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sciamano russia tamburo.jpgIl ritmo crea la trance.
Nella trance c’è l’emozione.
E nell’emozione trovi il potere.

La magia della musica dal vivo risiede in un misterioso meccanismo che unisce i musicisti tra loro e con il pubblico. Quando funziona, il risultato è un’onda di energia che fluttua avanti e indietro tra chi sta sul palco e chi di fronte ad esso. Nelle mani di un maestro, questa onda aumenta di intensità fino a provocare la trascendenza della consapevolezza ordinaria in chi si trova sotto il suo influsso. Pochi riescono in questo impresa come Mickey Hart.

Percussionista da lungo tempo dei Grateful Dead (e in numerosi altri gruppi meno noti), Mickey Hart mette a frutto il talento che possiede. Ha dato il suo aiuto alla Library of Congress a favore del “Progetto per la musica a rischio di estinzione”, ha contribuito alle serie musicali “The World” (distribuite da Rykodisk) e al progetto “Ritmo per la vita”, che comprende musiche con intenti curativi.

Mickey Hart si è riunito con i suoi ex-compagni Bob Weir e Phil Lesh per formare “The Other Ones”. Insieme a Bruce Hornsby, che fu un tastierista occasionale dei Grateful Dead, e quattro altri musicisti nuovi al gruppo, “The Other Ones” sono stati l’attrazione principale della terza edizione del “Furthur Festival”, dove hanno entusiasmato i fan dei Grateful Dead proponendo pezzi di repertorio e nuovi, energici brani.

Subito dopo, Hart ha messo in commercio il suo ultimo lavoro musicale, sulla scia di “Planet Drum”: Supralingua, frutto di una collaborazione tra Hart e un gruppo di percussionisti e cantanti di fama mondiale, tra cui un altro batterista degli “Other Ones”, John Molo. Tradotto liberamente, Supralingua vuol dire “al di là del linguaggio”, un titolo adeguato per una raccolta di ritmi e sonorità da tutto il mondo.

Hart unisce un grande rispetto per le tradizioni del passato con il gusto per le nuove tecnologie nella RAMU (Random Access Musical Universe, universo musicale ad accesso casuale) una workstation che definisce “un’enciclopedia del suono”. La RAMU mescola, in tempo reale, suoni della foresta pluviale, percussioni esotiche e frammenti delle voci dei monaci del monastero di Gyuto.

Intervista di John Patrick Gatta.

Ora come ora, lo strumento che preferisci è la Ramu. Mi stavo chiedendo se essa non sia una specie di evoluzione di ciò che hai fatto, al tempo dei Dead, con Bob Breylove.

Mickey Hart: Certo! Ramu è l’incarnazione moderna di tutti quegli esperimenti dei Grateful Dead. Breylove ha inventato la Ramu, l’ha progettata; io la volevo, l’ho immaginata. Breylove l’ha trasformata in un efficiente robot, e ora funziona. La Ramu è molto potente: può contenere migliaia e migliaia di suoni, ed è possibile cambiarla a piacimento. La usiamo durante tutta la nostra esibizione, ogni notte durante il tour. È uno strumento sorprendente, un’incredibile workstation digitale.

Cosa pensi della creazione della musica?

Mickey Hart: È un mistero, cui mi avvicino in quanto tale. È un evento magico, perché devi avere gli elementi giusti al posto e al momento giusti. I miei momenti creativi migliori di solito arrivano nel cuore della notte, in sogno o quando mi risveglio. Ma può succedere in qualsiasi luogo e momento, quindi devi restare aperto. Ecco perché mi circondo di musicisti e percussionisti che hanno per il loro mestiere amore, cura e passione. La composizione accade in modi misteriosi, e devi sempre selezionare il materiale buono.

Hai detto che le idee ti vengono in sogno. Come fai a ricordare questi sogni?

Mickey Hart: Uso l’auto-ipnosi per suggestionarmi a ricordare i sogni. Talvolta accadono anche dei sogni lucidi. Quando si verificano, è come se fossi una terza parte che dice: “Okay, mi ricorderò ciò che è apparso in questi sogni”. Mi ci sono voluti anni di pratica, ma ora sono abbastanza bravo a ricordare i sogni. In più, ho uno studio al piano terreno di casa, quindi sono molto vicino a un posto in cui “catturarli”.

Cosa accade durante questi sogni? Senti un ritmo, una melodia o è qualcosa di visuale? O qualcos’altro ancora?

Mickey Hart: Tutte queste cose. Posso sentire, nei miei sogni. Talvolta arriva prima il suono, poi l’immagine collegata; altre volte accade il contrario. O forse è solo un’idea di come mettere le cose insieme. Sono come dei sogni “fusion”, sono ibridi. La magia che cerco si trova nelle crepe e nelle fessure. Quando mi siedo di fronte a uno strumento, mi rilasso e respiro profondamente per entrare in uno stato “fluido”; poi comincio a suonare. Cerco di diventare una cosa sola con lo strumento, ascoltando attentamente quest’ultimo e me stesso.

Ti ho sentito parlare di un legame spirituale tra il musicista, lo strumento, il suono e il pubblico. Sono curioso di sapere qualcosa sulla tua fede e la tua spiritualità.

Mickey Hart: Beh, è qualcosa che riguarda le vibrazioni. Sembra che il corpo, la mente e lo spirito reagiscano al mondo vibratorio. La vibrazione solleva lo spirito, ti dona un senso di benessere e altera la tua coscienza. Queste sono tutte cose che portano a una dimensione spirituale. Alterano la tua percezione della realtà e delle priorità, connettendoti a te stesso. E se riesci a connetterti a te stesso, puoi farlo con gli altri. Dare una forma allo spirito: la musica, in realtà, è tutta qui. Essa ti prende lo spirito e lo trasforma in qualcosa che puoi condividere con un’altra persona; ma prima devi trovarla in te stesso. Ecco cosa rende la musica tanto speciale per me, soprattutto il ritmo, perché esso crea la trance; nella trance c’è l’emozione, e nell’emozione trovi il potere. Questo è il fondamento.

Nell’album “Music to be Born By” si suggerisce l’idea che l’anima del ritmo sia il battito del cuore.

Mickey Hart: Beh, siamo fatti di ritmi. Senza un ritmo, una forma o un battito, moriremmo. I nostri corpi sono macchine ritmiche; siamo incastonati in un universo di ritmi. Ciò che il ritmo fa, è portarci verso il nostro essere interiore, verso la nostra orchestra interiore, e tutto comincia con il battito di un cuore. Non esistono due battiti cardiaci uguali, quindi il tuo ritmo ti definisce come persona. Devi prestare grande attenzione al ritmo delle cose. Un buon ritmo è l’amore, uno cattivo l’odio; un buon ritmo è la salute, una cattivo la malattia. Quando il corpo va fuori tempo, si ammala; esce dal ritmo.

Nel tuo nuovo album parli di noi come degli interpreti dei ritmi del ventesimo secolo. È questo il motivo per cui mischi strumenti a percussione acustici ed elettrici?

Mickey Hart: Siamo in un punto sorprendente della storia: stiamo guardando simultaneamente in due direzioni, cioè indietro verso il passato e in avanti verso il futuro. Ci troviamo in una dimensione digitale dove usiamo questi robot, computer, processori e campionatori per farli ubbidire ai nostri comandi e metterli al servizio della comunità e delle arti. L’arte stessa sta diventando una grande artefice di ciò. Credo che siamo in un’età dell’oro.

John Patrick Gatta è un noto scrittore freelance che vive a Warren, nell’Ohio.

Acquista i libri con Amazon

Mickey Hart. Planet Drum: A Celebration of Percussion and Rhythm. Acid Test Productions. 1998. ISBN: 1888358203

Mickey Hart. Songcatchers: In Search of the World’s Music. National Geographic. 2003. ISBN: 079224107X

Mickey Hart. Spirit into Sound: The Magic of Music. Acid Test Productions. 1999. ISBN: 1888358238

Copyright originale “Magical Blend” magazine www.magicalblend.com, per gentile concessione
Traduzione di Gagan Daniele Pietrini.
Copyright per l’edizione Italiana: Innernet.

39 Responses to “Dare forma allo spirito: il potere del ritmo”

  1. Giusy Figliolini ha detto:

    Sull’argomento segnalo un nostro percussionista italiano Giovanni Imparato, biografia: http://www.siporcuba.it/imparato.htm che ha fatto della sua magistrale capacità di percussione uno strumento per l’anima.
    Ho partecipato tempo fa ad alcuni sui incontri/lavoro col tamburo di cui conservo un’esperienza molto intensa.

  2. (Y)am ha detto:

    Il fatto e’ che non c’e’ un esecutore o un musicista che crea una musica, la musica c’e’ gia’…basta imparare a sentirla.
    Mickey Hart sembra sapere bene questo quando cerca la musica nel sogno.
    Il Maestro Vlady Stevanovitch, che era anche un musicista, racconta di come risali dal suono di un grammofono al sentire la stessa musica senza grammofono, sino a sentire l’unica musica, l’unico suono primordiale che tutti i suoni e tutte le musiche contiene.
    Non credo sia difficile…e certo per molti una cosa di scarso interesse….. meglio guardare la tv nel tempo libero….meglio essere passivi e rassegnati…perche’ arresi di fronte alla propria personale pigrizia…..)-:

  3. paritoshluca ha detto:

    Visto che siamo tra amici..e che non ho interessi di sorta..mi piacerebbe un giudizio su alcune mie composizioni di musica primordiale..dei mantra..degli OM..che ho realizzato con onde sinusoidali qualche anno fa..
    Sono onde sui 50 mh..realizzare con un programma di musica per computer..e ..a differenza delle onde più lente che non si percepiscono..queste si sentono..e fanno entre in vibrazione tutto il corpo con incredibili effetti rilassanti..
    Quando le ho composte..anche i capelli avevano ritrovato la piega..
    Vabbè..siamo tra amici..ma per un periodo..queste onde mi avevano appassionato..come tentativo di realizzare dei mantra passivi..delle musiche il cui solo ascolto sortisse effetto rieequilibrante..e ci riuscivano..!
    Solo che poi mi sono dedicato ad altro..e la musica..è finita..ma qualche “opera” mi è rimasta..

  4. paritoshluca ha detto:

    Dimenticavo l’indirizzo..
    http://www.paritosh.luca.name/

    Cliccare su real e non su mp3..perchè ho perso la pasword del mio sito di hertztosh..

  5. (Y)am ha detto:

    E come facciamo a sentirle?

  6. eckhart ha detto:

    In attesa di sentire Paritosh..ricordo che il Suono Primordiale è
    l’Ohm..
    C’è una bellissima tecnica nel kriya che si chiama Omkar..
    la vibrazione dei suoni interiori posata su tutti i Chakra..

  7. paritoshluca ha detto:

    4(Y)am
    E come facciamo a sentirle?

    http://www.paritosh.luca.name/

  8. paritoshluca ha detto:

    .

  9. eckhart ha detto:

    °

  10. paritoshluca ha detto:

    Ci sono dei problemi quando scrivo l’indizzo del sito..non mi accetta il post..

  11. paritoshluca ha detto:

    Il puntino non era un simboli di centramento..ma un tentativo di inviare qualcosa che non mi bloccasse..

  12. paritoshluca ha detto:

    Comunque non se se incappo in qualche antispam..

  13. paritoshluca ha detto:

    Vedo che è apparso il post del mio indirizzo..
    se qualcuno si collega..clicchi su real..e non su mp3..perchè non ho più le chiavi di attivazione..

  14. Già, i commenti erano stati beccati dall’antispam, forse a causa del link chissà. Strano perchè lo spam è settato per mettere in spam commenti con almeno due link (tipici degli spammer). Comunque ora l’ho despammato. Interessanti esperimenti… mi ricordo che nel 1982 in università programmavo in C dei software che avrebbero dovuto creare delle linee melodiche, delle “improvvisazioni” per chitarra sulla base di linee armoniche: blues, stile Santana, stile Jimi Hendrix. I risultati facevano abbastanza schifo ma perlomeno potevo studiare la programmazione in modo meno palloso.

  15. paritoshluca ha detto:

    14Toshan Ivo Quartiroli
    Già, i commenti erano stati beccati dall’antispam, forse a causa del link chissà. Strano perchè lo spam è settato per mettere in spam commenti con almeno due link (tipici degli spammer). Comunque ora l’ho despammato. Interessanti esperimenti… mi ricordo che nel 1982 in università programmavo in C dei software che avrebbero dovuto creare delle linee melodiche, delle “improvvisazioni” per chitarra sulla base di linee armoniche: blues, stile Santana, stile Jimi Hendrix. I risultati facevano abbastanza schifo ma perlomeno potevo studiare la programmazione in modo meno palloso.

    Il fatto è che tutto è partito dalla musica metal e dal distorsore..che mi ha sempre colpito..in quanto ci sentivo un suono antico..primordiale..capace di catturare e di nutrire il corpo astrale..o quello dell’energia..della potenza..
    Quando mi è capitato tra le mani un programma di elaborazione di musica..ho scoperto il potere delle onde sinusoidali..estremamente armoniche..e la raffigurazione grafica infatti le mostra come onde molto belle e aggraziate..
    Le ho subito associate all’Om..e potendole creare di tutte le lunghezze d’onda..ho percepito che quelle a 55 hertz erano più rilassanti di quelle più basse..delle famose onde alfa..o beta..o quelle della meditazione che sono a 22 herz..mi sembra ..o anche meno..
    Ma sotto i 50 hertz non si sente nulla..e io volevo creare qualcosa di udibile..
    Così..mi sono sintonizzato sul suono originale..sull’Om..l’AUM…che l’onda sinusoidale lo realizza..
    Effettivamente quando intoniamo un mantra..come l’OM..il corpo entra in vibrazione..una vibrazione sinusoidale..ma però dobbiamo anche durare fatica ad emettere la voce..e questo atto sposta l’attenzione sul fare e non sul percepire..
    Ascoltando queste onde..senza emettere nulla con la bocca..il corpo viene investito da una vibrazione benefica..riequilibratrice…ma poi..come tutte le tecniche..anche se funzionano..bisogna..farle..e mi sono reso conto che altre erano la mia strada..
    Però..credo che approfondire il tema..per chi ne avesse voglia..potrebbe portare a risultati non inutili..
    Tra l’altro per sentirle appieno bisogna avere un buon impianto..il suono deve diventare materia..onda..vibrazione..far tremare i vetri della stanza..e alla fine ci sentiamo come dopo avere fatto un bagno in acqua termale..

  16. (Y)am ha detto:

    Si Eckh, quella meditazione e’ praticata in molte tradizioni, soprattutto quella dei Sahajisti Sant Mat (in cui molti ci mettono Osho). E’ ovvio il perche’, e’ Kevaladvaita puro per cui il mondo e’ la manifestazione dell’energia divina…che e’ suono..vibrazione..lo Spanda dello Shivaismo Kashmiro.

    In meditazione profonda, cioe’ dopo circa 44 minuti, si manifestano le onde alfa (8-12 Hz).
    http://it.wikipedia.org/wiki/Onde_cerebrali

  17. (Y)am ha detto:

    Par:Ma sotto i 50 hertz non si sente nulla..e io volevo creare qualcosa di udibile..

    Y: Eppure si dovrebbe udire proprio anche piu’ sotto…ma non dall’udito “senso”. In sostanza si passa attraverso le varie guaine sino a risalire alla coscienza centrale che ha come qualita la pura chiarezza percettiva.
    Il Buddha primordiale, Samantabhadra e’ la pura chiarezza percettiva ed e’ inseparabile dalla sua consorte, Samantabhadri. Shiva Shakti sono la stessa cosa solo che la polarita’ e’ invertita, ma sono solo simboli della nostra natura profonda.

  18. Giusy Figliolini ha detto:

    Yam:Il fatto e’ che non c’e’ un esecutore o un musicista che crea una musica, la musica c’e’ gia’…basta imparare a sentirla.

    Avevo letto questa frase di sfuggita ieri sera….
    Solo stamattina mi è ritornata alla mente e credo di averla compresa, mi sono detta: “certo è proprio così”.

    p.s.: Paritosh che differenza c’è tra un file e l’altro, perchè ce ne sono diversi?

  19. eckhart ha detto:

    ..sì certo..
    tutto è già qui
    eternacontinuaCreazione..

  20. eckhart ha detto:

    Yam:In meditazione profonda, cioe’ dopo circa 44 minuti, si manifestano le onde alfa

    Ah ecco…non mi pare di aver mai raggiunto 44 minuti di meditazione..

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