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albert hoffman LSDStanno girando notizie in rete, non ancora confermate ufficialmente al momento in cui scrivo all’una di notte, che Albert Hofmann, lo scienziato scopritore dell’LSD e ricercatore di piante psicoattive, è morto all’età di 102 anni. Aggiornamento notturno: purtroppo è ufficiale.

Hofmann è autore del libro “LSD: il mio bambino difficile“, che pubblicai in Italia con Urra nel 1995 e venne recensito su ampia scala da Il Secolo d’Italia al Manifesto. Da alcuni anni viene ristampato in una nuova edizione da Feltrinelli. Qui l’introduzione.

Ricordo quando lo stesso anno lo invitammo in Italia con la moglio Anita in occasione della manifestazione Starship, organizzata da Franco Bolelli, Matteo Guarnaccia e altri dove tenne magistralmente, a 89 anni, un discorso in italiano di fronte ad una sala gremita di persone.

Hofmann è stato uno degli ultimi rappresentanti di scienziati umanisti, filosofi e uomo di consapevolezza spirituale che ha saputo gestire con profondità una scoperta che ha rivoluzionato un’epoca. Mancherà a tutti i ricercatori della coscienza. Hofmann non ha mai consigliato l’uso di sostanze psicoattive in senso ricreativo ma si è soffermato sul ruolo iniziatico all’interno di spazi sacri e responsabili. In questo si era distanziato da Timothy Leary, che sarebbe diventato successivamente il portavoce dell’uso degli acidi nell’America degli anni ’60.

Tra gli altri incarichi ufficiali, era membro del comitato per il Nobel. Nel 2007 è stato eletto al primo posto nell’elenco dei primi 100 geni viventi. Il suo lavoro continuerà nella Albert Hofmann Foundation che al momento in cui scrivo non ha ancora pubblicato la notizia della sua morte.

Alcune delle sue perle:

La meditazione inizia ai confini della realtà oggettiva che sono stati raggiunti dalla conoscenza e dalla percezione razionale. Essa, perciò, non si pone come negazione della realtà effettuale, bensì rappresenta una penetrazione nelle dimensioni più profonde di ciò che esiste; non si tratta di una fuga verso le sfera immaginaria del sogno, ma della ricerca della verità che avvolge il mondo oggettivo, tramite la contemplazione simultanea e stereoscopica delle sue superfici e dei suoi abissi. Da ciò potrebbe nascere e svilupparsi una nuova consapevolezza, su cui costruire una nuova religiosità, non più sostenuta dal credo nei dogmi delle varie religioni ma dalla conoscenza attraverso lo “spirito della verità”. Con questo si intende una conoscenza, una lettura e una comprensione del testo direttamente “dal libro che le dita di Dio hanno scritto” (Paracelso), dalla creazione.

E’ molto probabile che il valore e l’importanza delle scienze naturali non vengano espressi principalmente dalla loro capacità di offrirci tecnologia, comodità e benessere materiale; forse il loro significato vero su scala evolutiva è la crescita della consapevolezza umana del miracolo della creazione. (Albert Hofmann. LSD: Il mio bambino difficile. Urra/Feltrinelli. Milano).

39 Responses to “Albert Hofmann, lo scopritore dell’LSD, è morto”

  1. eckhart ha detto:

    …ed io che pensavo che fosse già morto..
    mi si perdoni la battuta,l’ho sempre visto ritratto da vecchio e allora..
    di anni ne son passati dai mitici ‘ 60..
    Ho anch’io quello “scottante” libro.
    E’ vero che Hoffman rispetto a T.Leary non fu interessato alla
    Kontrocultura nata anche sull’onda della scoperta dell’LSD rimanendo su posizioni più caute rispetto al suo uso.
    Non ho mai approfondito,ma suppongo che i suoi studi siano serviti
    da base di appoggio a certa psicologia che studia i fenomeni transpersonali (Stanislav Grov,su tutti.)

    Pace alla sua Anima.

  2. Giusy ha detto:

    Hofmann dice riferendosi alla Lsd : “L’uso inappropriato ed equivoco ha costretto l’Lsd a divenire il mio bambino difficile. In questo libro vorrei offrire un quadro comprensivo dell’Lsd, della sua origine, dei suoi effetti e pericoli, per avvertire dell’abuso crescente di questo farmaco. Spero in tal modo di porne in evidenza i possibili impieghi, compatibili con la sua azione caratteristica. Credo che se le persone imparassero a usare in modo più saggio le sue peculiari proprietà visionarie, in un contesto terapeutico e con l’ausilio della meditazione, questo bambino difficile potrebbe divenire, nel futuro, un bambino prodigio.”

    Peccato che molte delle prodigiose scoperte fatte da uomini geniali come Hofmman vengano quasi sempre messe al servizio della materialità distruttiva e non del’evoluzione dell’uomo.
    E’ proprio la “direzione” che dovrebbe cambiare.
    Un ultimo saluto ad Hofmman e un grazie.

  3. eckhart ha detto:

    Dice Giusy:Peccato che molte delle prodigiose scoperte fatte da uomini geniali come Hofmman vengano quasi sempre messe al servizio della materialità distruttiva e non del’evoluzione dell’uomo.
    E’ proprio la “direzione” che dovrebbe cambiare.
    °°°°°°°°°°°°°°°°°
    Un contesto evolutivo è sempre di scoperta del Nuovo,e presuppone delle coscienze potenzialmente pronte a raccogliere le giuste energie da convogliare in modo creativo e non distruttivo.
    Ma l’energia che si raccoglie in questi contesti è tanta,troppa..non sempre gestibile…
    Ritengo comunque l’esperimento nella allora nascente cultura hippie della California dei ’60,pienamente riuscito.
    La creatività che se ne è sprigionata è ancora presente e attiva.
    Ma questi non sono tempi e luoghi..
    Eppoi mancano i “sacerdoti” giusti come Alan Watts..
    ..ma anche Castaneda con Don Juan non sarebbe male :-)))

  4. Giusy ha detto:

    Eck scrive:Ma questi non sono tempi e luoghi..
    Eppoi mancano i “sacerdoti” giusti come Alan Watts..
    ..ma anche Castaneda con Don Juan non sarebbe male.

    Concordo sia con la prima che con la seconda affermazione.
    In campi così scottanti la “guida” di quelli che tu chiami “sacerdoti” è fondamentale, altrimenti siamo su terreno iperminato.
    Passo e chiudo ;-)

  5. paritoshluca ha detto:

    4Giusy
    Eck scrive:Ma questi non sono tempi e luoghi..
    Eppoi mancano i “sacerdoti” giusti come Alan Watts..
    ..ma anche Castaneda con Don Juan non sarebbe male.

    Mah..!
    Quando si arriva ai confini della distruzione della mente o del corpo..è bene essere legati a doppio filo a quel Maestro Interiore specchio di quel Maestro esteriore che non conta balle..
    E Castaneda non mi sembra tenga i fili per farci risalire precipitosamente dall’abisso..
    In fin dei conti il problema è solo questo..riuscire ad incorporare nella nostra consapevolezza..le esperienze più strane o coinvolgenti..e sconvolgenti..
    e il filo che collega queste esperienze deve essere aggangiato non ad altre idee mentali..in quanto la mente è alterata..ma deve essere collegato a quella Non Mente..o Sè..o Coscienza..che non facendo parte della mente ci può trarre fuori..come chi rimane fuori dal pozzo può aiutare chi ci è finito dentro..
    ma se siamo ambedue nel pozzo..non ne usciamo..
    e la mente..è il pozzo in cui tutti siamo precipitati..ed è bene vedere a quale corda ci attacchiamo..per non finire ancora più a fondo..

  6. (Y)am ha detto:

    Quella secchiona di Giusy voleva far vedere che ha il libro che quel magnate della spiritualita’ ha pubblicato per primo….gasp!
    Mi e’ sfuggito!
    Grande Hoffman, uomo del futuro…..piu’ che del passato.
    Come U.G. osserva molti occidentali sono arrivati alla ricerca spirituale grazie alle droghe e io sono tra quelli.
    LLSD ancora frigge il mio cervello come olio bollente, poveri neuroni impanati!
    Qualcuno un giorno chiese a Trungpa se l’LSD poteva in qualche modo aiutare la mente a riscoprire la sua vera natura, egli rispose che non ne aveva bisogno in quanto era gia’ sotto l’effetto di potenti allucinogeni….costantemente.
    Lama Ole Nydahl incontro’ il Karmapa mentre era sotto LSD e ne porse una pasticca al Karmapa il quale la trangugio’. Ole da quel momento divenne discepolo del Karmapa il quale dimostro’ di avere un potere assoluto sulla Coscienza…o meglio di saper essere pura Coscienza.
    Ma al di la di questi casuali pensieri che mi sono venuti in mente, l’uomo Hoffman, che non paragonerei a nessun altro..men che meno a S. Grof, e’ stato un esempio di essere umano raro. R.I.P.

  7. eckhart ha detto:

    DiceYam:Quella secchiona di Giusy voleva far vedere che ha il libro che quel magnate della spiritualita’ ha pubblicato per primo….gasp!
    °°°°°°°°°°°°°
    Giusto per precisare…il secchione sono io,che l’ho affermato,non Giusy.
    Chi è il magnate?So che Ivo ne era il curatore..da qui a magnate..
    (ma chi costui?Per caso è colui che magna?)
    Bella quella dei neuroni impanati :-)))
    …Ci provai una volta con ‘sta roba..doveva essere “scaduta”!
    ( o forse sono allucinato di mio..) :-))

  8. Giusy ha detto:

    Paritosh:E Castaneda non mi sembra tenga i fili per farci risalire precipitosamente dall’abisso..

    Non pensavo a Castaneda quando parlavo di avere delle “guide” valide per fare certe esperienze, secondo me lui ha solo fatto da buon “reporter” a certi processi che ha saputo descrive abbastanza bene.
    Una buona “guida” avrebbe potuto essere Don Jan ammesso che sia mai esistito e che Castaneda non l’abbia pescato nella memoria collettiva.

    X Yam: non posseggo il libro… il trafiletto l’ho tratto dal link dell’articolo, questo non esclude a priori che io sia “secchiona”…
    :-)

  9. atisha ha detto:

    YAM: Lama Ole Nydahl incontro’ il Karmapa mentre era sotto LSD e ne porse una pasticca al Karmapa il quale la trangugio’. Ole da quel momento divenne discepolo del Karmapa il quale dimostro’ di avere un potere assoluto sulla Coscienza…o meglio di saper essere pura Coscienza.

    davvero questa non l’ho capita.. è un pettegolezzo… o una perla di saggezza?

    io cmq vanto di non aver preso mai “ammazza neuroni”.. eppure… :-)))

  10. eckhart ha detto:

    Effettivamente il rapporto con Stanislav Grof c’è stato..quindi Hoffman può anche considerarsi ispiratore di certa Psicologia Transpersonale.Sentite questa:

    “L’avventura di Stanislav Grof inizia proprio grazie a una droga psichedelica, l’LSD. Dopo che Albert Hofmann sintetizzò per la prima volta l’LSD, i Laboratori Farmaceutici Sandoz di Basilea misero la nuova sostanza a disposizione dei ricercatori di tutto il mondo per invogliarli a studiarne gli effetti e i possibili impieghi in psichiatria. Nel 1956 Grof divenne dunque uno dei primi soggetti a sperimentare su sé stesso l’LSD, e rimase talmente colpito dalla suaesperienza da decidere di consacrare la sua carriera allo studio dell’LSD, utilizzandolo tanto con pazienti affetti da vari disordini psichici quanto con soggetti sani. Sulla base di queste sue ricerche pluridecennali, Grof, insieme alla moglie Christine, ha elaborato la respirazione olotropica (letteralmente “che si muove verso la totalità”, dal grecohólos, tutto, e trépein, che si muove in direzione di qualcosa), una tecnica molto semplice edestremamente efficace per accedere, senza bisogno di sostanze psicotrope, a uno stato non ordinario di coscienza analogo a quello provocato dall’LSD. Le potenzialità terapeutiche della respirazione olotropica collegate all’allargamento della coscienza che essa stimola sono fuori dall’ordinario proprio come lo stato di coscienza a cui può accedere chiunque utilizzi questa tecnica.”

  11. (Y)am ha detto:

    Ati: davvero questa non l’ho capita.. è un pettegolezzo… o una perla di saggezza?

    Yam: No e’ cio’ che mi ha raccontato personalmente il mio amico Ole. Il Karmapa gli fece avere tutta una serie di esperienze mantenendo e dirigendo l’energia dell’acido.
    Chi sa di cosa si tratta puo capire….

  12. Apogeo/Urra ha messo online il primo capitolo del libro “LSD, il mio bambino difficile” a http://www.apogeonline.com/webzine/2008/04/30/19/200804301901

  13. winter ha detto:

    Yam: No e’ cio’ che mi ha raccontato personalmente il mio amico Ole. Il Karmapa gli fece avere tutta una serie di esperienze mantenendo e dirigendo l’energia dell’acido.

    Winter: se ricordo bene, Ram Dass (Richard Alpert, altro paladino dell’LSD) ne diede una dose al suo guru, Neem Karoli Baba, al quale non fece nessun effetto… Se sei davvero nel Sé, in quale altro luogo potresti andare? ;-)

  14. Giusy ha detto:

    Winter: se ricordo bene, Ram Dass (Richard Alpert, altro paladino dell’LSD) ne diede una dose al suo guru, Neem Karoli Baba, al quale non fece nessun effetto… Se sei davvero nel Sé, in quale altro luogo potresti andare?

    Giusy: ecco, abbiamo trovato il test per scoprire se un guru dimora effettivamente nel Sè: basta dargli un pò di LSD!
    Scherzo ovviamente, però è coerente la frase : se dimori effettivamente nel Sè in quale luogo potresti andare?

  15. (Y)am ha detto:

    Gia’. Ole comunque da allora non fumo’ neanche piu’ una sigaretta e pratico’ una durissima sadhana. Io lo incontrai dal mio Maestro Kagyupa a meta’ degli anni 80.

    E’ l’ego che va in pezzi sotto LSD e in questo senso e’ molto pericoloso per persone molto egoiche…mentali…(non parliamo dell’ego spirituale…..)…
    Io camminai scalzo per due anni dopo una esperienza mistica con l’acido: non volevo calpestare la Luce.
    Comunque ho fatto fatica a ritrovare il senso della Realta’, per fortuna incontrai proprio il Lama Kagyupa..che sembrava incarnare meglio di tutti quelli che avevo incontrato, cio’ che avevo vissuto in quel viaggio.
    Ricordo che parlavo con gli uccelli, che la roccia era vivente ..respirava…e vidi nello spazio infiniti volti di infiniti esseri che vivevano in una dimensione piu’ spirituale della nostra. Si muovevano tutti insieme verso un centro (spirale centripeta) dove c’era solo una grande Luce..un Sole splendente come mille Soli..e cio’ che emanava era Amore-Compassione..un sentimento lacerante fatto di gioia e dolore fusi in un unico sentire…io allora non sapevo nulla di spiritualita’. Il potente messaggio che ricevetti era: “Non possedere mai nulla, diventa un centro e inizia a richiamare”.

  16. Ennesimo esempio di giornalismo che parla a sproposito… su Repubblica, sotto al titolo “Medicinali, stupefacenti, alcoolici. Attenzione, anche il nonno si droga”
    http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/scienza_e_tecnologia/droga-anziani/droga-anziani/droga-anziani.html
    Nell’articolo, che parla del fenomeno degli anziani che abusano di alcool, farmaci e droghe viene nominato Hofmann in questi termini “La morte a 102 anni dell’inventore dell’Lsd potrebbe spingere qualcuno a pensare il contrario, ma le ripercussioni sulla salute in realtà possono essere molto pesanti. Gli anziani corrono infatti rischi maggiori rispetto ai giovani: metabolizzano le droghe più lentamente e subiscono maggiormente gli effetti dannosi dell’alcool.”

    Bah…

  17. paritoshluca ha detto:

    Bè..è normale..si presume che l’inventore dell’LSD sia un drogato..ma non che un produttore di vini sia un alcolizzato..
    Chi scrive..è sempre collegato ad un “centro magnetico culturale” che indica il giusto dall’ingiusto e il bene dal male..
    “centro magnetico” al servizio del potere materiale e non certamente della verità ..e il potere non vuole un discorso serio sulle droghe..
    Quindi..si ridicolizza..chi si occupa di certi argomenti..come per fare terra bruciata intorno..
    e gli argomenti tabù sono tanti..e chi se ne occupa esce da quell’orbita di potere che assegna la pagnotta..e qualche volta anche il companatico..

  18. atisha ha detto:

    Yam: Ricordo che parlavo con gli uccelli, che la roccia era vivente ..respirava…e vidi nello spazio infiniti volti di infiniti esseri che vivevano in una dimensione piu’ spirituale della nostra. Si muovevano tutti insieme verso un centro (spirale centripeta) dove c’era solo una grande Luce..un Sole splendente come mille Soli..e cio’ che emanava era Amore-Compassione..un sentimento lacerante fatto di gioia e dolore fusi in un unico sentire…io allora non sapevo nulla di spiritualita’.

    ati: ricordo che avevi già raccontato…
    ora puoi (forse) renderti conto che alcuni stati meditativi propongono lo stesso tipo di “allucinazione” (virgoletto) .. o meglio dire stato alterato della coscienza, dove si attraversano “zone” (o corpi) eteree che producono appunto le stesse “percezioni della realtà” dell’LSD… ma sappiamo che è appunto una realtà apparente ed illusoria come il resto.. e che ciò non significa verità.. anche se ne fa parte :-))))
    Ciò che voglio portare a chiarificazione, per chi fosse ancora interessato a sperimentare, è che la tesi dell’esperienza mistica attraverso la soministrazione di acido lisergico è del tutto parte del “psicodramma” umano… e che ad un’espansione (o estensione) della coscienza si può accedervi con qualunque “sforzo” che rompa le barriere abituali dell’ego e delle limitazioni spazio/temporali..
    Gurdjieff, per esempio, lavorava con il vino e riusciva ad ottenere esperienze transpersonali del tutto simili (da come ho sentito raccontare da gente a lui molto vicina).. ma ciò non si riferisce alla verità ultima..
    Ogni esperienza psichedelica deve riuscire a mantenersi “Viva” da sè, senza ausilii.. solo così si può (per me) parlare di esperienza transpersonale valida..
    La meditazione è senz’altro meno nociva…

    saluti :)

  19. winter ha detto:

    Atisha: Ogni esperienza psichedelica deve riuscire a mantenersi “Viva” da sè, senza ausilii.. solo così si può (per me) parlare di esperienza transpersonale valida..
    La meditazione è senz’altro meno nociva…

    winter: be’, anche la meditazione mette in circolo un bel po’ di sostanze psicotrope endogene, che danno origine poi ad ‘esperienze’ passeggere; quindi poco appetibili, per quanto mi riguarda.

  20. atisha ha detto:

    winter: be’, anche la meditazione mette in circolo un bel po’ di sostanze psicotrope endogene, che danno origine poi ad ”˜esperienze’ passeggere; quindi poco appetibili, per quanto mi riguarda.

    esattamente, può essere così, ma sostanzialmente è meno nociva che con il raggiungimento di altre sostanze psicotrope…
    perchè poco appetibili? La meditazione aiuta ad entrare in stati profondi dell’essere.. ma per far ciò è necessario “sensibilizzare” corpo/mente al massimo, proprio per non “violentare” la nostra materia fisica ed eterica (corpo/mente)
    Diciamo, per agevolare, che la meditazione va anche preparata.. e che non ho mai visto nessuno impazzire meditando.. mentre l’uso di altre sostanze beh.. ho perso parecchi conoscenti (sia di testa che di corpo)…

    Raggiungere uno stabile livello transpersonale non è una passeggiata.. e non può essere ridotto ad una unica o più esperienze “lisergiche”..
    l’esperienza di Unità di “morte e rinascita dell’io” ha molte variabili individuali anche se si somigliano un po’ tutte, ma che trovano una perfetta comunanza quando si parla di stati di meditazione profonda… e non in risposte teologiche, filosofiche o relative ad esperienze indotte da sostanze…
    Mi fermo qui, perchè se manca l’esperienza meditativa totale è un po’ come parlare al vento.. o supporre possa essere così e non cosà..

    :)

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