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Lama Yeshe ride e si tocca la testa.jpgNon pensate che analizzare e conoscere la natura della mente sia solo una mania orientale, un trip esotico. Sarebbe un giudizio errato: non si tratta dell’oriente, si tratta di voi stessi, della vostra esistenza. Come potete separare il vostro corpo, o l’immagine che avete di voi stessi, dalla vostra mente? E’ impossibile. Pensate di essere persone indipendenti, libere di viaggiare per il mondo, godendovi ogni cosa. Malgrado ciò che possiate pensare, non siete liberi. Non intendo dire che siete sotto il controllo di qualcun altro. E’ la vostra mente incontrollata, il vostro attaccamento, che vi opprimono.

Quando parlo della mente, non mi riferisco solo alla mia mente, alla mia attitudine. Sto parlando della mente di tutti gli esseri viventi dell’universo.

Il nostro modo di vivere, il nostro modo di pensare è dedicato in primis alla ricerca del piacere materiale. Riteniamo che gli oggetti dei sensi abbiano la massima importanza, e ci dedichiamo materialisticamente a tutto ciò che ci può rendere felici, famosi o popolari. Anche se tutto ciò proviene dalla nostra mente, siamo a tal punto totalmente preoccupati dagli oggetti esterni da non osservare mai dentro di noi, esaminando la nostra mente per domandarci cosa li rende così attraenti.

Sino a quando esisteremo, la nostra mente sarà inscindibile da noi stessi. Come risultato, siamo sempre privi di equilibrio, in un continuo su e giù emozionale. Non è il nostro corpo che va su e giù, è la nostra mente, questa mente di cui non comprendiamo il modo di operare. Per cui, a volte dobbiamo esaminare noi stessi – non solo il nostro corpo, ma la nostra mente. Di fatto, è la nostra mente che di continuo ci dice cosa fare. Dobbiamo conoscere la nostra psicologia o, in termini spirituali, la nostra natura interiore. In ogni caso, comunque si voglia definirla, dobbiamo conoscere la nostra stessa mente.

Non pensate che analizzare e conoscere la natura della mente sia solo una mania orientale, un trip esotico. Sarebbe un giudizio errato: non si tratta dell’oriente, si tratta di voi stessi, della vostra esistenza. Come potete separare il vostro corpo, o l’immagine che avete di voi stessi, dalla vostra mente? E’ impossibile. Pensate di essere persone indipendenti, libere di viaggiare per il mondo, godendovi ogni cosa. Malgrado ciò che possiate pensare, non siete liberi. Non intendo dire che siete sotto il controllo di qualcun altro. E’ la vostra mente incontrollata, il vostro attaccamento, che vi opprimono. Se riuscite a scoprire in che modo opprimete voi stessi, la vostra mente incontrollata scomparirà automaticamente. Conoscere la vostra mente è la soluzione di ogni vostro problema.

Un giorno il mondo sembra così meraviglioso, e l’indomani sembra orribile. Come potete affermare una cosa simile? Scientificamente, è impossibile che il mondo possa cambiare in modo così radicale. E’ la vostra mente che causa queste diverse percezioni, queste differenti apparenze. Questo non è un dogma religioso; il vostro continuo su e giù emotivo non è un dogma religioso. Non sto parlando di religione. Sto parlando del modo in cui gestite la vostra vita quotidiana, che è la causa della vostra mancanza di equilibrio mentale. Le altre persone che vi circondano e l’ambiente in cui vivete non cambiano radicalmente; si tratta della vostra mente. Spero che possiate capire questo fatto.

Allo stesso modo, una persona pensa che il mondo sia meraviglioso e che la gente sia buona e gentile, mentre un’altra persona pensa che tutto ciò sia orribile. Chi dei due ha ragione? Come potete spiegare scientificamente questo fatto? Tali opinioni sono unicamente la proiezione che le loro singole menti attribuiscono al mondo sensoriale. Spesso pensate: ‘Oggi va bene, domani va male; quest’uomo è così, quella donna è così’. Ma, dove si trova una donna assolutamente ed eternamente bella? E qual è l’uomo assolutamente ed eternamente di buon carattere? Non esistono – non sono altro che semplici creazioni della vostra stessa mente.

La Tua Mente.jpgNon aspettatevi che gli oggetti materiali vi soddisfino, o rendano perfetta la vostra vita; è impossibile. Anche godendo di quantità immense di oggetti materiali, come potrete trovare una vera soddisfazione? Passando le notti con centinaia di persone sempre diverse, come potrete ottenere una vera soddisfazione? Non accadrà mai. La vera soddisfazione proviene dalla mente.

Se non conoscete la vostra stessa psicologia, potreste ignorare ciò che avviene nella vostra mente, sino a quando la stessa perde ogni restante equilibrio, facendovi diventare completamente pazzi. La gente diventa pazza a causa della mancanza di saggezza interiore, a causa della propria incapacità di esaminare la loro mente.

Non sanno come comprendere se stessi, non sanno ‘spiegarsi’, non sanno come comunicare con se stessi. Per cui sono costantemente occupati da tutti questi oggetti esterni, mentre all’interno la loro mente si esaurisce sempre più, sino a quando alla fine collassa. Sono inconsapevoli del loro mondo interiore, e la loro mente è completamente colma di ignoranza, invece di essere sveglia e impegnata nell’analisi di sé. Analizzate la vostra condotta mentale. Diventate gli psicologi di voi stessi.

Voi siete intelligenti: sapete bene che gli oggetti materiali da soli non possono darvi la soddisfazione, ma non avete bisogno di intraprendere qualche emotivo percorso religioso per esaminare la vostra mente. Alcuni pensano che debba essere così, e che questo tipo di auto-analisi riguardi la religione o la spiritualità. Non è affatto necessario essere seguaci di questa o di quella religione o filosofia, collocandovi in qualche categoria religiosa. Ma se volete essere felici, dovete analizzare il modo in cui conducete la vostra vita quotidiana. La vostra mente è la vostra religione.

Quando esaminate la vostra mente non dovete cercare spiegazioni, né dovete sforzarvi. Rilassatevi. Non angosciatevi quando sorgono i problemi. Siatene semplicemente consapevoli, e siate consapevoli della loro origine, comprendendone la causa primaria. Illustrate il problema a voi stessi: ‘C’è questo problema. In che modo è diventato un problema? Quale particolare mente lo ha reso tale? Quale tipo di mente percepisce che è un problema?’. Se esaminate la questione in modo completo, il problema automaticamente svanirà. é molto semplice, non è così? Non dovete credere in alcunché. Non credete a nulla! Comunque, non potete affermare: ‘Non credo di avere una mente’. Non potete rifiutare la vostra mente. Potete affermare ’Rifiuto le cose orientali’, su questo sono d’accordo. Ma potete realmente rifiutare la vostra testa, il vostro naso? Non potete negare l’esistenza della vostra mente. Per cui trattate voi stessi con saggezza, e cercate di scoprire la vera fonte della soddisfazione.

Quando eravate piccoli vi piacevano molto i gelati, le torte e la cioccolata, e pensavate: ‘Quando sarò grande avrò tutto il gelato, il cioccolato e le torte che desidero, e allora sarò felice’. Oggi potete avere tutto il cioccolato e le torte che volete, ma vi sentite annoiati. Così, visto che tutto ciò non vi rende felici, decidete di possedere un’auto, una casa, una televisione, un marito o una moglie – pensando che allora potrete essere felici. Adesso avete tutto ciò che desiderate, ma l’auto diventa un problema, la casa diventa un problema, il marito e la moglie diventano un problema, i vostri figli diventano un problema. Ve ne rendete conto: ‘Oh, questa non è soddisfazione!’

Che cosa, quindi, è soddisfazione? Mentalmente, fate un esame completo di tutte queste situazioni, e analizzatele. E’ molto importante. Questa è meditazione analitica: ‘A quel tempo la mia mente era così, mentre ora è diversa. E’ cambiata in questo e in quest’altro senso’. La vostra mente è cambiata così tante volte, ma avete forse raggiunto una qualche conclusione riguardo ciò che realmente vi rende felici? Secondo la mia interpretazione, vi siete persi. Sapete come muovervi per la città, come andare a casa, dove comprare il cioccolato; tuttavia, ancora non sapete dove andare – non riuscite a trovare la vostra meta. Verificate onestamente – non è forse così?

La semplice idea di essere religiosi – ‘Io sono buddista, cristiano’ o di qualsiasi altro credo – non porta alcun aiuto. Non aiuta voi stessi e neppure gli altri. Per poter realmente essere di aiuto agli altri dovete ottenere la conoscenza che sorge dalla saggezza.

Lord Buddha afferma che tutto quello che dovete conoscere è cosa siete, in che modo esistete. Non dovete credere in alcunché. Semplicemente, comprendete la vostra mente: come opera, come sorgono il desiderio e l’attaccamento, come sorge l’ignoranza, e da dove sorgono le emozioni. E’ sufficiente conoscere la natura di tutto ciò; solo questo può darci la pace e la felicità. Per cui, la vostra vita può cambiare completamente; ogni cosa viene ribaltata, trasformata. Ciò che prima interpretavate come orribile può diventare magnifico.

Se vi dicessi che avete vissuto unicamente per ottenere il cioccolato e il gelato alla crema, pensereste di avere a che fare con un pazzo. ‘No, no!’, direbbe la vostra mente arrogante. Tuttavia, analizzate più profondamente lo scopo della vostra vita. Per quale ragione siete qui? Per essere amati? Per diventare famosi? Per accumulare beni? Per cercare di piacere agli altri? Non sto esagerando – verificate voi stessi, e poi vedrete. Per mezzo di una completa analisi, potrete comprendere che dedicare la vostra intera vita alla ricerca della felicità mediante il cioccolato o il gelato alla crema priva totalmente di alcun significato la vostra condizione di esseri umani. I cani e gli uccelli hanno i medesimi scopi, nella loro esistenza. La vostra meta nella vita non dovrebbe essere più elevata di quella di cani e uccelli?

Non sto cercando di dirigere la vostra vita; verificate ciò che ho detto. E’ meglio condurre una vita equilibrata piuttosto che vivere condizionati dal disordine mentale. Una vita disordinata non ha alcun valore, né è di beneficio a voi stessi e agli altri. Per quale motivo vivete – per il cioccolato? Per la bistecca? Forse potreste pensare: ‘Naturalmente non vivo per il cibo, sono una persona istruita’. Ma anche l’educazione proviene dalla mente. Senza la mente, cos’è l’istruzione, cos’è la filosofia? La filosofia è unicamente la creazione della mente di un individuo, alcuni concetti collegati in un certo modo. Senza la mente non vi è alcuna filosofia, alcuna dottrina o materie universitarie. Tutte queste cose sono prodotte dalla mente.

Come fare per analizzare la vostra mente? Osservate semplicemente come essa percepisca o interpreti ogni oggetto con cui viene in contatto. Osservate quali sensazioni – piacevoli o spiacevoli – si manifestano. Poi verificate: ‘Quando ho un particolare tipo di percezione, poi sorge questa sensazione e questa emozione. Faccio queste discriminazioni. Per quale motivo?’. Questo è il modo in cui dovete analizzare la vostra mente, è tutto qui. E’ molto semplice.

Quando esaminate la vostra mente in modo corretto, smettete di dare la colpa agli altri per i vostri problemi. Riconoscete che le vostre azioni errate hanno origine dalla vostra mente illusa e negativa. Quando siete condizionati dagli oggetti esterni, materiali, date sempre la colpa dei vostri problemi a questi oggetti e alle persone che vi circondano. Proiettare questa visione illusoria sui fenomeni esteriori vi rende infelici e depressi. Quando iniziate a comprendere il vostro atteggiamento fondato su idee sbagliate, cominciate a comprendere la natura della vostra stessa mente, iniziando a eliminare per sempre i vostri problemi.

Tutto ciò è forse una completa novità per voi? Non è così. Ogni volta che state per fare qualsiasi cosa, prima esaminate bene la situazione, e quindi prendete la vostra decisione. In effetti, già lo fate; non vi sto suggerendo alcunché di nuovo. La differenza sta nel fatto che non lo fate a sufficienza. Dovete verificare più spesso. Questo non significa sedersi da soli in qualche angolo a contemplare il vostro ombelico — potete analizzare la vostra mente in ogni momento, anche quando state parlando o lavorando con altre persone. Forse pensate che analizzare la mente sia una attività riservata solo a coloro che seguono qualche moda orientale? Non pensate così.

Dovete realizzare che la natura della vostra mente è differente dalla natura della carne o delle ossa del vostro corpo fisico. La mente è come uno specchio, che riflette ogni cosa senza discriminazioni. Se avete una comprensione che sorge dalla saggezza, potete controllare il genere di riflessi che appaiono nello specchio della vostra mente. Se ignorate totalmente cosa avviene nella vostra mente, essa rifletterà ogni genere di spazzatura che incontra, un fatto che vi rende psicologicamente malati. La vostra saggezza analitica dovrebbe distinguere i riflessi benefici da quelli che vi procurano problemi psicologici. Alla fine, quando realizzerete la vera natura di soggetto e oggetto, ogni vostro problema svanirà.

Alcune persone pensano di essere religiose, ma cosa significa ‘religioso’? Se non esaminate il vostro mondo interiore, la vostra natura, e non ottenete la conoscenza che sorge dalla saggezza, in che modo siete religiosi? La semplice idea di essere religiosi – ‘Io sono buddhista, cristiano’ o di qualsiasi altro credo – non porta alcun aiuto. Non aiuta voi stessi e neppure gli altri. Per poter realmente essere di aiuto agli altri dovete ottenere la conoscenza che sorge dalla saggezza.

Analizzare la mente non significa sedersi da soli in qualche angolo a contemplare il vostro ombelico — potete analizzare la vostra mente in ogni momento, anche quando state parlando o lavorando con altre persone. Forse pensate che analizzare la mente sia una attività riservata solo a coloro che seguono qualche moda orientale?

I più grandi problemi dell’umanità sono psicologici, riguardano la sfera psichica, non quella materiale. Dalla nascita alla morte, le persone sono perennemente sotto il dominio della loro sofferenza mentale. Alcune persone non sono mai coscienti dell’operato della loro mente quando le cose vanno bene, ma quando avviene qualcosa di grave – come un incidente o altre simili terribili esperienze – costoro immediatamente affermano: ‘Dio, per favore aiutami”. Si definiscono religiosi, ma è solo una battuta di spirito. Nella felicità come nella sofferenza, un serio praticante mantiene sempre una costante consapevolezza di Dio e anche della propria natura di praticante. Non siete per nulla realistici né minimamente religiosi se vi scordate di voi stessi nei momenti felici, quando siete circondati dal cioccolato e assorti nei mondani piaceri sensoriali, mentre vi rivolgete a Dio solamente quando accade qualcosa di orribile. Tale atteggiamento non porta nulla di positivo.

Qualsiasi religione del mondo prendiamo in considerazione, le relative interpretazioni riguardo Dio, Buddha e così via sono solo parole e opinioni. Per cui le parole non hanno grande importanza. Quello che dovete comprendere è che ogni cosa – buona o cattiva, ogni tipo di filosofia e dottrina – proviene dalla mente. La mente è molto potente, per cui esige una guida ferma e sicura. Un potente jet ha bisogno di un buon pilota; il pilota della vostra mente dovrebbe essere la saggezza che comprende la sua natura, la natura della mente. In tal modo potrete dirigere la vostra potente energia mentale per beneficare la vostra vita, anziché lasciarla vagare incontrollata come un elefante impazzito, distruggendo voi stessi e gli altri.

A questo punto un dialogo potrebbe essere utile. Fate delle domande, e io cercherò di rispondere. Ricordate: non dovete necessariamente essere d’accordo con quello che dico. Se non approvate ciò che ho detto, per favore contradditemi. Mi piace la gente che discute con me. Non sono un dittatore, che vi dice cosa dovreste fare. Non posso dirvi cosa fare, posso darvi unicamente dei consigli, e l’unica cosa che desidero è che verifichiate tali consigli. Se farete così, sarò soddisfatto. Per cui ditemi se non siete d’accordo con ciò che ho detto.

Domanda: Come si fa ad analizzare la nostra mente? In che modo occorre procedere?

Lama Yesce: Un modo semplice per farlo è esaminare come percepite le cose, come interpretate le vostre esperienze. Ad esempio, perché avete così tante sensazione diverse riguardo il vostro ragazzo o ragazza, anche nel corso di una sola giornata? Al mattino vi appare carino e gentile, ma nel pomeriggio la sensazione cambia e vi sembra antipatico. Chiedetevi perché; è possibile che lui sia radicalmente cambiato in poche ore? Non è possibile. E allora perché le vostre sensazioni sono così diverse? Questo è il modo di analizzare e verificare, è molto semplice.

Domanda: Se non è possibile fidarsi della mente per prendere una decisione, possiamo basarci su qualcosa di esteriore? Ad esempio, dicendo: ‘Se succede questo e quest’altro, andrò lì; se succede qualcosa d’altro, andrò là’.

Lama Yesce: Prima di fare qualcosa, dovreste chiedervi perché lo fate, qual è il vostro scopo; e qual è il genere di azione che state per compiere. Se il percorso che avete di fronte sembra problematico, forse non dovreste intraprenderlo; se sembra valido, potete probabilmente procedere. Per prima cosa, controllate bene. Non agite senza sapere cosa vi attende.

D. Cos’è un lama? Cosa si intende con questo appellativo?

Lama Yesce: Buona domanda. Secondo il punto di vista tibetano, il termine lama indica una persona che ha grande esperienza del mondo interiore, un essere che non si preoccupa del presente come noi, ma che conosce anche il passato e il futuro, che sa da dove viene e dove sta andando, che controlla la propria mente e che può aiutare lo sviluppo della mente altrui. Noi chiamiamo lama una persona che possiede tutte questa qualità.

D. Esiste un termine equivalente in Occidente?

Lama Yesce: Non ne sono sicuro. Potrebbe essere una combinazione di prete, psicologo e dottore. Come ho detto, un lama ha compreso la vera natura della propria mente e di quella degli altri e possiede la soluzione perfetta ai problemi mentali degli esseri umani. Non intendo fare critiche, ma non credo che gli psicologi abbiano il medesimo grado di comprensione della mente o dei problemi emotivi che la gente sperimenta. A volte essi danno un’interpretazione superficiale dei disordini interiori delle persone, ad esempio: ‘Quando eri bambino tua madre ha fatto questo e quello, tuo padre ha fatto queste cose, per cui ora tu soffri in questo modo’. Non sono d’accordo con questo tipo di analisi. Non è vero. Non potete incolpare i vostri genitori per problemi simili. Naturalmente, i fattori ambientali possono aggravare le difficoltà, ma la causa principale risiede dentro di voi, il problema fondamentale non è mai esteriore. Non so, forse i medici occidentali hanno troppo timore di fornire questo tipo di interpretazione. Inoltre, ho incontrato molti preti, alcuni dei quali sono miei amici, ma hanno la tendenza a non occuparsi tanto del qui e dell’ora. Invece di concentrarsi su modi pratici per affrontare le incertezze quotidiane, enfatizzano aspetti religiosi come Dio, la fede e così via. Ma la gente oggi è molto scettica su questi argomenti e le persone spesso rifiutano l‘aiuto che alcuni preti possono offrire.

Domanda: In che modo la meditazione può aiutare a prendere delle decisioni?

Lama Yesce: La meditazione funziona perché non è un metodo che richiede di credere in qualcosa, ma è piuttosto un metodo che voi stessi potete mettere in pratica. Osservate e analizzate la vostra mente. Se qualcuno vi sta facendo passare brutti momenti e il vostro ego inizia a star male, invece di reagire, semplicemente osservate cosa sta succedendo. Pensate a come il suono stia semplicemente uscendo dalla bocca di questa persona, entrando nelle vostre orecchie e provocando dolore nel vostro cuore. Se pensate a tutto ciò nel modo giusto, vi farà sorridere; potrete comprendere come sia ridicolo agitarsi per qualcosa di così insignificante. In tal modo il vostro problema svanirà, puf! Proprio così. Praticando in questo modo, potrete scoprire mediante la vostra esperienza come la meditazione sia di aiuto e come offra soluzioni soddisfacenti a tutti i vostri problemi. La meditazione non è parole, è saggezza.

D. Vuole dire qualcosa in merito al karma, per favore?

Lama Yesce: Karma? Voi siete karma, ecco tutto. E’ molto semplice. In effetti ‘karma’ è un termine sanscrito che significa causa ed effetto. Cosa vuole dire? Ad esempio, ieri è accaduto qualcosa nella vostra mente e oggi ne sperimentate l’effetto. Oppure, il vostro ambiente: avete certi genitori, vivete in una certa situazione, e tutto ciò ha un effetto su di voi. Ogni giorno, in ogni momento, qualsiasi cosa facciate, all’interno della vostra mente opera un costante processo di causa ed effetto, di causa e risultato. Sino a quando avrete questo corpo, coinvolti nel mondo sensoriale, discriminando tra questo e quello, tra buono e cattivo, la vostra mente automaticamente creerà del karma. Karma non è solo filosofia teoretica, è scienza, è scienza buddista. Il karma spiega come si evolve la vita: forma, colore, sensazione, percezione, discriminazione; la vostra intera vita, cosa siete, da dove venite, come procedete, la vostra relazione con il mondo. Per cui, sebbene karma sia una parola sanscrita, in pratica voi siete karma, la vostra intera vita è controllata dal karma, e voi state vivendo nel campo di energia del karma. La vostra energia interagisce con altra energia, e poi con altra ancora, e di nuovo con un’altra, e in tal modo la vostra intera vita procede. Fisicamente e mentalmente è tutto karma. Per cui il karma non è qualcosa a cui dovete credere. Che ci crediate o meno, la caratteristica natura del vostro corpo e della vostra mente vi fanno costantemente vagare nei sei reami dell’esistenza. Nell’universo fisico, quando tutti i fattori si combinano tra loro – terra, mare, i quattro elementi, il calore e così via – provocano automaticamente un risultato, e non vi è alcun bisogno di credere per sapere che tutto ciò si verifica. Lo stesso vale per il vostro universo interiore, in particolare quando siete in contatto con il mondo esteriore; di fatto, voi reagite di continuo. Ad esempio, l’anno scorso avete gustato della cioccolata con grande attaccamento, ma da allora non avete potuto più procurarvene, e ora sentite un grande desiderio di cioccolata. Questa memoria della precedente esperienza causa il vostro ardente desiderio di averne ancora. Questa reazione alla vostra precedente esperienza è karma: l’esperienza è la causa, il vostro desiderio attuale è l’effetto. E’ molto semplice.

Domanda: Qual è il suo scopo nella vita?

Lama Yesce: Mi chiedi qual è il mio scopo nella vita? Questo è qualcosa che riguarda me stesso, ma se dovessi rispondere direi che il mio scopo è quello di dedicare me stesso il più possibile al benessere degli altri, cercando nel contempo di beneficare anche me stesso. Non posso affermare di avere successo in questi due scopi, tuttavia queste sono le mie mete.

Domanda: La mente è differente dall’anima? Quando parla di risolvere i problemi della mente, intende dire che il problema è la mente e non l’anima?

Lama Yesce: Filosoficamente, l’anima può essere interpretata in molti modi differenti. Nel cristianesimo e nell’induismo, l’anima è differente dalla mente e viene considerata permanente e dotata di esistenza autonoma, indipendente. Secondo la mia opinione, non esiste alcuna anima. Nella terminologia buddista, l’anima, la mente o come vogliate chiamarla, è costantemente mutevole, impermanente. Non sto di fatto facendo una distinzione tra mente e anima, ma all’interno di voi stessi non potete trovare alcunché che sia permanente o auto esistente. Per quanto riguarda i problemi mentali, non pensate che la mente sia totalmente negativa; è la mente incontrollata che causa i problemi. Se sviluppate il giusto tipo di saggezza e quindi riconoscete la natura della mente incontrollata, essa svanirà automaticamente. Ma sino a quel punto la mente incontrollata vi dominerà completamente.

Domanda: Ho sentito che molti occidentali possono comprendere la filosofia del buddismo tibetano a livello intellettuale, ma che hanno delle difficoltà a metterla in pratica. Vale a dire, comprendono il suo valore, ma non riescono a integrarla nelle loro vite. Quale pensa possa essere il motivo di tale blocco mentale?

Lama Yesce: Questa è una grande domanda, ti ringrazio. Il buddismo tibetano vi insegna a eliminare la vostra mente insoddisfatta, ma per farlo dovete fare uno sforzo. Per integrare le nostre tecniche nella vostra esperienza dovete procedere lentamente, gradualmente. Non potete semplicemente saltare subito alle cose più profonde. Ci vuole tempo, ed è previsto che all’inizio possiate avere delle difficoltà. Ma se prendete le cose con calma, senza aspettative, diventerà sempre più facile man mano che procedete.

Domanda: Cos’è la vera natura della nostra mente, e come possiamo fare per riconoscerla?

Lama Yesce: La natura della nostra mente ha due aspetti, quello relativo e quello assoluto. L’aspetto relativo è la mente che percepisce e opera nel mondo sensoriale. Definiamo questa mente ‘dualistica’ e, a causa di ciò che io definisco la sua percezione costantemente in bilico tra ‘questo e quello’, essa è per natura agitata e priva di pace. Tuttavia, trascendendo la mente dualistica, potete unificare la vostra visione. In quel momento realizzate la vera natura assoluta della mente, che è totalmente al di là della dualità. Nella nostra relazione normale con il mondo esterno, nella vita di tutti i giorni, si manifestano sempre due fattori. La presenza di questi due fattori crea sempre dei problemi. Per fare un esempio scherzoso: è come con i bambini, uno va bene, ma due insieme creano sempre danni. Allo stesso modo, i nostri cinque sensi interpretano il mondo e forniscono una informazione dualistica alla nostra mente, la nostra mente si attacca a tale visione illusoria, e tutto ciò crea automaticamente conflitti e agitazione. Questa situazione è completamente l’opposto di una esperienza di pace interiore e libertà. Ora, questa è solo una concisa risposta alla tua domanda e forse non è soddisfacente, dato che si tratta di una questione molto vasta. Ciò che ho detto è solo una introduzione a un soggetto molto profondo. Tuttavia, se hai già una certa conoscenza di questo soggetto, la mia risposta può essere soddisfacente.

D. Qual è la sua definizione di guru?

Lama Yesce: Un guru è una persona che può svelarvi realmente la vera natura della vostra mente, offrendovi una cura perfetta per i vostri problemi psicologici. Ma chi non conosce la propria mente non potrà mai conoscere quella degli altri, e quindi non potrà curare i loro problemi correttamente. Costui non può assolutamente essere un guru. Dovete fare molta attenzione prima di prendere qualcuno come guru; vi sono molti impostori in giro. Spesso gli occidentali sono troppo fiduciosi. Se arriva qualcuno che afferma: ‘Io sono un lama, sono uno yoghi. Posso darvi la conoscenza’ i giovani occidentali, molto interessati, pensano: ‘Sono sicuro che costui mi può insegnare qualcosa. Lo seguirò.’ Questo può realmente procurarvi dei danni. Ho sentito di molte persone sfruttate da ciarlatani. Gli occidentali possono essere molto ingenui. Gli orientali sono invece molto più scettici in proposito. Dovete prendere le cose con calma, rilassati, verificando attentamente. E’ importante conoscere la concezione occidentale dell’esistenzialismo, secondo cui dobbiamo comprendere bene che noi siamo quello che vogliamo essere. All’inizio abbiamo bisogno di un maestro, ma in seguito noi stessi possiamo diventare il nostro maestro. Dovete capire che io e tutti i maestri vi possiamo aiutare, però sono fermamente convinto che la vera risposta che ognuno di noi cerca deve provenire da noi stessi, dall’interno della nostra mente, non è certamente qualcosa che viene dall’esterno, da un maestro o da qualcosa di esteriore. Questo significa entrare realmente in contatto con la nostra natura interiore, e ascoltare ciò che questa vera e profonda natura ci comunica. Così otterremo veramente una reale risposta alle nostre domande e saremo soddisfatti. In effetti, lo scopo e il significato della meditazione è proprio quello di diventare i maestri di noi stessi.

Domanda: L’umiltà accompagna sempre la saggezza?

Lama Yesce: Sì. é bene essere più umili possibile. Se potete agire costantemente sia con umiltà sia con saggezza, la vostra vita sarà meravigliosa. Tutti saranno oggetto del vostro rispetto.

Domanda: Vi sono delle eccezioni a questa regola? Ho visto dei poster di un capo spirituale dove c’era scritto ‘Davanti a me tutti si inchinano’. Una persona che fa simili affermazioni potrebbe essere saggia?

Lama Yesce: Bene, è difficile dirlo, solo su queste basi. Il punto chiave è essere il più possibile accorti. Le nostre menti sono buffe. A volte siamo scettici riguardo cose che sono realmente di valore, mentre accettiamo cose che dovremmo evitare. Cercate di evitare gli estremi e seguite la via di mezzo, analizzando con saggezza dovunque andiate. Questa è la cosa più importante.

Domanda: Per quale motivo vi è questa differenza tra orientali e occidentali?

Lama Yesce: Le differenze dopo tutto non sono così grandi. Gli occidentali possono essere leggermente più complicati a livello intellettuale, ma fondamentalmente tutti gli esseri umani sono uguali; per la maggior parte del tempo vogliamo tutti godere dei piaceri sensoriali, e siamo tutti costantemente occupati in questa ricerca. A livello intellettuale i caratteri possono differire. La differenza riguardo il seguire i guru è probabilmente dovuta al fatto che la gente in Asia ha più esperienza al riguardo.

Domanda: Qual è la funzione di un laico, nella comunità buddista?

Lama Yesce: I laici dovrebbero sempre ricordare che anch’essi fanno parte della comunità spirituale e comportarsi in modo appropriato. Verrà il momento in cui non vi sarà più bisogno di monaci tibetani per diffondere gli insegnamenti in occidente. C’è molto bisogno di insegnanti occidentali, che possano spiegare in modo migliore queste verità agli occidentali e anche per questa ragione non deve esserci nessuna distinzione tra monaci e laici. Un’altra idea sbagliata è che le donne non possono insegnare, perché il Dharma è così puro. In tutte le scuole del buddhismo del Tibet vi è sempre stata una assoluta parità fra maestri uomini e maestre donne. La cosa importante da capire è che noi stessi siamo responsabili della nostra liberazione, e non qualcun altro. Nella religione cristiana abbiamo un grandissimo esempio in San Francesco, che abbandonò la sua famiglia e rimase solo, senza mezzi di sostentamento. Non aveva nulla, eppure con i suoi sforzi riuscì a diventare il grande santo che tutti conosciamo. Spesso gli occidentali si preoccupano di quello che gli altri potrebbero pensare di loro; è assurdo, perché io sono quello che voglio essere e questo riguarda solo me stesso. San Francesco, sebbene fosse diventato un ‘fuori casta’, invece di commiserarsi, si impegnò e con questa motivazione forte e chiara ottenne la santità.

Domanda: Rispetto all’Oriente, è più difficile ottenere la saggezza in Occidente perché qui siamo circondati da troppe distrazioni, le nostre menti sono troppo occupate dal passato e dal futuro, e sembriamo essere sempre sotto una costante pressione? Dobbiamo isolarci completamente, oppure cos’altro dobbiamo fare?

Lama Yesce: Non posso affermare che ottenere la saggezza in Occidente sia più difficile che in Oriente. In effetti, ottenere la saggezza, comprendere la vostra natura, è una questione individuale. E per farlo non è affatto necessario abbandonare gli agi materiali del mondo occidentale. Invece di abbandonare tutto, cercate di sviluppare questo atteggiamento, ‘Ho bisogno di queste cose, ma non posso affermare che siano tutto ciò di cui necessito’. Il problema sorge quando la bramosia e l’attaccamento dominano la vostra mente e voi riponete tutta la vostra fiducia in altre persone e nei beni materiali. Gli oggetti esteriori non sono il problema, ciò che li rende problematici è l’avidità, la mente avida che vi fa pensare ‘Non posso vivere senza questo’. Potete condurre una vita immersi nel lusso, e allo stesso tempo essere completamente distaccati dai beni materiali. Il piacere che derivate da tali oggetti è molto maggiore, se godete di essi senza attaccamento. Se siete in grado di farlo, la vostra vita sarà perfetta. In quanto occidentali avete il vantaggio di potervi procurare tutte queste cose senza grande sforzo. In oriente dobbiamo realmente lottare per ottenere qualche agio materiale. Come risultato, vi è la tendenza ad attaccarsi con molta più forza ai nostri beni, il che fa solo sorgere ulteriore sofferenza. In ogni caso, il problema è sempre l’attaccamento. Cercate di essere liberi dall’attaccamento, e potrete possedere qualunque cosa. In tal modo potrete ottenere la conoscenza e la consapevolezza che sorgono dalla saggezza.

Spero di avere risposto alle vostre domande. Ringrazio molto tutti voi.

Melbourne University
Melbourne, Australia
25 marzo 1975

Per ordinare i libri di Lama Yeshe Chiara Luce Edizioni http://www.chiaraluce.it/

Il sito del Yama Yeshe Wisdom Archive http://www.lamayeshe.com/

Per gentile concessione di Chiara Luce Edizioni, Pomaia, © 2000. Tutti i diritti riservati.

5 Responses to “La tua mente è la tua religione”

  1. shanti.deva ha detto:

    Era tanto tempo che non leggevo tanta straordinaria meravigliosa semplice saggezza .
    Grazie.Lama Yeshe, grazie ivo.

  2. Vento ha detto:

    Si, bel testo, deve anche essere un tipo simpatico, Lui; del testo ne ho letto solo metà, poi lo leggerò tutto.
    Un appunto soltanto per quello che ho letto: probabilmente parlava ad una platea in un asilo infantile!
    La questione della percezione, del focus, di dove poni l’attenzione; lo stesso oggetto/esperienza percepita con atteggiamenti diversi!
    Certo che è un processo della testa: prova adesso a pensare per esempio ai bambini che in questo momento esplodono calpestando una mina antiuomo! come ti senti? Bene o male?
    Prova a immaginare ora il sorriso di un bimbo che ride mentre gioca!
    Cazz.. c’è una bella differenza tra le due sensazioni. Non ti pare?
    Tutta la ns. realtà o meglio la percezione della realtà è un processo della mente. Cambiare la tua mente è come cambiare il mondo!
    Portare consapevolezza nei processi è come avere il controllo della consolle di comando della tua mente!
    Più ti avvicini a comprendere come funziona la tua testa…più ti allontani dalla schiavitù della mente!
    Per conto mio c’è bisogno di applicarsi in esercizi, non basta la teoria, è necessario fare molta pratica.

    Secondo voi le più avanzate teorie sui meccanismi mentali dove si possono trovare?
    C’è qualcuno d’eccellenza che vi viene in mente?
    ;-)
    Saluti
    V

  3. shanti.deva ha detto:

    E’ un po’ come dire “Male non fare paura non avere”.

    Le sensazioni riferite all’azione all’agire proprio,se sono connesse all’Amore non creano influenze negative,perchè non hanno meccanismi,perchè non appartengono a quelle attivita’ egoiche che lavorano grazie a “vecchi schemi mentali”.
    Viceversa,le sensazioni dovute a “REazioni” sono gia’ di per se’ schematiche,quindi cariche di identificazioni,e veniamo automaticamente influenzati da queste situazioni mentali.
    Potremmo dire che la reazione è un processo della testa,ma non di chi testimonia quella testa.
    Mentre l’azione scaturisce dal testimoniare l’accadere per cio’ che è.
    Il famoso “qui e ora”.

  4. Vento ha detto:

    Certamente, mi trovo d’accordo.
    Ma per quanto attiene alle questioni della percezione in generale, è possibile aumentare la qualità della vita con delle piccole modifiche nelle strategie con le quali elaboriamo il significato dell’esperienza.
    Portare consapevolezza nei processi è un’operazione abbastanza semplice. La difficoltà stà nell’acquisire le strategie necessarie a crearsi lo strumento, ad imparare come funzioniamo.
    Ti faccio un esempio:
    Quante persone conoscono realmente i propri pensieri?
    Quante persone sanno come funzionano i pensieri?
    Quante persone sono a conoscenza dei mattoni con cui sono composti i pensieri?
    Mi rispondo da solo!
    Poche, pochissime.
    Sono convinto che saper maneggiare questi strumenti porterebbe benefici immediati all’umanità intera.
    Quello che hai evidenziato nell’ultime righe, indubbiamente è una conquista che investe le parti più profonde dell’essere.
    E per farla accadere c’è da lavorare, oppure per accidente cosmico…ti capita…e sei davvero fortunato…doveva andare così..

  5. shanti.deva ha detto:

    A certo cè da lavorare!,dobbiamo pensare (riconoscerci e convincerci) in fondo che questa vita è “in solitaria”.
    Gli schemi partono da subito.
    Siamo sempre pronti a pensare che qualcuno ci dara’ una mano,o che grazie a qualche situazione particolare,verremmo riconpensati …..perchè noi siamo vittime,e ci spetta il giusto risarcimento.
    Interiormente,e “strumentalmente parlando” non è affatto cosi.
    Interiormente,se si sta cercando di migliorarsi,magari seguendo una via spirituale,saremo “noi” a dover agire,in prima persona.
    Lo strumento di cui parli,è chiaramente l’Autoosservazione,l’indagine,o maditazione.
    Allora capiremo come si muove la vita “da dentro”,è riconosceremo le meccaniche,le identificazioni,….se stessi.
    La strategia necessaria a creare lo strumento,è l’azione senza azione.Osservare l’accadere.Ma chiaramente rimanendo a pescare sul ciglio del lago pensando che qualcuno lo fara’non serve a nulla.

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