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La via più semplice, estratto dal libro di Madhukar
Ospite: A volte, durante la mia indagine, sento che devo usare questo “chi sono io?” come un mantra perché la mia mente è così forte che devo ripeterlo continuamente. Va bene o non dovrei indagare in questo modo?

Madhukar: Va senz’altro bene, ma ciò ti può essere d’aiuto solo per un po’, poi scivolerai di nuovo nella mera ripetizione di un mantra – quel che numerosi guru consigliano di fare. Essi danno ai loro studenti un mantra da ripetere continuamente. Ciò crea un certo stato mentale, una certa armonia, ma questo stato non è il tuo vero Sé. È solo uno stato che viene e se ne andrà di nuovo. Se ti addormenti in qualsiasi tipo di stato, perdi la Verità, e per la Verità vieni al satsanga. Se tu dovessi rimanere in un certo stato per molti anni, potresti eventualmente scoprire, “Ancora non so chi sono. Ancora non so chi è.”

E allora avresti sprecato un sacco di tempo, e così l’indagine “chi sono io?” non è intesa a rimpiazzare pensieri spiacevoli. È un’indagine, una domanda. Se diventa solo una canzone, molto piacevole, armoniosa, raffinata, allora non sarà una domanda. Si pone una domanda per ottenere una risposta, vero? E dunque devi chiederti, “Chi sono io? Chi percepisce gli stati mentali turbati? Chi è persino in grado di ripetere questa domanda come un mantra? Chi è?” Quando cominci ad indagare, realizzi che la mente, che vuol dire l’attività mentale, il pensiero, appare e scompare continuamente. In qualche modo, la mente ruba la tua attenzione da questa indagine nel tuo vero Sé, e tu rimani di nuovo catturato continuamente da tutti i tipi di storie.

Queste sono principalmente storie del passato, che si riflettono sul passato, e desiderano il futuro, ma, in quell’istante, tu, chi tu sei, sei perduto. E nel perdere questo istante, rimani intrappolato in un labirinto di esperienze intellettuali e sensuali. Alcune ti hanno soddisfatto, altre ti hanno interessato, e altre ancora ti hanno eccitato, ma se sei onesto devi ammettere, “Non mi hanno dato la soddisfazione completa. Non sono totalmente pieno, non sono la pace stessa.” In casi molto rari ci si sveglia da sé. In base alla tradizione, solo un Guru può condurti fuori da questo labirinto. Ora questo Guru risiede nel tuo Cuore. Chi l’ha realizzato davvero?

Se non avete questa comprensione e se state cercando la libertà con ardore e sincerità, allora un Guru si manifesterà all’esterno. E quando dici che questo Guru risiede all’interno, non intendo dire che è seduto nella vostra mente. Se questo momento è perduto, la pace è perduta. Allora l’intero universo, che è fatto per soddisfarvi, per servirvi, diventa una macchina di tortura. Che peccato! Ma ora vi potete rallegrare immediatamente perché il mio messaggio è, “Voi siete la Libertà stessa.” Così, anche se la vostra immaginazione crea problemi, sofferenza, il fatto di sentirsi perduti e soli, ogni tipo di cosiddette emozioni e stati negativi, sono semplicemente immaginazione. Voi siete la Libertà stessa. Guardate, e istantaneamente si rivela.

Così, se avete una personalità come la mia, una mente molto forte, fortemente intrappolata in attività mentali, potrebbe darsi che sia necessario indagare continuamente. Nel mio caso ce n’era bisogno. L’illuminazione è avvenuta da sé, tuttavia la mente è riapparsa. Senza la grazia del mio maestro, non sarei libero. Questa è stata la mia fortuna, pura grazia.

Ospite: Se sei in una situazione che tu senti ti torturerà continuamente, pensi che sarebbe meglio uscire da questa situazione o rimanere in essa giusto per vedere quel che ne vien fuori e poi bruciarla?

Madhukar: Chi la brucia?

Ospite: Se puoi passare attraverso le situazioni, te ne puoi liberare.

Madhukar: Sì, ma per quanti anni sei già passato attraverso situazioni? In questa vita sei già passato attraverso le tue “cose” che tu stesso sei diventato una “cosa”, ma chi sei, non lo sai. No, non consiglio di passare attraverso situazioni. Il mio consiglio è di indagare chi sei, qui e ora. Và alla tua stessa Fonte, sperimenta che non c’è affatto alcun problema, e da lì in poi, quando qualsiasi “cosa”, qualsiasi problema, appare, tu saprai che “io non sono questo”.

Questo è il mio consiglio. In base al tuo karma, ai tuoi vasana, le tendenze latenti del passato, “cose” potrebbero affiorare, ma tu saprai chi sei. Allora tutto brucia molto in fretta, perché tu non cerchi di estinguere il fuoco continuamente con le tue emozioni, con le tue abitudini inveterate. Non dovresti accendere la fiamma con una mano e gettare acqua su di essa con l’altra. Se fai così, rimarrai impegnato in questa vita così come lo sei stato in molte altre vite precedenti. Per migliaia di vite ti sei detto, “Lo brucerò. Guarderò dentro queste cose.” Tu ti sei già seduto negli ashram. Hai fatto ogni tipo di esercizi, meditazioni, e ripetuto mantra. Sei stato nelle scuole di filosofia, hai pulito gabinetti e scarpe, hai fatto di tutto. E così ora è tempo di afferrare questa possibilità di diventare libero.

Devi dire a te stesso, “In questa vita, ora, devo farcela.” Altrimenti ti ingannerai ripetutamente. Realizzare il tuo vero Sé, la Fonte, è l’essenza stessa di tutte le religioni e filosofie. È una possibilità molto specifica e rara. Ramana non disse mai, “Devi guardare nelle tue cose” e neanche Papaji lo disse, come i maestri mediocri che non sanno. Essi vogliono solo mantenerti impegnato perché questo è l’unico modo di mantenerti. E ad alcuni di voi piace rimanere impegnati. Solo un maestro mediocre ti lega alle pratiche, ti lega ad ogni tipo di attività come yoga, meditazione, o qualsiasi altra cosa, perché la trasmissione della libertà, che può essere realizzata immediatamente, non gli è disponibile. La libertà è il tuo diritto di nascita!

Ospite: Ora che posso essere con te ogni giorno, è facile per me chiedermi ripetutamente, “Chi sono io?” In questi giorni vivo come non ho mai vissuto prima, in una tale libertà. Mi ritrovo a fare cose che non avevo mai il coraggio di fare prima d’ora, ma quel che affiora ripetutamente quando ci sono delle forte emozioni e mi chiedo “Chi sono io?” sento il bisogno di tale attenzione, tale potere che ho il sentimento di essere tirato indietro verso questo lato “emotivo”. Mi spingo e tra questi due “lati” c’è il regno di disperazione che sono venuto a conoscere molte volte in questi ultimi mesi. Potresti dirmi qualcosa su questo, per favore?

Madhukar: Prima di tutto c’è un potere notevole, e così anche si pensi che devi usare e creare il potere, da dove viene questo potere? È la tua stessa fonte e così c’è un’abbondanza di potere.

Ospite: Ma si muove dall’altra parte!

Madhukar: Sì, perché è un’abitudine. Di fatto è una strada a senso unico dalla Fonte all’esperienza sensuale, e all’esperienza emotiva fuori nell’universo. Semplicemente svoltare non richiede alcun potere.

Ospite: E allora perché è così difficile?

Madhukar: Perchè hai adorato questo culto per molte vite, il “Difficile”. (Ride) È molto facile. Talvolta potrebbe esserci bisogno di uno sforzo, e altre volte, da sé, ti trovi in questa dimensione, su questo lato, o sull’altro. Questi sono semplicemente fenomeni. Devi scoprire chi è. Noi ci identifichiamo sempre con la forma esterna di una manifestazione o di uno stato emotivo, come ci sentiamo, bene o male, felici o infelici, confusi eccetera. E di nuovo ti ripeto, “Scopri chi è, assolutamente indipendentemente dal tuo stato emotivo.”

Certamente ti augurò felicità, di essere su quel lato dove tutto è facile, liscio, godibile, dove hai abbastanza coraggio da accettare quel che questo mondo ti offre ad ogni istante. Ma alla fine devi scoprire chi è, e questa fine è qui. Qui è dove terminano tutti gli sforzi. Tu sei fortunato; viene per stare con me. Ciò ti aiuta. Ogni giorno puoi venire a questo incontro, al satsanga, e così il giorno comincia molto bene.

A voi aiuta venire a stare con me. Quando capirete, anche voi, inviterete questa persona turbata nel vostro vero Sé dicendo, “Vieni, riposa con me perché io sono la Verità, l’Amore, la Pace.” Ciò non richiede sforzo; è un invito. Dovete essere anche amorevoli con queste parti dentro di voi che sono turbate poiché è semplice immaginazione. Ovviamente, la comprensione di base è che non ci sono affatto parti. C’è solo l’Essenza dell’Essere, solo la Coscienza, che vede ogni tipo di manifestazione, ogni tipo di stato, se è diretta verso i pensieri, le emozioni, nel corpo. Questa è la manifestazione “esterna”. E dunque chi è all’interno”? Chi è quì?

Il libro di Madhukar „La via più semplice” spiega, attraverso una serie di dialoghi, l’autoindagine, l’esplorazione del Niente totale, il vuoto al di là di tutti gli insegnamenti. Contiene anche un’intervista inedita con il maestro spirituale indiano Sri H.W.L. Poonja. OM edizioni Bologna, 2009,
Vedi anche: www.madhukar.org

12 Responses to “La via più semplice, estratto dal libro di Madhukar”

  1. Sofia ha detto:

    Come particolare! Grazie! Sofia

  2. Alba Giorgetti ha detto:

    Sento di dover dire che tutto ciò fa parte del vecchio sistema di pensiero dove esiste ancora la coscienza individuale che aspira all’universale. NOn è con metodi e con mantra o con ripetizioni di preghiere che l’essere umano può raggiungere la consapevolezza di esplicitare la funzione riflessiva in armonia con il Pensiero Primo che è arrivato finalente a ri-conoscere nell’uomo super-riflessivo la sua vera essenza.

  3. naima ha detto:

    sofia
    Sì, è particolare. Per me è il più grande regalo aver incontrato questo Maestro, il mio Maestro, Madhukar. Da cinque anni lo segue e partecipo al satsang nei diversi incontri e ritiri. Il silenzio, al quale Madhukar ci rimanda, è presenza pura, chiarezza, luce e amore. E questo silenzio, questa pace, questa chiarezza sì rivela sempre di più nella vita quotidiana. Semplicemente Esserci, con quello che È. Grazia divina! Grazie! <3

  4. eckhart ha detto:

    Sofia lo trova particolare,per Alba invece,è un sistema vecchio di pensiero,naima ringrazia il Maestro come il più grande regalo.
    Bontà delle opinioni…tutto diviene opinione..
    Eppure si indicherebbe qui il Reale.
    La luna e non il dito che lo indica.
    Invece ci si sofferma sempre sul secondo,sfuggendoci il primo.

  5. naima ha detto:

    … sì, il Reale, il Cuore, il Sé è indicato qui, È QUI!
    E poi, CHI dice che ci si sofferma sul secondo?

  6. Angela ha detto:

    … chi sfugge, chi si sofferma? Sono solamente parole, mente che lavora senza fermarsi. L’amore è come è!! Per me questo conta. Madhukar è un gran Maestro del silenzio. In questo non c’è dubbio.

  7. eckhart ha detto:

    Nessuno giudicava il Maestro..
    si cercavano piuttosto delle testimonianze piuttosto che delle affermazioni che sanno soltanto di opinioni..tutto qui. :-)

  8. naima ha detto:

    … sì, tutto è quì :-)))

  9. samar ha detto:

    Grazie :)

  10. carlo ha detto:

    Ieri passeggiando nel bosco osservavo i miei pensieri, le mie emozioni e … le reazioni automatiche del loro lavoro sul mio corpo. Osservavo Carlo, io osservavo Carlo, ogni tanto mi identificavo con Carlo ma poi mi ricordavo di me (quello che osserva). C’e’ stato qualche momento in cui sono riuscito ad osservare prontamente una delle mie piu’ potenti emozioni negative … arrivava e scompariva ….
    Le cose che ho letto adesso mi hanno ricordato la mi passeggiata di ieri, volevo informarvi di questo…. ciao. Carlo

  11. naima ha detto:

    grazie :-)

  12. Angela ha detto:

    grazie.

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