o devoti..
Ma per chi è fortunato o pronto.. questi momenti possono anche essere molto veloci e dar l’illusione che non esistano..
Ecco..spero di essere stato chiaro..perchè è anni che si ruota intorno alla stesso problema..
questi gradi sono della mente..non sono nella realtà..ma la mente è la condizione in cui siamo immersi..e ripetere che non esistono non li rende meno mentali e condizionanti..
Beh… devo dire che ho visto accadere milioni di schemi come questo, qualcuno arriva in un forum e si pone con estrema arroganza, poi dice di non essere nessuno ma nel contempo sembra avere nelle mani le chiavi di una comprensione inconfutabile su di un argomento in particolare, spesso è la spiritualità, nello schema si inseriscono altri elementi che iniziano a dialogare e sembrano proprio voler interagire alle sue argomentazioni, alle quali lo stesso argomentatore sollecita risposte cercando di condurle tassativamente al tema specifico, sul quale forse si sente forte; le cose vanno esattamente come devono andare, il provocatore in primis si dichiara offeso e vilipeso dalle risposte dei suoi interlocutori e finalmente poi vittima e per questo può dare sfogo alla sua rabbia intrinseca la cui origine rimane oscura e immotivata ai soggetti che la ricevono e probabilmente a lui stesso.
Dal mio punto di vista appare evidente che chi innesca uno schema del genere ha “bisogno” di esternare quella rabbia, quella violenza vellutata, qualcosa gli rode dentro e non sono certo gli attori originari, quelli del forum, sui quali il soggetto proietta il suo bisogno, un pò come quando ci si innamora di qualcuno e si proietta sul soggetto delle aspettative affettive non soddisfatte del passato; tutto questo può essere mascherato da una buona, ottima cultura, che sembra rendere il dialogo interessante solo perchè i temi sono articolati, ma in realtà lo schema, se pur sofisticato dai tanti anni di stratificazione, è sempre semplice, è lo schema di un bambino che inizia a fare capricci per attirare attenzione e dato che non sa spiegarsi il malessere continua a tirare calci e a fare richieste assurde senza venire a capo del suo reale bisogno.
Visto che ormai si era O-T mi sono voluta far scappare un pò di psicologia spiccia che poi è alla base della nostra evoluzione, prima di guardare alla limpidezza del Cielo infinito del Sacro credo sempre sia meglio guardare un attimo sotto il proprio naso per capire chi siamo prima di scoprire che non siamo questo ma Quello.
A Ivo, avevo percepito la tua amarezza rispetto al risultato delle elezioni del momento ed essendo umanamente a te affezionata me ne sono da subito dispiaciuta, ho cercato di mostrarti il mio punto di visto del “tutto accade per il meglio”, ma nel contempo mi rendo conto che tu ora esterni ciò che provi ed è più che sacrosanto che faccia questo e che se la tua visione si sposterà in un presaggio meno nefasto che scioglierà l’amarezza, accadrà proprio partendo da ciò che senti adesso qui ed ora.
Posso solo restare a guardare con sempre rinnovato affetto! :-)
Mi piace il numero novanta…
( Buone Giornate a Tutti )
Beh sì Giusy sono schemi già visti..
nel vecchio forum,come sai,eravamo perennemente OT,per qualche catarsi avvenuta..e tutti li a capire ..rincorrerla..lasciarla andare..
Queste dinamiche significano che ci stiamo dimenticando delle fondamenta di sotto,quello del nostro”bambino interiore” ferito che ancora scalpita ed ha bisogno di attenzione.
Schemi da ben osservarsi sempre.
Ragionar troppo sulle idee ,piuttosto che sull’esperire con molta umiltà,onestà e attenzione ,porta sempre a queste risultanti.
Beh, tutto vecchio..
Adesso mi fa solo tanta tenerezza quando vedo il bambino altrui
che scalpita ,non resta che ascoltarlo sino a che si placa..
perchè si sente compreso e ,si comprende da sè. ;-)
Buon Berlusconi ,ops..buona giornata a te ed agli altri!E sia quel che sia! :-)))
Dice Francesco Sala:
“Dietro l’orrore che traspare lapalissiano da casi come questo, si staglia con assoluta evidenza l’incapacità di comprendere che la volontà di Dio ( che non è una fuffetta per meschini e poco aristocratici exoteristi ), si è già manifestata una volta per tutte nella nostra finitezza e nella nostra infinita fragilità. E’ l’accettazione della propria TOTALE nullità l’unica conseguenza della vera comprensione della “ Philosophia Perennis”. E’ riconoscere il proprio nulla, e rifiutarsi persino di mangiarne la polvere il solo Nirvana, la sola Grande Liberazione, la sola fine della lacerazione primordiale e di ogni dolore. Il solo ritorno a Casa.
Che Dio abbia pietà di me, e non la lesini a nessuno che sia sincero di cuore.”
°°°°°°
Non vorrei contribuire ad alimentare polemiche, ma queste parole segnano per me un indice di grande consapevolezza.
Anche il mio lungo percorso spirituale… mi ha portato vicino a questa comprensione: E’ l’accettazione della propria TOTALE nullità l’unica conseguenza della vera comprensione della “ Philosophia Perennis”.
Queste parole poi si posso declinare in varie forme, ma la sostanza è condivisibile.
Dalla comprensione di questo essenziale principio di accettazione…almeno per me, nasce una serenità esistenziale fondamentale e a visione diretta della realtà delle cose, così come sono, adesso.
Un saluto a tutti i partecipanti dell’interessante dibattito anche se, forse e fortunatamente, molti interventi sono stati Off topic.
Claudio
Il punto, gentile Sak, è che tanto le affermazioni di Francesco Sala quanto quelle di Paritosh sono poco credibili, soprattutto per gli effetti che sortiscono. Io sono quello che si definisce un “non credente”, ma sono estremamente interessato a comprendere e a comunicare con i miei simili. Non ho difficoltà a capire le tesi di Ivan Quartiroli, anche quando sono molto diverse dalle mie e penso che una discussione fra noi sia sempre possibile. Trovo indigeste invece le affermazioni di Sala e di Paritosh soprattutto per il carattere di violenza e di supponenza che le sottende. Con loro non si va da nessuna parte. Mancano di disponibilità verso gli altri. E dunque proprio di quel “cuore” di cui tanto si parla in questo sito.
La principale ragione per la quale personaggi come Berlusconi e i leghisti possono farla da padroni in Italia risiede proprio nel fatto che la maggior parte degli italiani è essenzialmente faziosa, supponente, prepotente, indisponibile verso l’altro. Violenta, in una parola.
Al di là di certo schemi o toni,io vi scorgo un’onestà ed esperienza che non è frutto di letture..
La verità è sempre al di là di ciò che ci piace e non ci infastidisce..
Non è un caso che ho sottolineato le stessi frasi che ha colto Sak..
andando al di là della diatriba..
Ognuno poi coglie e si sofferma su quello che vuole o piace..ma è
altro discorso..
Gigi.
Thomas yancey: “…Mancano di disponibilità verso gli altri. E dunque proprio di quel “cuore” di cui tanto si parla in questo sito.”
°°°
Io non credo che manchi la disponibilità. Basta non farsi impressionare dai toni. Questo fa parte del “gioco”. Chi non è identificato troppo con il proprio ego, non dovrebbe aver problemi a trovarsi nel contraddittorio più acceso sulle sue opinioni. Anzi, si può dire, che è un’ottima palestra per osservare meglio le reazioni che scattano quando veniamo “toccati” nella nostra rappresentazione pubblica.
Essendo un frequentatore del precedende forum Innerneit.it sono abituato questo genere di confronti. Solo il sale che ci vuole per rendere interessanti i dibattiti.
L’importante è il rispetto e la fiducia di fondo e la propensione al dialogo, almeno finchè possibile e costruttivo.
Per
93thomas yancey
Innanzitutto un saluto a Giusy..che avendo ancora una sensibilità non inquinata da presunti stati di non mente ben mentali..si permette di vedere le cose come stanno…e ora veniamo alla violenza di cui sarei portatore..
Il pensiero debole..quello insomma che ammette per principio e definizione che non ci sia la Verità..vede come come profondo atto di fanatismo il dire che la Verità c’è e che può essere trovata..
Inutile dire che questa Verità non è qualcosa attinente al pensiero ma all’Essere..qualcosa di metamentale..
Il sostenitore del pensiero debole..fanaticamente non può tollerare che qualcosa possa esistere oiltre il pensiero..e riducendo tutto a questo..assolutizzandolo..rigetta come superstizione o assurdità ..cose che non può capire perchè non riesce ad uscire dalla mente neanche per un attimo..
Il bello è che poi il sostenitore della tollleranza dell’apertura mentale è ben chiuso quando si tratta di comprendere cose che esulano dalle proprie convinzioni..e afferma che il fanatismo è in chi non le considera giustamente assolute..
Il punto è molto semplice..nessuno può vivere senza un pensiero forte..perchè nessuno può vivere senza credere in qualcosa di vero..ma dal momento che Di è morto..e che come dice Sartre diventare condottiero di popoli o ubriacarsi in osteria è lo stesso..perchè senza Dio tutto è permesso..
logica vorrebbe che si fosse conseguenti alle propie teorie e invece di avere la cattedra alla Sorbona si andasse ad ubriacarsi all’osteria..
Ma così non avviene..che il potere ..quando manca una finalità più alta..è l’unica cosa incontrovertibile che possediamo..e non potendolo teorizzare perchè non esiste la Verità..agisce come forza oscura dell’inconscio..e in quei luoghi non è facilmente snidabile..
Per questo il pensiero debole continua ad esistere..perchè consente di teorizzare la Non Verità..e nel medesimo tempo continuare a a fare i propri porci comodi che nessuno lo potrà giudicare..perchè mostra a tutti la maschera della tolleranza nascondendo il fanatismo che sotto sotto lo anima..
Se neghiamo la Verità..che poi è l’Infinito..la Percezione di noi Stessi..e non un pensiero..inevitabilmente questa Verità negata risorge sotto altre forme degenerate..inconscie..l’ego ..insomma..che senza verità non si vive..e quando questo ego non è illuminato dalla Coscienza trasformandosi in Sè..è capace di predicare il bene relizzando poi sempre il male..
Per
92Sak
Dice Francesco Sala:
“Dietro l’orrore che traspare lapalissiano da casi come questo, si staglia con assoluta evidenza l’incapacità di comprendere che la volontà di Dio ( che non è una fuffetta per meschini e poco aristocratici exoteristi ), si è già manifestata una volta per tutte nella nostra finitezza e nella nostra infinita fragilità. E’ l’accettazione della propria TOTALE nullità l’unica conseguenza della vera comprensione della “ Philosophia Perennis”. E’ riconoscere il proprio nulla, e rifiutarsi persino di mangiarne la polvere il solo Nirvana, la sola Grande Liberazione, la sola fine della lacerazione primordiale e di ogni dolore. Il solo ritorno a Casa.
Che Dio abbia pietà di me, e non la lesini a nessuno che sia sincero di cuore.”
***************************
Ho riportato tutto lo scritto perchè si veda la differenza fondamentale tra misticismo e iniziazione..
oppure tra religione e ricerca spirituale..
Il diventare nulla..è la condizione fondamentale..per trascendere l’ego..perchè solo quando l’ego non è..siamo noi..e per noi si intende quel benessere che deriva dall’aver superato la condizione limitante della nostra individualità…
Ma nel mistico..ques’abbandono dell’io è fatto in funzione di Dio..e dal momento che Dio.. almeno quello trascendente e personale..è un concetto mentale o emotivo..abbiamo che l’abbandono è fatto verso qualcosa oggettivamente diverso dal nostro Centro..e il mistico..invece di raggiungere una condizione di Consapevolezza..raggiunge uno stato ..che pur elevato..è pur sempre condizionato..quando non sia pura e semplice suggestione derivante da psichismo alterato..
L’essere niente per un ricercatore interiore..significa possedere solo ciò che nessuno può sottrarci..la nostra Coscienza..il Sè..dove l’ego si è annullato…e Dio non c’entra..perchè essendo tutto Dio ..anche noi siamo un aspetto dell’Infinito..
che non è nè trascendente e nè personale..
Il mistico perde tutto e trova Dio..l’iniziato perde tutto e trova se stesso..che poi è la differnza che c’è tra religione e metafisica realizzativa..
Dice Paritosh:
“L’essere niente per un ricercatore interiore..significa possedere solo ciò che nessuno può sottrarci..la nostra Coscienza..il Sè..dove l’ego si è annullato…e Dio non c’entra..perchè essendo tutto Dio ..anche noi siamo un aspetto dell’Infinito..
che non è nè trascendente e nè personale..
Il mistico perde tutto e trova Dio..l’iniziato perde tutto e trova se stesso..che poi è la differnza che c’è tra religione e metafisica realizzativa..”
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Mi chiedo cos’è per te questo Sè, visto che è altro da Dio o dalla Coscienza…
Cos’è questo te stesso che ritrovi?
Ma quante divisioni,quante classificazioni..
Tutto è UNO!
Il reste è mente …che mente..
(faccina con manine che cadono..)
Paritosh: “Il mistico perde tutto e trova Dio..l’iniziato perde tutto e trova se stesso..che poi è la differnza che c’è tra religione e metafisica realizzativa..”
nella sostanza non è la stessa cosa.. o no? :-/
cambiano i termini, le “idee” del mentale, ma la sostanza è Quella..
e quando la si vede, la si riconosce, c’è chi molla tutto, ma proprio tutto tutto…
e ci si riporta a quel Silenzio che si compie anche nel materiale.. e si smette una volta per tutte a misurare “ricchezze spirituali” con il solito metro da falegname (risatona…)
un saluto a tutti
dice eckhartere
Mi chiedo cos’è per te questo Sè, visto che è altro da Dio o dalla Coscienza…
Cos’è questo te stesso che ritrovi?
Ma quante divisioni,quante classificazioni..
Tutto è UNO!
Il reste è mente …che mente..
(faccina con manine che cadono..)
****************
Tutto è Uno nell’Essere…ma è diverso nell’apparire..
Non si possono confondere i piani dell’Essere e quello della manifestazione o illusione..
Ciè che non è illusorio è solo il Brahman inqualificato..anche l’Essere è illusorio perchè qualificato..e la qualificazione è un limite..e un limite non ha comune misura con l’Infinito..
Ci sono vari livelli di illusione..
Il Sè..può significare sia l’Essere che l’Infinito..dipende dai contesti..e in genere..nel nostro mondo..rappresenta l’Essere..
o Coscienza..perchè è la meta a cui siamo diretti..prima di fare il balzo oltre l’Essere..nell’Infinito..nel Brahman nirguna..
Il linguaggio è un simbolo..e in argomenti interiori si riferisce a ciò che vogliamo comunicare o al significato generale..
Dio ..ha tanti significati a seconda di chi lo dice..per un advaita Dio può simboleggiare il Brahman..per un cristiano invece un essere distinto dalla creatura..
La stessa parola per un mistico significa una cosa e per un cercatore interiore una cosa ben differente..
quando parliamo..cerchiamo di calarci nel contesto..per farci capire..ma non sempre succede..soprattutto in internet..dove ci sfugge il volto dell’interlocuture..e solo dalle parole possiamo intervenire..correndo il rischio di non farci capire..