Feed on
Posts
Comments
Collegati
Share this page to Telegram

hands-cosmoNew Scientist ha pubblicato un articoletto su un esperimento effettuato da John-Dylan Haynes del Bernstein center for Computational Neuroscience a Berlino. L’esperimento è stato anche divulgato da Wired e da altre fonti di informazione per la sua singolarità.

Le conseguenze di questo studio è che mentre stai leggendo queste parole il tuo cervello potrebbe avere già deciso di cliccare su qualcosa d’altro o anche di allontanarti dal computer. Queste sono le conseguenze di uno studio che ha scoperto che una persona decide di premere un pulsante fino a 7 secondi prima di diventarne consapevole.

Il suo team ha chiesto a dei volontari di premere uno di due pulsanti a piacere, con un dito della mano destra o sinistra, mentre la risonanza magnetica funzionale monitorava i loro cervelli. Hanno notato che alcune parti della corteccia prefrontale, dedicate ai pensieri esecutivi e alla coscienza, si “accendevano” circa 7 secondi prima che il volontario premesse il pulsante. Inoltre, la decisione di premere il pulsante destro o quello sinistro veniva rivelato da una forma caratteristica, consentendo al team di prevedere anche il bottone che sarebbe stato premuto.

Lo scienziato autore dello studio afferma che “la nostre decisioni sono predeterminate inconsciamente molto prima che interviene la nostra coscienza”, e dice poi “credo significhi che non vi è libero arbitrio”. Non è la prima volta che la neuroscienza afferma che non vi è il libero arbitrio, sulla base di analoghi esperimenti.

Chi ha una certa dimestichezza con la filosofia Advaita o anche con gli insegnamenti di maestri di altre tradizioni, conosce le affermazioni per cui le nostre azioni partono dalla Consapevolezza universale e non hanno una fonte individuale. L’identificarsi stesso con il corpo-mente come artefice delle proprie azioni è parte dello stato di non-illuminazione. Insegnamenti profondi, affascinanti e inquietanti allo stesso tempo.

E’ singolare come le neuroscience più materialiste e la spiritualità più elevata condividano le stesse affermazioni. L’una sulla base di esperimenti scientifici “oggettivi” e l’altra sulla base dell’esperienza cosciente. Però se le science si fermano all’affermazione che non esiste il liber arbitrio, privando quindi l’essere umano di una sua componente, la spiritualità toglie sì la componente individuale, ma allo stesso tempo eleva l’essere umano all’incontro con la Consapevolezza universale.

Ma ci potrebbe essere anche un’altra ipotesi, altrettanto scientifica. Le neuroscienze si ostinano a cercare l’origine di ogni atto cosciente in qualche zona del cervello, tuttavia stati trovati dei “cervelli” anche nel cuore e nella pancia, con tanto di propri sistemi nervosi e neuroni, che comunicano con il cervello “della testa” tramite mediatori ed ormoni. I ricercatori di Heartmath sono stati dei pionieri nello studio del cuore come organo intelligente. Avevo scritto un articolo sui vari cervelli anche in relazione ai media su Indranet.

La scienza è solo all’inizio nello studio delle capacità cognitive di cuore e pancia, ma queste sono note ai meditatori e a chi opera sui piani integrati corpo/mente. Non escluderei che la spinta a premere il pulsante nell’esperimento giungesse da una parte del corpo diversa del cervello (che comunica comunque con il cervello) oppure, come affermano i maestri Advaita, che il cervello è un semplice ricevitore della Consapevolezza non individuale e che la decisione giunga da una fonte che rimarrà forse sempre oscura al piano della scienza.

55 Responses to “Neuroscienze e advaita”

  1. (Y)am ha detto:

    Eck ti ho mandato una mail all’indirzzo google..guardalo ogni tanto!

  2. sakshin ha detto:

    (Y)am: Mmmmm non ti e’ possibile fare proprio niente.
    Per esempio noi percepiamo il movimento, ma come fa ad esserci movimento nell’eterno presente?
    Non c’e’. Accadono semplicemente dei singoli eventi…accadono spontaneamente. Noi non centriamo proprio niente con quell’accadere e quando comprendiamo questo siamo in grado di non opporre resistenza a cio’ che accadrebbe comunque.
    ***
    Se c’è il Comprendere che non ci è possibile far niente… allora accade la “realizzazione” che non siamo nemmeno in grado di opporre o meno resistenza… ovvero, siamo “dissolti” come percezione di essere agenti personali.
    La resistenza esiste in effetti solo nel sogno, nel pensato.

  3. atisha ha detto:

    qui si “viaggia” su una lama mooolto affilata!
    (ciao Eck.. ti ho “visto” on line… e ciao a jack .. che piacere leggerti!)

  4. eckhart ha detto:

    Sak:Se c’è il Comprendere che non ci è possibile far niente… allora accade la “realizzazione” che non siamo nemmeno in grado di opporre o meno resistenza… ovvero, siamo “dissolti” come percezione di essere agenti personali.
    La resistenza esiste in effetti solo nel sogno, nel pensato.
    ***************
    La Comprensione taglia sempre corto..senza parafrasare e tergiversare in inutili blablabla… ;-)
    Leggevo nel frattempo, questa paginetta da un discorso di Ramana Maharshi:

    “Non preoccupatevi di sapere se bisogna agire o non agire.Conoscete voi stessi.Poi vedrete a chi appartiene l’azione.A chi?Lasciate che l’azione si compia da sola.Fino a quando vi è un soggetto che agisce, questi dovrà
    raccogliere il frutto delle sue azioni..
    ..E’ la falsa identificazione del Sé col corpo che vi fa provare preferenze.Siete forse il corpo? Ne eravate consapevole quando dormivate profondamente la notte scorsa? No! Allora cosa c’è adesso che vi turba?E’ l’ego.”

  5. (Y)am ha detto:

    E’ vero la dualita esiste solo dal punto di vista della dualita…

  6. jack ha detto:

    Caro Sak, qui ci muoviamo proprio sulla lama affilata, di cui parla Ati, dove le parole possono far cadere di qua o di là del filo, ma dove in fondo destra e sinistra sono la stessa cosa.
    La consapevolezza non ha alcuna legge, essa stessa è legge nel modo in cui si manifesta e la verità ultima è l’insieme di tutte le verità individuali.
    Chi oppone resistenza è la personalità, è vero, ma dobbiamo deciderci: vogliamo continuare ad osservare in qualità di agenti personali? e allora a che serve ricordarci di non essere tali, ma di essere Uno con Dio!
    Con quest’ultima visione siamo coscienti di far parte della forza creatrice, che Dio, la Sorgente, il Vuoto, il Motore Immobile ha generato da un’idea trasformata in pensiero. Tale pensiero è energia creatrice.
    Da questa energia, l’energia della consapevolezza trae origine il tuo esprimerti e la tua realtà, realtà che è il gioco divino della conoscenza tradotta nell’esperienza.
    Ogni idea rimane incompleta senza viverla nell’esperienza e ciò vale anche per il Divino, che altrimenti rimarrebbe con la sola idea di sé stesso.
    L’esistenza dell’universo ci parla di questo!
    Il gioco di maya è parte integrante di Dio e in questo gioco tu sei la tua idea di te stesso.
    I tuoi cambiamenti passati e futuri, che portano diverse realtà di vita, sono la tua decisione di porti in un diverso punto di vista. Naturalmente non parlo della decisione del tuo cervello, ma del tuo “essere” divino.
    Questo è il Libero Arbitrio!

    Eck, io leggo le parole di Maharshi proprio nel senso che ho descritto! Se però pensiamo alla lettera di non essere anche il corpo, neghiamo una parte di Dio.
    E’ proprio il Sé che ha preferenze nei suoi indirizzi e ciò non ha nulla a che fare con i desideri della mente!

    Yam, non ho fermato il terremoto in Cina, perché ero impegnato a bloccare quello di Torino. Visto che non ti sei accorto di nulla? :-P

    Un grande abbraccio, ragazzi!
    E un abbraccio anche ad Ati!

  7. jack ha detto:

    Yam, scusa se sembro di nuovo contraddirti, ma la dualità esiste originariamente ed innanzitutto dal punto di vista del Non Duale.
    Potrebbe altrimenti manifestarsi? Pensi che il mondo fisico abbia generato sé stesso?
    Nella dualità si comprende solo la dualità e si immagina un Non Duale come appartenere ad un altro Essere, ma il Non Duale comprende tutto ed è tutto!

  8. (Y)am ha detto:

    Caro Jack, questa notte ho sognato terremoti, la terra tremava e montagne intere franavano.
    Quando sono intervenuto in questi commenti gia’ sapevo cosa sarebbe stato detto, infatti e’ un vecchio cruccio della metafisica di ogni tempo e luogo quello che qui e’ espresso.
    Nell’Advaita e’ il Jiva Universale (Ishvara) e il Jiva individuale, nel Buddismo Mahayana sono i Buddha individuali e la questione del Tathagatagarbha ecc. ecc.
    Io sapevo anche che e’ vero sia il tuo punto di vista che quello di Sak, lo sapevo sin dalle prime battute di questi scambi.

  9. eckhart ha detto:

    Non so a chi appartiene il mio punto di vista perchè vedo sempre una sola lama..
    Dico solo che la lama divide il regno della libertà/scelta..illusoria..il Regno di Maya insomma,dalla Realtà ove non c’è scelta e-non scelta, libertà o non-libertà..appunto tutti concetti della mente..
    Tutto sta a comprendere da quale lato della lama ci sentiamo in quel momento o non-Momento:se nel Sogno o nella Realtà..
    Oggi ,ad esempio,pensavo al mio karma ..litigando con mia moglie..ecco,mi sentivo un bell’attore di un dramma..e mi guardavo dal Palco..sino ad esplodere in una fragorosa risata..
    Ecco…questo smonta tutto..anche il karma..Causa-effetto esistono solo in questo Sogno..
    Oltre v’è solo una Grande Fragorosa Risata,che risuona nel Nulla!
    PS Una grande pratica sprituale,secondo me uguale (perchè in fondo dice la stessa cosa) al “Chi sono Io?”,
    è il dirsi (sino a comprenderlo..) che è tutto un sogno..

  10. atisha ha detto:

    un applauso ai commedianti!!!
    clap, clap, clap…
    a Yam, Sak, Jach ed Eck.. ed anche a me
    siamo tutti nella stessa “lacrima” come cantava Elisa….

    ..qui…

  11. Sakshin ha detto:

    Jack:
    “…E’ proprio il Sé che ha preferenze nei suoi indirizzi e ciò non ha nulla a che fare con i desideri della mente!”
    ***
    Certo, e coincidono. Capisco ciò che vuoi dire… lo so è difficile spiegare…

    La mente identificata però interpreta le “preferenze” come scelte personali.
    E’ lì dove si innesta l’illusione: il credere che gli indirizzi dell’Onnipotente… siano proprie “scelte”!
    Sta proprio in Quello, l’Incantesimo Divino da cui ci si può Svegliare, sempre se Lui lo vorrà.
    Ciao, Jack… che piacere rileggerti!

  12. (Y)am ha detto:

    Caro Sak parli di Onnipotente, dunque tu non Sei Quello?
    (..continuo a ripetere la stessa cosa…ma il punto e’ proprio quello….)

  13. eckhart ha detto:

    Ma chi si dibatte se l’oca è fuori?

    C’è un Filo che lega tutti questi discorsi..e che dicono tutti la stessa cosa..
    e”qualcosa” che si ostina a non volerlo vedere..

  14. Sakshin ha detto:

    Yam:
    … dunque tu non Sei Quello?
    ***
    Il punto é: in quanto “io” non sono nessuno; in quanto Quello siamo anche “io” ,” te”, “noi” … ah ah ah!
    Lo so che non se ne esce con le parole… ma si fa per “gioco”… e Chi deve capire, capisce… se Lui lo vuole… eh eh eh! :-)

    Eck:
    … e ”qualcosa” che si ostina a non volerlo vedere..
    ***
    Quel “qualcosa” è sempre una espressione di Quello. perchè così dev’essere, ora. Alleluiah! ;-)

  15. […] Neuroscienze e advaita […]

Leave a Reply