L'”azienda” Italia
L’Italia ha scelto la via feudale, con tanto di signore, condottiero e padrone assoluto. Il colpo di coda dell’Italia feudale, che siano i feudi territoriali del nord, delle cosche, o degli interessi delle grandi e piccole caste, e di conseguenza l’intolleranza verso chi non sta entro le mura del feudo territoriale o dentro lo spazio mentale, hanno prevalso, questa volta perlomeno senza ipocrisie.
Il malessere economico dell’Italia sommati alla cattiva gestione decennale dell’immigrazione, alla manipolazione sistematica dell’informazione e a una scarsa capacità di leggere la realtà in modo autonomo (e di leggere in generale, privilegiando l’ipnosi televisiva), hanno fatto ritornare gli italiani alle vecchie certezze e al bisogno di delineare confini netti per ritrovare la propria identità. E’ plausibile che sia nei percorsi individuali che in quelli collettivi ci siano momenti in cui si necessita di ritrovare le proprie radici. Questo può essere un processo sano per ripartire dall’essenza primaria che ha dato forma ad una personalità o una nazione.
Ma questo ritorno ha il sapore della disperazione di chi ha perso di vista il centro della propria autentica essenza e si affida a chi gli promette il riscatto tramite valori non tanto tradizionali del territorio, ma semplicemente intolleranti al diverso da sé oppure si affida a chi promette una crescita economica che sarà non solo irrealizzabile anche per una situazione mondiale di crisi delle risorse, ma la crescita non sarà neppure auspicabile se andrà nella direzione delle clientele, dell’ingiustizia sociale, della scarsa sensibilità per l’ambiente e dell’ipoteca sul futuro che dovrà ripagare la voragine del debito pubblico.
La sindrome di Stoccolma, fenomeno per cui si iniziano ad amare i propri carcerieri, è oramai conclamata.
Soprattutto, l’Italia si affida a chi gli promette “libertà” dalle tasse e dalle regole sociali, temi sempre affascinanti per una cittadinanza che non ha ancora sviluppato un forte senso della collettività. Si promette una fettina di torta e un occhio chiuso per tutti. Chi non sta alle regole è risultato vincente. Ora fa tana libera tutti, per primi una sessantina di parlamentari “eletti” (ma in realtà scelti dai partiti) che avevano guai con la giustizia.
I comunisti non esistono più, quindi sarà difficile dare di nuovo loro la colpa dell’impossibilità di far risalire l’Italia dalla crisi. In un pianeta dove le risorse saranno sempre più scarse non basterà strizzare l’occhio a Putin per garantire all’Italia le fonti energetiche destinate a scarseggiare dovunque in tempi brevi. Si darà allora la colpa alle regole dell’unione europea, agli arabi che non vogliono pompare più petrolio, ai cinesi che lo consumano, agli ambientalisti che non hanno voluto le centrali nucleari, ai governi precedenti. Proiettare sugli altri i propri problemi e fomentare odio è un meccanismo nevrotico di difesa sia a livello individuale che politico. Meccanismo che ha da sempre efficacia politica, in particolare in Italia.
Qualcuno ha scritto che verranno oscurati i blog. Non lo credo, i blog producono qualche decina, Innernet qualche centinaio, i più letti qualche migliaio di lettori al giorno. Il nuovo governo può permettersi ampiamente di lasciare i blog dove sono, che sono determinanti quanto lo è una riserva indiana rispetto ai milioni di utenti televisivi. Abbiamo la nostra acqua di fuoco, ci ubriacheremo con le nostre parole, costruiremo siti sempre più efficienti, installeremo tutti i plug-in sui nostri blog, faremo dei distinguo mentali sempre più sofisticati. Nel frattempo loro andranno avanti con messaggi semplici, efficaci, diretti, che fanno leva sulle paure, sull’avidità, sulla “crescita”, sull’intolleranza, sulle consolidate identità religiose e territoriali. Aspettiamoci comunque un’ulteriore stretta sulla libertà d’informazione, che in Italia è già a livello di terzo mondo.
L’Italia è diventata “l’azienda Italia”, il governo sarà il suo consiglio di amministrazione e i parlamentari gli azionisti a cui rendere conto distribuendo dividendi. Tutti gli altri sono gli elettori, il parco buoi. Il falso in bilancio non è neanche più reato. Una versione moderna del signore feudale con i suoi vassalli, valvassori, valvassini e poi la massa di semi-schiavi costretti a lavorare una vita per ripagarsi dai debiti.
La manipolazione del vero è quanto di più semplice possa avvenire avendo a disposizione grandi media e denaro. Leggevo su New Scientist del 19 gennaio (pag. 46, articolo “The monster we don’t see” di Dan Hind) che nella campagna di guerra psicologica che precedette l’invasione dell’Iraq gli sforzi andavano nella direzione di convincere gli americani che Saddam Hussein era coinvolto negli attacchi dell’11 settembre.
Mentre nell’immediato seguito degli attentati dell’11 settembre solo il 3% degli americani menzionava l’Iraq come responsabile, nel marzo 2003, poco prima l’invasione dell’Iraq, il 52% degli americani riteneva che il governo americano avesse delle prove di un collegamento tra Al-Qaida e Saddam. Nel 2006, il 90% delle truppe in Iraq credeva che la guerra era conseguenza del ruolo di Saddam nell’11 settembre.
Negli ultimi anni mi sono più preoccupato di cercare la mia verità e di rendermi cosciente di come la mia stessa mente la manipoli, piuttosto che preoccuparmi della manipolazione del vero da parte dei politici e dei media. Come per molti altri lettori di Innernet, ho seguito un percorso di consapevolezza che ha portato alla scomoda posizione di evidenziare i miei lati egoici ed involuti, i miei condizionamenti mentali meccanici, le mie avversioni intolleranti. Lo stesso processo mi ha portato anche a sentirmi più libero da questi, più vero verso me stesso e verso gli altri e ad accettare i diversi aspetti della mia persona. Questo processo interiore di ricerca del vero è ancora in corso, non mi definisco certo illuminato e non ho neppure un tale obiettivo.
Per un certo tempo mi sono quindi occupato più del mio personale rapporto col vero che del falso presente nella società. Ma ad un certo punto sento che il processo di manipolazione della realtà e di accettazione di questa da parte di una grossa fetta della popolazione produce un’atmosfera (potremmo chiamarlo campo energetico) dove l’aria diventa pesante per tutti.
Quando in una famiglia viene sistematicamente negato il vero, si creano delle nevrosi e dei condizionamenti che vengono ripetuti di generazione in generazione. Sia nelle famiglie che nella società c’è chi si adatta alla mancanza di vero ritagliandosi un proprio spazio dove possa agire indisturbato, e chi invece non può vendere la sua coscienza in cambio di piccoli privilegi. In questo caso non può che lottare o andarsene alla ricerca di una situazione dove la sua anima possa fiorire.
Nella scala dei valori della maggior parte degli italiani il vero non è in cima alla classifica. Ma il vero non è nè di destra nè di sinistra, è una responsabilità di ogni essere umano che abbia una coscienza e una dignità e ogni manipolazione di questo non si potrà che riversare pesantemente sullo sviluppo dell’anima di una nazione. L’occultamento del vero riguardo alle stragi e al caso Moro per fare alcuni esempi, rimangono tutt’ora come inquietanti buchi neri nella consapevolezza di un’intera nazione.
Forse questa fase per l’Italia è l’entrata in una nuova lunga notte dell’anima, dopo quelle del fascismo, della strategia della tensione e poi del terrorismo, segnale di una democrazia tutt’altro che matura, analogamente ad un’adolescenza prolungata che esprime posizioni estreme prima di individuarsi ed assestarsi nella sua personalità.
Come Italiano ho tutta la nostra storia nella mia psiche, anche quella che non ho vissuto personalmente per ragioni anagrafiche. I condizionamenti collettivi sono tanto incisivi quanto quelli personali nello sviluppo della coscienza di un individuo. Ho assistito da bambino alla strategia della tensione e poi al terrorismo da adolescente.
Guardando gli eventi da un’ottica spirituale più ampia dei risultati elettorali sono ben cosciente che tutto ciò che avviene ha un senso ed è necessario per il percorso di un individuo e di una nazione. Si può solo accettare cio che è. Ma su un piano più umano, con la coscienza di cittadino adulto, sono scioccato e combattuto tra l’andarmene da un paese che allontana ulteriormente i valori umani e sociali a cui tengo o nel dare il mio apporto per la trasformazione della coscienza con il rischio di diventare un Don Chisciotte, sprecando solo risorse interiori. Ma alla fine, la direzione verrà data come sempre da una consapevolezza più grande delle mie considerazioni mentali.
Mentre stavo pubblicando questo articolo, Enzo Di Frenna ha risposto ad un mio commento sul suo blog, con il titolo “La televisione è un potere spirituale“. Enzo opera con passione e generosità per la trasformazione dell’informazione in Italia. Personalmente ritengo che il mezzo sia il messaggio ed ho dei dubbi sulle possibilità di incidere sulle coscienze con un mezzo televisivo su Internet, seppur con contenuti diversi e che parte dal basso. Ma di questi tempi non mi sento di fare troppo lo schizzinoso e do il benvenuto ad ogni apporto che parte da buone intenzioni.
dice
155eckhart
X Paritosh:
Abbandonarsi è in fondo abbandonare l’ego strada facendo,togliendogli l’energia che di solito gli offriamo inevitabilmente quando scegliamo una Via Indiretta ,Paritosh..
Qui si tratta invece di convogliare tutta l’Energia ,la Totale Attenzione ,il Fuoco proprio lì,al Centro ;ma non c’è nessuno sforzo in ciò ,e soprattutto dispersioni di energia,perchè è una Via diretta, senza intermediari,e interconcessioni di nessun percorso.
E’ la Via senza Via.
Se ti piace l’esoterismo e le etichette è l’Asparsa Yoga,ma si chiama anche Advaita , Dzogchen, Zen,Quabbalah,un certo misticismo cristiano..
Qui si bada solo all’Essenza,senza fronzoli.
Con ciò non voglio screditare le Vie indirette a cui tu ti riferisci..
E’ pur sempre un ritorno a Casa.
C’è questo ,e c’è anche quello…
(con ciò mi rivolgo anche a Francesco, per certe sue idiosincrasie..)
La destra non è migliore della finestra,e viceversa.
Via questa mente che valuta il miglior percorso:a ciascuno il suo.
Ciao
Finalmente ti ho snidato..e non sei così non mentale come vorresti dare ad intendere..
Ma io di cosa parlo..?
I parlo della via diretta..ma anche degli ostacoli che incontra..
perchè il fuoco..se non si accende oppure lo fa ad intermittenza va regolato..studiato..capito..
Scaldarsi intorno al fuoco è ovvio..ma prima va acceso ..e conservato..
Chi vuol costruire una casa fa prima un progetto..si informa..valuta ..studia e poi mette nero su bianco prima di por mano ai mattoni..Gurddjieff lo chiama mappa..e ne abbiamo bisogno molte..di mappe..
Ma viene qualcuno dicendo che la mappa non è la casa..che è carta..che non protegge e scalda..che è prodotto della mente..e che non serve..
Il dito non è la Luna..ma per indicare la Luna abbiamo bisogno del dito..perchè un bimbo non può sapere che quella cosa gialla in cielo si chiama Luna..e qualcuno se ne può approfittare..e indicare un luogo sbagliato..
I Maestri servono a questo..a indicare la Luna e non la foresta buia..e se anche il dito è di carta..la Luce che onora è ben visibile per chi abbia occhi per vederla..
dice Francesco Sala..
E’ quasi pronta la D-I-M-O-S-T-R-A-Z-I-O-N-E definitiva dell’inconsistenza ed irrilevanza di tutte le categorie guenoniane ed esoteristiche; verrà una cosa un po’ lunga, confido nell’indulgenza )
Francesco
Si..la dimostrazione che tra te e l’esoterismo non c’è il minimo rapporto..come hai ampiamente dimostrato..
Spacciando la preghiera per meditazione..e snocciolando rosari come atto di Consapevolezza superiore..
Ma fammi il piacere..sei la dimostrazione di come fraintende tutto una mente che non ha le qualificazioni per capire la cosa più semplice..che sarebbe la percezione del proprio esistere..pura e semplice..condizione sufficiente a raggiungere quell’iniziazione che ti sforzi di contestare come il cieco contesta la luce..che non vede..
Non c’era da snidare..solo da capirsi meglio Paritosh..
sei andato troppo avanti con la mente quando ho messo in campo
l’abbandono ..e sta tutto lì ovviamente…
E’ chiaro che l’Attenzione,Ricordo di Sè,chiamalo come cavolo ti pare,il punto è quello,autoregola il Fuoco..e ripeto non c’è nessuna mente in questa ,nè mappe.Solo intuito nel sentire quando è ora di meditare,
o lasciar che sia,ed osservare osservare osservare..
e non è la mente. razionale a farlo,ma neanche irrazionale:intuito sovrarazionale:se mediti sai bene di cosa parlo…d
i quale sensibilità si affina,no? ;-)
E quella – appunto – da Amore e Guerra,
Lei-diane Giuseppina keaton: ” Scopi come un Dio!. ”
Lui-woody Napoleone allen: ” Mi sono molto allenato da solo…”
lasciano, lasciano…
Sala 161: (E’ quasi pronta la D-I-M-O-S-T-R-A-Z-I-O-N-E definitiva dell’inconsistenza ed irrilevanza di tutte le categorie guenoniane ed esoteristiche; verrà una cosa un po’ lunga, confido nell’indulgenza )
Paritosh 147 : Bè..è piacevole essere approvato dagli altri..ma ancora più piacevole è essere approvati da se stessi..
Ma ciò può capire solo chi è avvezzo a non mentire ..e preferisce dirigersi verso quel faro interiore unica realtà..pittosto che dirigersi verso le luci degli altri..unica illusione..
atisha (pour parler): ogni riflessione e meditazione, ripetizione e tanto altro sono necessarie al fine di afferrare la verità (smriti e sruti)… ma non si deve giungere alla conclusione che i grandi “detti e letti” abbiano natura di “sentenza”… per cui non esiste nè inconsistenza alcuna, nè consistenza atta a giustificare o sgretolare ogni attributo (oggetto) che appare..
L’unica lettura possibile (diatribe mentali a parte) risulta essere TU (jva) sei Quello (Brahman)..
se si comprende non c’è più direzione da seguire o dimostrazione grossolana o sottile da portare…
Sembra semplice, scontato.. ma è l’unica azione che contruibuisce a mantenere in equilibrio ogni azione …che non può che essere nè buona nè cattiva…
saluti :)
errata corrige: ma è l’unica soluzione (non azione) che contruibuisce a mantenere…
PS X Paritosh
Il punto nodale è ,secondo me, nel comprendiamo e vedere l’illusione di un percorso..di quella mappa di cui parli..se vedi che non c’è l’agente che coordina ,vedi pure che accade tutto da sè,ma senza per questo sentirti “passivo” in questo abbandono.Quell’intuito di cui parlo non è d’altronde affare personale come crediamo,ma Luce che discende in noi e indica.
E’ anche vero che la “spinta iniziale” in ogni ricerca è l’ego che vuole migliorarsi..stare meglio:
ma è un passaggio iniziale più meno lungo,e come sai non lo scegliamo noi.
ripeto:non ha senso dire che non c’è percorso come il contrario.
dipende su che “frequenza ” si guarda la ” faccenda”..
Paritosh:
dici di Francesco Sala: “…sei la dimostrazione di come fraintende tutto una mente che non ha le qualificazioni per capire la cosa più semplice..che sarebbe la percezione del proprio esistere..pura e semplice..condizione sufficiente a raggiungere quell’iniziazione che ti sforzi di contestare come il cieco contesta la luce..che non vede.. ”
***
E se questa invece fosse la condizione in cui ti trovi tu?
Chissà, forse sei tu che contesti chi vede… la semplicità che non sai vedere, avendo sugli occhi tutti quei concetti sull’iniziazione, qualificazione e “balle” varie. Almeno datti il beneficio del dubbio
Chissà?
Sak ;-)
dice eckart
164eckhart
Non c’era da snidare..solo da capirsi meglio Paritosh..
sei andato troppo avanti con la mente quando ho messo in campo
l’abbandono ..e sta tutto lì ovviamente…
E’ chiaro che l’Attenzione,Ricordo di Sè,chiamalo come cavolo ti pare,il punto è quello,autoregola il Fuoco..e ripeto non c’è nessuna mente in questa ,nè mappe.Solo intuito nel sentire quando è ora di meditare,
o lasciar che sia,ed osservare osservare osservare..
e non è la mente. razionale a farlo,ma neanche irrazionale:intuito sovrarazionale:se mediti sai bene di cosa parlo…d
i quale sensibilità si affina,no? ;-)
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E tu vai troppo avanti con la mente quando presumi che io mi appoggio a qualche tecnica..
In realtà la tecnica viene a te quando cominci a meditare..e ti rendi conto di non poterlo fare..che qualcosa te lo impedisce..un desiderio ti coinvolge.. un nodo ti impiglia..
Qualcosa dentro di te vuole realizzarsi.. compiersi ..giungere a maturazione..
L’abbandono finale viene preceduto da abbandoni transitori..tappe..cedimenti a quei desideri che costituiscono la ragione della nostra discesa..
e se abbiamo ben presente il finale..non saremo spaventati da quelle visitazioni che costituiscono la discesa ad inferi..il perdersi per poi ritrovarsi.. se nostra guida è quella Consapevolezza inizio e fine di tutto..
Per questo insisto sempre su questo termine..Ricordo di Sè..Centro..Autocoscienza..Atman…Testimone…
Alle volte basta un termine trascurato..per fare di un discorso saggio..un discorso stolto..e il termine abbandono..se non si lega ai termini di sopra..può significare tutt’altro che non quell’avanzamento a cui aspiriamo..
Da qui la mia insistenza sull’Iniziazione..termine abusato..ma che ben compreso rende l’idea..
Comprendere e percepire il Centro..l’Atman..il Testimone..il Ricordo di Sè..è quel gradino iniziale che rende poi l’abbandono un termine benigno ..è l’imboccare la strada giusta..e..se a ciò tutto si riferisce..mente e cultura compresa..abbiamo che il mondo aiuta lo Spirito..la mente aiuta la non mente..perchè chi ha il Testimone con sè..nulla puo temere e cade sempre in piedi..
Ma mi sono reso conto ..col tempo..che non è saggio dare per scontato ciò che non lo è..
perchè chi non è Testimone tende a trascurare questo termine e focalizzarsi sull’abbandono che in questo caso è monco del suo Principio..o che il Testimone è una dimensione della mente..
ancora…e l’abbandono..non esce da quella mente che vorrebbe trascendere..
Per questo batto sulla Consapevolezza e non la dò per scontata..che per mia esperienza ..chi la capisce..si conta nelle dita di una mano..che il resto..aggiungere o togliere questo termine..non viene reputato cosa importante..rivelando che l’abbandono si volge a quei pianeti che non brillano per luminosità..
Francesco, ” L’ironia è una forma superiore di cririca” non so chi esattamente lo abbia detto ( per primo ). Io ne ricordo l’eco da Allan Bloom e George Steiner, mi pare anche Calasso lo abbia detto o scritto, più o meno. Non do poi tanta importanza a CHI ha detto qualcosa, quanta ne do invece a COSA. In tutti i modi, cercando in rapidità via Google salta fuori anche Schleghelm, Kirkegaard… A me verrebbe da dire, per frequentazioni e affinità: Kafka. Ma son visioni parziali, intime direi. Se ne potrebbe parlare altrove. Per esempio dell’unica grande maniera di criticare un’opera d’arte: farne una che, nascondendola, la sveli nel linguaggio del suo tempo… ( e questa, che pare mia, è solo il riflesso dentro di me di qualcosa che è – se è – già com’è…
I miei fagiolini, le mie alici scottate, la mia birra rossa ed io ti salutiamo.
dice
168Sakshin
Paritosh:
dici di Francesco Sala: “…sei la dimostrazione di come fraintende tutto una mente che non ha le qualificazioni per capire la cosa più semplice..che sarebbe la percezione del proprio esistere..pura e semplice..condizione sufficiente a raggiungere quell’iniziazione che ti sforzi di contestare come il cieco contesta la luce..che non vede.. ”
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E se questa invece fosse la condizione in cui ti trovi tu?
Chissà, forse sei tu che contesti chi vede… la semplicità che non sai vedere, avendo sugli occhi tutti quei concetti sull’iniziazione, qualificazione e “balle” varie. Almeno datti il beneficio del dubbio
Chissà?
Sak ;-)
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Un ladro riconosce sempre un altro ladro..ed io riconosco i cercatori interiori dai pigri..quelli che si adagiano su concetti che fanno comodo e da li non si schiodano..
Il termini che irritano tanto …li uso per vedere chi si scandalizza e urta..da chi invece li vede per quello che sono..semplici parole che nascondono ciò che tutti i cercatori capiscono..
Anni fa mi resi conto che il linguaggio è simbolico..e la persona sveglia riconosce ciò che si nasconde dietro ai simboli..chi invece è attaccato alle parole ci vede solo ostentazione cultura e mente..cose che io aborro..
Se esistono i radical chic..esistono anche gli spiritual chic..e sono quella pletora di discorsi vuoti e fatui che lustrano la superficie del proprio ego spocchioso..
E per qualche motivo..a naso..chi appartiene a questa categoria mi reputa un mortale nemico..
è sempre successo così e sempre succederà..il cane odia il gatto..e chi naviga in superficie odia chi si avventura nelle profondità..
Il sangue non è acqua..ed io sono un palombaro..anche se spesso sono a riva a prendere il sole..
Poi..via…ti tirano così tanta merda gli altri..che se non ci apprezziamo da noi..per bilanciare..saremmo messi proprio male…
Dice Paritosh:
chi non è Testimone tende a trascurare questo termine e focalizzarsi sull’abbandono che in questo caso è monco del suo Principio..o che il Testimone è una dimensione della mente..
ancora…e l’abbandono..non esce da quella mente che vorrebbe trascendere..
Per questo batto sulla Consapevolezza e non la dò per scontata..che per mia esperienza ..chi la capisce..si conta nelle dita di una mano..
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Caro Paritosh stai parlando di consapevolezza che è la Chiave di tutto e mi dici se la capisco?
Il Testimone è o non è la Consapevolezza?O vuoi ancora distinguerle?
Perché credi che il Testimone contraddica l’Abbandono?
Chi è secondo che si focalizza,quale dimensione se non la Consapevolezza-Testimone?
Vedo che non hai ancora colto il punto dell’Abbandono :o lo intellettualizzi oppure per pregiudizio,non so..
Dice Paritosh:
chi invece è attaccato alle parole ci vede solo ostentazione cultura e mente..cose che io aborro
Se esistono i radical chic..esistono anche gli spiritual chic..e sono quella pletora di discorsi vuoti e fatui che lustrano la superficie del proprio ego spocchioso..
E per qualche motivo..a naso..chi appartiene a questa categoria mi reputa un mortale nemico..
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Già potresti essere tu il nemico di te stesso ,di chi appunto è attaccato alle parole,di chi abborre…
Perché per me ,ti assicuro,non sei assolutamente un nemico.
Guarda che anch’io ho ottimo naso…non giudico però da certe superficiali manifestazioni…riconosco sempre il ricercatore serio…anch’io.
Spero lo sia pure per te. ;-)
Mi sembra che il thread si avvii a diventare immagine di Brahman ..dell’Infinito…perchè vi si trova tutto..
filosofia..politica..chiacchiere..metafisica..offese…
va somigliando a quei pacchi di una volta..al mercato..che per una modica cifra ti davano svariate cose..o i cestini natalizi..con salame..zampone..mostarda..ma qui di più..
Si comincia con un’analisi del voto..e si va a finire all’Iniziazione e al valore dello Spirito..che non è Spirito ma ciarlataneria..turbanti..conditi con l’Asparsa yoga..
Bè..dal momento che l’importante è parlare e l’ ascoltare pretesto per dire qualcosa..mi sembra che ci troviamo proprio bene..
E chi ci legge…ma non è che vede lo zibaldone..?
Il famoso zibaldone..che mi c’è voluto anni per capire cosa diavolo fosse..(gulp)
Paritosh:
… chi appartiene a questa categoria mi reputa un mortale nemico..
è sempre successo così e sempre succederà..il cane odia il gatto..e chi naviga in superficie odia chi si avventura nelle profondità..
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Io non ti reputo nè un mortale nemico nè ti odio… proprio per niente.
Ti vedo solo sostanzialmente perso nei labirinti della tua mente e nelle pratiche dettate da questa.
Eppoi, onestamente, non ti vedo tanto testimone della mente…
ma molto identificato nel personaggio di ricercatore speciale.
Sak :-)
dice eckhart
Caro Paritosh stai parlando di consapevolezza che è la Chiave di tutto e mi dici se la capisco?
Il Testimone è o non è la Consapevolezza?O vuoi ancora distinguerle?
Perché credi che il Testimone contraddica l’Abbandono?
Chi è secondo che si focalizza,quale dimensione se non la Consapevolezza-Testimone?
Vedo che non hai ancora colto il punto dell’Abbandono :o lo intellettualizzi oppure per pregiudizio,non so..
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Capisco che ti reputi importante..ma non stavo parlando di te..
da momento che ci siamo chiariti..
Vedo che hai presente il Testimone..ma che però non lo usi ..almeno il concetto..perchè non fa figo..
Fai come l’equilibrista che va in bici con una ruota sola..non è importante averne due di ruote..l’abbandono è assieme al Testimone..predi due e paghi uno..
poi qualcuno ti vuole imitare..come i vari Advaita..ultimi..montano sulla ruota sola..e battono una boccata..
Io invece uso due ruote..una è il Testimone e l’altra è l’abbandono….che a furia di usarne solo una ..ho i denti mezzi rotti..(Gasp!)
Per Atisha,
( sono diretto, lo so non si usa, cerco di non essere mai offensivo; ma sono diretto).
Atisha, con riferimento alla tua 165, te lo dirò senza girarci intorno: che una dimostrazione non sia il Verbo o la Bodhi, perdonami, non aspettavo fossi a tu a ricordarlo. Che “ tat va masi” ecc.. lo lessi e compresi una volta per tutte a vent’anni. Solo qualche tempo dopo compresi, invece, una cosa incomparabilmente più sottile da cogliere: con “tat vam asi” e similari non ci paghi la bolletta della luce. Ti pare la battutaccia di un tapino? Purtroppo, carissimo, è precisamente quanto rispose, in mia presenza, un Maestro di quelli senza turbante, ad un signorino pieno di sapienza che gli chiese più o meno questo: “ A che serve l’energia elettrica e tutti i costrutti teorici che l’hanno resa possibile? A che servono le dimostrazioni di tutti i matematici, di tutti i logici ( contestualmente si era appena finito di parlare di Nagarjuna ) e di tutti filosofi? A che serve affannarsi a perseguire la Verità in forma di parola? Atman è!”, concluse quel disgraziato, in attesa che il maestro lo chiamasse alla sua destra e lo additasse ai presenti come uno che ( dopo sforzi e simili bellezze) aveva finalmente dato il primo squarcio al velo di Maya. Sai cosa fece invece il sant’uomo? Senza mutare espressione, si alzò, si avvicinò all’eroico aspirante squarciatore di veli, gli chiese con gentilezza di girarsi, e lo buttò fuori a calci nel culo. Dopo fatto ciò, tornò a sedere, richiamò la nostra attenzione è disse: “ Figlioli, lasciate perdere Atman, Brama, la Trimurti, e tutti i Deva. Imparate prima ( Atisha, PRIMA), la tavola pitagorica, imparate prima ( Atisha, PRIMA ) ad usare i mezzi formali per discernere il vero dal falso; poi, DOPO avere pagato le bollette con le risorse offertivi dall’uso di questi mezzi, occupatevi di Atman, Brama e la Trimurti. Con questi non ci pagate la bolletta!!”
E’ necessario che ne faccia un commento? Se non è necessario, Atisha, allora spiegami qual era la tua finalità nel ricordarmi che la sola cosa che conta è “ tat vam asi”? Perché rivolgi questa esortazione a me, e non per esempio a Pitagora ( che pirla ad aver perso tempo a dimostrare quel teorema!!); perché non la rivolgi ad Aristotele che perse tempo a porre i fondamenti della nostra logica ( quanto tempo perso!!); perché non la rivolgi a Godel che ha dimostrato un teorema le conseguenze del quale hanno portato ad una rivisitazione di tutta la gnoseologia?? Perché non rivolgi quella esortazione a tutti coloro che con l’inconcludente lavoro di trovare dimostrazioni hanno contribuito a portare l’umanità ad un livello un filino sopra a quello degli gnu??
Ti vuoi attenere a “tat vam asi”?? Ma io, senza ironia alcuna, te lo auguro dal profondo del cuore; ma nel momento in cui dovessi scendere dal livello del ”tat vam, asi”, non è parandoti col mantello del “tat vam asi” che puoi pretendere di dire al tuo prossimo se ciò di cui questi intende parlare è conforme o no al “tat vam asi” o a qualunque cosa d’altro tu possa ritenere sublime. Carissimo, non sono le persone oggetto di analisi, SONO GLI ENUNCIATI CHE PRODUCONO!! Io finora non ho trovato una sola critica al testi da me prodotti. Ma, unicamente, rimbotti, spiritual-moraleggienti su eghi, proiezioni egoiche e similari. Una nota critica sulle regole di inferenza, sulla veridicità delle citazioni da me fornite come pezze d’appoggio, N-U-L-L-A.
Una cosa non ha valore di verità perché pronunciata da un illuminato! Nel caso ipotetico ( la struttura della nostra mente opera a priori per ipotesi, se non lo si sapesse) che un illuminato affermasse una corbelleria ( ipotesi di terzo tipo se riferita a fatti spirituali, di primo o di secondo se riferita all’orine fenomenico), mentre l’ultimo e più schifoso dei vermi della terra affermasse una cosa vera, NEPPURE PER INTERVENTO DI BRAHMA l’illuminato potrebbe avere ragione.
Dunque, caro Atisha, è ai miei argomenti che sei obbligato ad attenerti se vuoi tirarmi in ballo; diversamente ignorami. Dal momento che i miei argomenti sono assolutamente inconfutabili – E NON PER MIO, MA PER LORO MERITO – o provi a vedere se ti riesce di falsificarli ( cosa che ti sarà impossibile), oppure sarai costretto a dare il tuo assenso, oppure ancora, cosa che sta nel tuo diritto, alzerai le spalle e tirerai dritto. La cosa che non potrai fare, invece, è ricordarmi quelle inconcludenti banalità che mi hanno costretto a scrivere la presente. Attenersi al TESTO, non occuparsi dell’ego, del tego, mego,o del migo di chi produce il testo. Io non mi sono mai permesso di rimbottare qualcuno ( cosa che qui si sente continuamente) per il proprio ego grasso, bello, grosso, o crasso; scusate, ma non me frega proprio niente del mio e men che meno di quello altri! Né mi sono mai permesso di “ricordare“ a qualcuno quali sono o non sono le priorità, “tat vam asi”, sforzi per accedere al Sé o facilitarne la manifestazione, ecc.. Non l’ho mai fatto. Altri, e la carta canta, lo fanno come sport preferito ( compulsivo?). Le miei critiche vanno sempre agli enunciati. Se un enunciato è falso, e non io, ma le regole che permettono di denunciane le falsità, impongono a TUTTI COLORO CHE TALI REGOLE CONOSCONO a riconoscerlo come falso, ( se questo) allora dico senza minuetti che quell’enunciato è falso. Se uno afferma una patente cretineria, ed è possibile dimostrare che è una cretineria, allora chiunque è legittimato a dire che lo è. Se chi enuncia la cretineria, malgrado la dimostrazione ( CHE TUTTI COLORO CHE HANNO APPRESO LE REGOLE DIMOSTRATIVE RICONOSCONO COME TALE ), insiste nell’affermare quella cretineria, allora chiunque, me compreso, è legittimato a desumere che quegli è un cretino. ( Sul mio onore, non intendo assolutamente riferirmi a te; il mio discorso è letteralmente impersonale; vale per chi vale, presso le condizioni richieste).
E’ elementare, ed è tutto.
Francesco
dice Sakshin
Io non ti reputo nè un mortale nemico nè ti odio… proprio per niente.
Ti vedo solo sostanzialmente perso nei labirinti della tua mente e nelle pratiche dettate da questa.
Eppoi, onestamente, non ti vedo tanto testimone della mente…
ma molto identificato nel personaggio di ricercatore speciale.
Sak :-)
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Vedi il mio apparire..la mia maschera..che serve a tenere lontani i rompiscatole..
qui sono capaci anche di fare mercato di considerazione e incensamenti se non si si sta attenti..
Con me non attacca..sono burbero..ma con un cuore d’oro..basta saperlo vedere..sono insomma come quei templi..all’esterno pieni di statue terrificanti..ma dentro odorosi di calma e pace..
Paritosh:
…sono burbero..ma con un cuore d’oro..basta saperlo vedere..sono insomma come quei templi..all’esterno pieni di statue terrificanti..ma dentro odorosi di calma e pace..
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La cosa, se è come tu dici, non può che farmi piacere.
Per Valerio,
hai ragione su tutti fronti; tuttavia, la filologia dà un certo gusto. Almeno a me, che trovo la perfezione l’anticamera dell’inferno.
Vediamo che mi dici di questa:
” Partì per conquistare il mondo: tornò dimagrito”.
Eh..!!
( Oltretutto, ha l’aria di calzare a pennello per.. per.. ce l’ho sulla punta della lingua… )
Francesco