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Edgar Cayce.jpgL’Archivio Akashico o “Il libro della vita” può essere considerato l’equivalente di un super-computer dell’universo. È questo computer che funge da memoria centrale di tutte le informazioni di ogni individuo che abbia mai vissuto sulla terra. Forse la più completa fonte di informazioni sull’Archivio Akashico viene dall’opera chiaroveggente di Edgar Cayce.

Non è esagerato affermare che il computer ha trasformato (e sta ancora trasformando) il pianeta intero. Che si tratti della tecnologia, dei trasporti, della comunicazione, dell’educazione o dell’intrattenimento, l’era del computer ha rivoluzionato il globo e i modi in cui comunichiamo e interagiamo tra noi. Nessun settore della società moderna è stato risparmiato.

La quantità di informazioni immagazzinata nella memoria dei computer e presente ogni giorno nella “strada maestra” di Internet è incalcolabile. Tuttavia, questo vasto complesso di sistemi computerizzati e database collettivi non è ancora in grado di avvicinarsi alla potenza, la memoria o l’onnisciente capacità di registrazione dell’Archivio Akashico.

Per semplificare le cose, l’Archivio Akashico o Il libro della vita può essere considerato l’equivalente di un super-computer dell’universo. È questo computer che funge da memoria centrale di tutte le informazioni di ogni individuo che abbia mai vissuto sulla Terra. Più che un semplice contenitore di eventi, l’Archivio Akashico contiene ogni azione, parola, sentimento, pensiero e intenzione che sia mai avvenuto in qualsiasi momento della storia mondiale. Al contrario di un semplice magazzino di memoria, questo Archivio Akashico è interattivo, poiché esercita una grandissima influenza sulla nostra vita di ogni giorno, le relazioni, i sentimenti, i sistemi di credenze e le realtà potenziali che attiriamo su di noi.

Archivio Akashico biblioteca.jpgL’Archivio Akashico contiene l’intera storia di ogni anima, sin dall’alba della Creazione. Questo archivio ci connette tutti gli uni agli altri, e contiene ogni simbolo archetipo o racconto mitologico che abbia mai influenzato profondamente il comportamento e le esperienze dell’uomo.

L’archivio Akashico ispira i sogni e le invenzioni, provoca l’attrazione o la repulsione tra gli esseri umani, modella e foggia i livelli della consapevolezza umana, costituisce una porzione della Mente Divina, è il giudice e la giuria imparziali che cercano di guidare, educare e trasformare ogni individuo per farlo evolvere al meglio delle sue possibilità, e infine incarna una matrice fluida e sempre mutevole di futuri possibili che diventano attuali quando noi esseri umani interagiamo e impariamo dai dati che si sono già accumulati.

Informazioni su questo Archivio Akashico – questo Libro della Vita – si possono trovare nel folklore, nei miti e in tutto l’Antico e Nuovo Testamento. Sono rintracciabili nelle popolazioni semitiche, negli Arabi, gli Assiri, i Fenici, i Babilonesi e gli Ebrei. In ognuna di queste popolazioni esisteva la credenza nell’esistenza di una sorta di tavole celesti contenenti la storia del genere umano e ogni tipo di nozione spirituale.

Nelle Scritture, il primo riferimento a un libro ultraterreno si trova in Esodo 32:33. Dopo che gli Israeliti avevano commesso un peccato gravissimo adorando il vitello d’oro, fu Mosè a intercedere per loro, giungendo a offrire la propria totale responsabilità e la cancellazione del proprio nome “dal tuo libro che hai scritto” a espiazione delle loro azioni. In seguito, nell’Antico Testamento, apprendiamo che non esiste nulla di un individuo che non sia riportato in questo stesso libro. Nel Salmo 139, Davide accenna al fatto che Dio ha scritto tutti i dettagli della sua vita, incluso ciò che è imperfetto e le azioni ancora da svolgere.

Per molte persone, questo Libro della Vita è semplicemente un’immagine simbolica di coloro che sono destinati al paradiso; le sue radici sono gli archivi genealogici o forse i primi censimenti. La religione tradizionale suggerisce che questo libro – in forma letterale o simbolica – contiene i nomi di tutti coloro che sono degni di salvezza. Il Libro va aperto in relazione al giudizio divino (Dan. 7:10, Rev. 20:12). Nel Nuovo Testamento, i redenti dal Cristo sono contenuti nel Libro (Filippesi 4), mentre coloro che non si trovano nel Libro della Vita non entreranno nel Regno dei Cieli.

Come interessante corollario, nel mondo antico il nome di una persona era un simbolo della sua esistenza. Secondo Sir James Thomas Frazer, autore di The Golden Bough – una delle opere più esaurienti sulla mitologia mondiale – tra il nome e l’esistenza di una persona esisteva un legame tale che “era possibile compiere riti magici su un uomo indifferentemente attraverso il suo nome, i suoi capelli, le sue unghie o qualsiasi altra parte materiale della sua persona”. Nell’antico Egitto, cancellare un nome da un registro equivaleva addirittura a eliminare il fatto che una persona fosse mai esistita.

Archivio Akashico libri.jpgPiù vicino ai giorni nostri, molte informazioni sull’Archivio Akashico sono state fornite da stimati medium e mistici contemporanei, ovvero individui la cui percezione si estendeva in qualche modo oltre i limiti delle tre dimensioni. Secondo H. P. Blavatsky (1831-1891), un’immigrata russa mistica e fondatrice della Società Teosofica, l’Archivio Akashico è molto di più che un semplice elenco statico di dati che un sensitivo può raccogliere qui e là; piuttosto, l’Archivio esercita un’influenza continua e creativa sul presente:

Akasha è uno dei principi cosmici e un soggetto plastico, creativo nella sua natura fisica, immutabile nei suoi principi più elevati. È la quintessenza di tutte le possibili forme di energia, materiale, psichica o spirituale; inoltre, contiene in sé i germi della creazione universale, che fiorisce sotto l’impulso dello Spirito Divino.

Alchemy and the Secret Doctrine

Rudolf Steiner (1861-1925), il filosofo, pedagogista e fondatore della Società Antroposofica nato in Austria, possedeva la capacità di ricevere informazioni da oltre il mondo materiale: un “mondo spirituale” che per lui era tanto reale quanto per gli altri lo era il mondo fisico. Steiner affermava che la capacità di percepire questo altro mondo poteva essere sviluppata, rendendo un individuo capace di scorgere eventi e informazioni in tutto e per tutto concreti come quelli presenti:

…l’uomo è in grado di penetrare alle origini eterne delle cose che svaniscono con il tempo. In questo modo, egli amplia la sua facoltà cognitiva se, per quel che riguarda la conoscenza del passato, non si limita alle evidenze esteriori. Poi egli può vedere negli eventi non percepibili ai sensi, quella parte che il tempo non è in grado di distruggere. Egli passa dalla storia transitoria a quella non-transitoria. È un fatto che questa storia sia scritta in caratteri diversi rispetto a quella ordinaria. Nella gnosi e nella teosofia viene chiamata la “Cronaca Akashica”… Al non iniziato, che non è ancora in grado di fare l’esperienza di un mondo spirituale separato, è facile che l’iniziato sembri un visionario, se non qualcosa di peggio. Chi ha acquisito la capacità di percepire il mondo spirituale arriva a conoscere gli eventi passati nel loro carattere eterno. Questi ultimi non stanno di fronte a lui come la morta testimonianza della storia, bensì appaiono pieni di vita. In un certo senso, ciò che è avvenuto ha luogo davanti a lui.

Cosmic Memory

Per quanto riguarda le intuizioni moderne, forse la più completa fonte di informazioni sull’Archivio Akashico viene dall’opera chiaroveggente di Edgar Cayce (1877-1945), mistico cristiano e fondatore della A.R.E. Per trentatré anni della sua vita adulta, Edgar Cayce possedette la capacità soprannaturale di sdraiarsi su un lettino, chiudere gli occhi, unire le mani sullo stomaco ed entrare in una sorta di stato alterato in cui aveva accesso praticamente a qualsiasi tipo di informazione. L’accuratezza dell’opera telepatica di Cayce è dimostrata da circa una dozzina di biografie e da centinaia di libri che analizzano vari aspetti delle informazioni e delle migliaia di argomenti da lui discussi.

Quando era interrogato sulle fonti delle sue informazioni, Cayce rispondeva che erano essenzialmente due. La prima era la mente subconscia dell’individuo cui stava dando la “lettura”, la seconda era l’Archivio Akashico.

Più spesso, quando dava una lettura sulla storia dell’anima di una persona o sulla sua dimora individuale nello spazio e il tempo, Cayce cominciava con un’affermazione del tipo: “Sì, abbiamo di fronte a noi l’archivio dell’entità adesso conosciuta o chiamata…”. Discutendo il processo mediante il quale accedeva a questi archivi, Edgar Cayce descrisse la sua esperienza come segue:

Vedo me stesso come un piccolo punto fuori dal corpo fisico, che giace inerte davanti a me. Mi sento oppresso dall’oscurità e provo una solitudine terribile. Sono consapevole di un fascio bianco di luce. Da piccolo punto che sono, mi dirigo verso l’alto seguendo la luce, sapendo che devo seguirla, altrimenti sarò perduto.

Man mano che percorro questo cammino di luce, divento gradualmente consapevole di vari livelli sopra i quali c’è movimento. Sopra il primo livello esistono forme indistinte e orribili, figure grottesche come quelle che si vedono negli incubi. Andando avanti, cominciano ad apparire da entrambi i lati figure deformi di esseri umani con alcune parti del corpo ingrandite. Di nuovo, avviene un cambiamento e divento consapevole di figure grigie incappucciate che si muovono verso il basso. Gradualmente, il loro colore si fa più chiaro. Poi, la direzione cambia e queste figure si muovono verso l’alto, mentre il colore delle loro tuniche si schiarisce rapidamente. In seguito, cominciano ad apparire da entrambi i lati profili indistinti di case, muri, alberi ecc., ma ogni cosa è priva di movimento. Andando avanti, appaiono quelle che sembrano normali città, con più luce e movimento. Quando quest’ultimo aumenta, divento consapevole dei suoni: inizialmente strepiti confusi, poi odo musiche, risate e canti di uccelli. C’è sempre più luce, i colori diventano bellissimi e si sente il suono di una musica meravigliosa. Le case restano indietro, davanti c’è solo un insieme di suoni e colori. Improvvisamente mi imbatto in un archivio. Si tratta di una sala senza muri né soffitto, ma sono consapevole di vedere un uomo anziano che mi porge un grande libro, una documentazione dell’individuo per il quale sto cercando informazioni.

Lettura 294-19 (Trascrizione).

Una volta presa in mano la documentazione, Cayce aveva la capacità di selezionare le informazioni più utili per l’individuo in quel momento della sua vita. Frequentemente, una lettura poteva lasciare capire che era stata fornita solo una selezione del materiale disponibile, ma che all’individuo venivano date le cose “più utili e promettenti”. Intuizioni aggiuntive erano spesso fornite in letture successive, dopo che l’individuo aveva cercato di lavorare e mettere in pratica le informazioni già ricevute.

Forse per alludere al fatto che l’Archivio Akashico non era semplicemente una trascrizione del passato, ma includeva il presente, il futuro e alcune possibilità, nella lettura 304-5 Cayce fece una curiosa dichiarazione introduttiva. Discutendo del Libro della Vita, egli affermò che era “L’archivio di Dio, di te, della tua anima interiore e della conoscenza di essa” (281-33). In un’altra occasione (2533-8), fu chiesto a Cayce di spiegare la differenza tra il Libro della Vita e l’Archivio Akashico:

“Domanda: [Cosa si intende con] il Libro della Vita?
Risposta: L’archivio che l’entità stessa scrive pazientemente sopra la matassa del tempo e dello spazio. Esso viene aperto quando il sé è sintonizzato con l’infinito, e può essere letto da coloro che si stanno armonizzando con tale consapevolezza…
D: Il libro dei Ricordi di Dio?
R: Questo è il Libro della Vita.
D: L’Archivio Akashico?
R: Quelli creati dall’individuo, come appena indicato.
Lettura 2533-8

Le letture di Edgar Cayce suggeriscono che tutti noi scriviamo la storia della nostra vita tramite i nostri pensieri, le nostre azioni e la nostra interazione con il resto della Creazione. Queste informazioni hanno un effetto su di noi nel qui e ora. Di fatto, l’Archivio Akashico ha un tale impatto sulle nostre vite e le potenzialità che attiriamo su di noi, che qualsiasi indagine su di esso non può fare a meno di darci intuizioni sulla natura di noi stessi e della nostra relazione con l’universo.

Ci sono molte più cose nella nostra vita, nella nostra storia e nella nostra influenza individuale sul domani di quante, forse, abbiamo mai avuto il coraggio di immaginare. Avendo accesso alle informazioni dell’Archivio Akashico, il database dell’universo, molte cose potrebbero esserci rivelate. Il mondo, così come lo abbiamo collettivamente percepito, non è che una pallida ombra della realtà.

Nel tempo e nello spazio sono scritti i pensieri, le azioni, le attività di un’entità: nella loro relazione all’ambiente, alla sua influenza ereditaria; e nel loro essere guidati, ovvero diretti dal giudizio o in accordo a ciò che l’entità ritiene ideale. Per questo, come spesso è stato definito, l’archivio è il libro dei ricordi di Dio; e ogni entità, ogni anima… Riguardo le sue attività quotidiane, ne compie alcune bene, altre male e altre ancora in modo neutro, a seconda dell’applicazione del sé dell’entità a quella che è la maniera ideale di utilizzare il tempo, l’opportunità e l’espressione di ciò per cui ogni anima entra in una manifestazione materiale.
L’interpretazione, come è stata formulata qui, viene data con il desiderio e la speranza che, nel rivelare questo all’entità, l’esperienza possa essere utile e promettente.
Edgar Cayce, lettura 1650-1

Sì, abbiamo il corpo qui, e la documentazione come è stata prodotta e come potrebbe essere prodotta con l’esercizio della volontà, e la condizione – così come è stata creata – che prescinde dall’influenza o gli effetti della volontà. Abbiamo condizioni che potrebbero essere state, che sono e che potrebbero essere. Non mischiate le tre, e non incrociate i loro intenti.
Lettura 340-5

Il Libro della Vita – o l’Archivio Akashico – è il magazzino di tutte le informazioni riguardanti ogni individuo mai vissuto sulla Terra: esso contiene ogni parola, azione, sentimento, pensiero e intenzione mai avvenuti. Apprendi in che modo hai il controllo del tuo destino e come puoi utilizzare il tuo archivio – le tue vite passate, le tue esperienze presenti e il tuo futuro non ancora dischiuso – per creare la vita che desideri.

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Edgar Cayce. I resoconti Akashici. Macro Edizioni. 2005. ISBN: 8876160167

Edgar Cayce. La mia vita di veggente. Mediterranee. 2002. ISBN: 8827214542

Edgar Cayce, Mark Thurston Mark, Christopher Fazel. Il manuale di Edgar Cayce per creare il proprio futuro. Gli strumenti per trasformare la vostra esistenza. Mediterranee. 1999. ISBN: 8827212140

Edgar Cayce, Gail Cayce Schwartzer, Douglas Richards. I misteri di Atlantide. Storie e leggenda, ricerche archeologiche e geologiche, conferme e rivelazioni in trance di Edgar Cayce. Mediterranee. 1996. ISBN: 8827202056

Edgar Cayce. Reincarnazione. Un’indagine nel passato per costruire il futuro. Mediterranee. 1995. ISBN: 8827210598

Tratto da Kevin J. Todeschi. Edgar Cayce on the Akashic Records: The Book of Life. A.R.E. Press. 1998. ISBN: 0876044011. Per gentile concessione di A.R.E., Association for Research and Enlightenment. 215 67th Street Virginia Beach, VA 23451-2061, U.S.A. http://www.edgarcayce.org
Traduzione di Gagan Daniele Pietrini

157 Responses to “L’Archivio Akashico: Il libro della vita”

  1. eckhart ha detto:

    Mi riferivo caro Yam,con non-nato, a colui che come Nisargadatta ad esempio, si è Riconosciuto e parla..null’altro.
    Per il resto..stai approfondendo solo il tuo specchio ,con me…
    Puoi pure continuare se vuoi..se ti fa bene..
    Eccolo il tuo Nama Rupa..se riesci finalmente a riconoscerlo..
    Per il resto non mi sento ne meglio nè peggio di te..
    la mia vita è piena e vuota quanto la tua..
    e non te la vado a rovistare certo per quelle quattro parole
    (di accuse) che lasci sempre qui..in ogni caso..
    Ma davvero..non riesci a vedere ciò,o questo tuo modo di approrciarti è proprio una tua inconsapevole compulsione? ;-)

  2. paritoshluca ha detto:

    36sorrydi

    Cè contraddizzione in cio’ che dici Paritosh,il pezzo di Isabella di Soragna,dice in sostanza,che è un sasso gia’ lanciato,e questo vale per tutto,secondo me.Sia per chi cade verso il basso(perchè deve cadere verso il basso)sia per chi cade verso l’alto,(perchè deve cadere verso l’alto).
    E’questo l’abbandono al cio’ che si è,essere se stessi,è proprio di questo che parla IdS.
    ……….
    L’abbandono è solo alla Consapevolezza..e se abbiamo ben lavorato interiormente..ci appare il bivio..la scelta..
    Lasciarci dominare da forze inconscie dicendo che tanto è tutto scritto..
    oppure assaporare la LIbertà..e recidere quei lacci e lacciuoli che ci incatenano all’illusione..variamente chiamata come mente..piacere..oblio..
    Non confondere i due abbandoni…il diavolo..che non esiste….sappiamo..è ottimo teologo..ed esperto nel creare confusione ..e far capire fischi per fiaschi..

  3. sorrydi ha detto:

    Esattamente cio’ che volevo dire Paritosh,abbandonarsi consapevolmente.
    Ma questo tu lo sai,l’abbandono consapevole impone accettazione,e una visione piu’ distaccata,…….”automaticamente”.
    E’ la forza della presenza.Energia.
    Se ti abbandoni al diavolo,è perchè non hai abbandonato un bel nulla.
    Neti Neti.

  4. sorrydi ha detto:

    Illusi. Poveri illusi.
    Guidati dai programmi Akashici elaborati sulla risonanza delle parole che il non-nato non ha mai pronunciato, agite come robottini nel vostro quotidiano tracurando voi stessi,il vostro corpo, la vostra famiglia, cadendo nel tempo sempre piu’ in basso li dove la Dea vi attende con le fauci spalancate.
    Morti inconsapevoli, scomparsi nell’Akasha, risuonano gli echi lontani delle forme pensiero da voi incarnate.
    Augh!

    Ma che fai Yam,mo’ ti metti a fare il “Savonarola”

    Eppure un tempo non eri cosi!
    ciao Yam

  5. eckhart ha detto:

    Paritosh:assaporare la LIbertà..e recidere quei lacci e lacciuoli che ci incatenano all’illusione..variamente chiamata come mente..piacere..oblio..

    E’ chiaro che si parlava di questo..
    e ciò ha radice in quella Consapevolezza..
    e se c’è..non c’è più nessun Bivio..

  6. eckhart ha detto:

    sorrydi:Ma che fai Yam,mo’ ti metti a fare il “Savonarola”
    Eppure un tempo non eri cosi!

    Eck:E’ vero..faccio solo un esempio,spero che lui stesso si accorga come vaga la sua mente..con quale equilibrio dona giudizi..
    Ecco cosa diceva solo qualche mese fa..(il 7 giugno nei commenti su Avasa su quetso stesso blog):

    Yam:Si avete compreso l’unica Realta’, non ho dubbi su questo.
    E lo avete fatto come pochi sanno ed osano fare: la consapevolezza e’ l’unica chiave, il resto sono ornamenti, orpelli…necessari ma inutili..se divengono “fissazioni”.
    Egli e’ consapevole camminando, bevendo una tazza di te’ o un bicchiere di vino, Egli e’ consapevole facendo quello che sta facendo senza fare nulla.
    Namaste’..Amici carissimi.

    Eck:No comment…

  7. (Y)am ha detto:

    Dai su che avete capito.
    Pochi blah, blah, blah che e’ meglio.
    Slow, slow, slow….
    Be quiete.

  8. eckhart ha detto:

    “Senza parole c’è silenzio. Noi raccogliamo le parole di
    qualcun altro, le usiamo, litighiamo e così va avanti. Avevo sette negozi, ma un giorno incontrai il mio
    guru e persi interesse nelle faccende materiali. Questo fu l’effetto delle parole rivelate dal guru. Dopo
    il mio guru non incontrai nessun altro, non mi venne certo in mente di allargare il mio commercio. Ora
    voi mi considerate immerso nella vita terrena, ma fate tutto voi! Io non ho fatto nulla. Non ho
    relazione con gli ottantacinque anni che seguirono (la nascita).”
    NISARGADATTA

  9. eckhart ha detto:

    In noi c’è una parte che gioca a costruire i blablabla..come castelli di sabbia mentre ce n’è un’Altra, silenziosa e pacifica,che la “raccoglie” osservandola dalla sua Terrazza ..
    come si guarda un figlio più o meno vivace che ha tanta voglia di giocare..
    E’ tutto OK, dunque… ;-)

  10. sorrydi ha detto:

    47(Y)am

    Dai su che avete capito.
    Pochi blah, blah, blah che e’ meglio.
    Slow, slow, slow….
    Be quiete.

    Che cosa fa’ un’ oratore?

    è un’ uomo che parla,ad una platea,questa platea,lo ascolta in silenzio (mentale),ma che cosa sono le sue parole?,non sono forse “pensieri”!
    Un’ uomo che parla,è come se stesse pensando ad alta voce ne piu’ ne meno,e chi lo ascolta,è la sua stessa coscienza,tutte quelle persone,non sono altro che lui stesso,e lui che parla dall’alto del pulpito,non è altro che ogniuna di quelle persone che lo ascoltano,
    macrocosmo e microcosmo che si uniscono.
    Q

  11. sorrydi ha detto:

    OPSH mi è partito il commento senza volere,volevo fare un discorso a Yam,sui bla bla,ma tronco qui’ spero si capisca cosa volevo dire.

  12. paritoshluca ha detto:

    38(Y)am

    Illusi. Poveri illusi.
    Guidati dai programmi Akashici elaborati sulla risonanza delle parole che il non-nato non ha mai pronunciato, agite come robottini nel vostro quotidiano tracurando voi stessi,il vostro corpo, la vostra famiglia, cadendo nel tempo sempre piu’ in basso li dove la Dea vi attende con le fauci spalancate.
    Morti inconsapevoli, scomparsi nell’Akasha, risuonano gli echi lontani delle forme pensiero da voi incarnate.
    Augh!

    …………..
    Come non condividere questa sana strigliata..?
    Ce ne vorrebbero di parole così !…ma non nel web..eco anch’esso di un sogno della mente..
    Ci vorrebbe un sano monaco zen..di quelli che danno il legno sulla crania..se vedono il meditante scivolare nel sonno..
    Ma noi non abbiamo certi privilegi..ogni tanto solo qualcuno che randella con parole..facilmente stoppabili..dal guscio della nostra virtuale illuminazione..

  13. eckhart ha detto:

    Il web è sempre la mente! :)))

    Hai bisogno tu d’un monaco ,quando c’è la vita stessa come bastone a tenerti sveglio?
    Dividi ancora la meditazione dalla vita stessa?
    Questo è sonno..questa è virtualità!

    Qui non ho niente da esibire..
    Ad ognuno quindi la sua vita e il suo sonno..
    e il suo strigliarsi ,se indicato da consapevolezza..
    Buona domenica :)

  14. paritoshluca ha detto:

    53eckhart

    Il web è sempre la mente! :)))

    Hai bisogno tu d’un monaco ,quando c’è la vita stessa come bastone a tenerti sveglio?
    Dividi ancora la meditazione dalla vita stessa?
    Questo è sonno..questa è virtualità!

    Qui non ho niente da esibire..
    Ad ognuno quindi la sua vita e il suo sonno..
    e il suo strigliarsi ,se indicato da consapevolezza..
    Buona domenica :)

    ……………
    Veramente è la vita che fa di tutto per farti addormentare..
    tanto che bisogna usare la strategia dello judo..per ottenere qualche risultato..
    Se la vita spinge..noi bisogna tirare..e se la vita tira..noi bisogna spingere..
    Significa che dobbiamo scendere nell’abisso che la vita ci mostra..affinche giunti alla fine..non dell’abisso..che non è possibile.. ma di noi stessi e della nostra sanità fisica e mentale..si generi un sano bisogno di pulizia e Luce..
    Insomma..il male come la rincorsa verso il bene..e la Consapevolezza..unico rimedio contro la morte ..che l’incoscienza ci prepara..
    Meglio l’abisso..che il sonno..o il sognare di essere svegli..

  15. eckhart ha detto:

    E’ l’ego,la mente meccanica, che tenta di tenerti addormentato,non la Vita,che è Uno..Samsara e Nirvana..
    e contiene anche quel sogno… e che offre prove,ostacoli,specchi…abissi appunto..
    Ma quale miglior Maestro allora?
    E se affiora un po’ di Consapevolezza,allora comprendi che non c’è nulla da spingere o da tirare,quanto da affondare fiduciosamente e senza sforzo alcuno,fin quando non senti che è la Corrente stessa a trasportarti nella giusta (ovvero l’unica) Direzione..

  16. sorrydi ha detto:

    Ma va’ la va’ la Paritosh!perchè tu non sembri un robottino?
    non hai cadenze piu’ o meno regolari nella tua vita,lo stesso vale per Ya parlare dall’alto della vostra sapienza,e dico sapienza non saggezza,potrei interpretarlo anche io come un sano bisogno di bastonate!non credi?.
    Se parli di bastonate,è perchè stai ancora seguendo un rotta.Si deve veleggiare dovunque,ma tu hai preso una rotta,laddove di rotte non vè bisogno.
    Nel web o nella vita,questo è il nostro veleggiare in tutte le direzioni.

  17. eckhart ha detto:

    Legati ad una Sadhana come traino verso un obbiettivo che non c’è,ci porteremo dietro, una tensione mentale che è contraria al giusto rilassamento che non ha direzioni.
    …Veleggiare, dice giustamente l’amico sorrydi..
    Qui si parlava insomma di una certa “maturità” che se piace, chiameremo “spirituale” , giusto per non confonderla con quella mentale ,della quale invece sento ancora dibattere e dentro dibattersi nell’animo di alcuni qui..
    Chi sente necessità di ulteriori bastonate,di cerca ancora l’approvazione per muoversi nel Mare senza rotte,o la manina che l’accompagni,è perché non ha riconosciuto la giusta fede in ogni istante:perché è soltanto li
    che si brucia il vero Fuoco e non nelle aspettative di un miglioramento..
    La Grazia ammanta chi si offre in questa nudità,nella leggerezza senza scopo di chi abbraccia la Vita.
    Agli altri tocca fare la fila sin quando disillusi e paghi di questa infruttuosa lotta non deporranno le armi.
    Finalmente arresi.

  18. sorrydi ha detto:

    Ultimamente,leggendo Krishnamurti,ed Eckhart Toolle,ho appreso quanto sia piu’ vicina a noi una spiritualita’vera,non mente ma essenza.
    Una spiritualita’,fatta di quotidiano,l’accettazzione,di cio’ che si è.
    Ecco che allora mi ritrovo ad accogliere il post dell’amico Gigi.
    Immerso in sadhane,Yam cerca poi la comprensione in circuiti a lui conosciuti,e consoni,credendo di avere una mappa,una rotta universale.
    Ma la Comprensione,con la C maiuscola,è verita’ senza strade.
    Paritosh,a cui voglio bene,si è incagliato senza accorgersene,appena si era disincagliato (questo ho appreso dai suoi discorsi passati).
    Pechè?perchè anche una piccola parte di comprensione,porta un’inizio di compassione,(viceversa,Eck,parla di dibattiti nell’ animo).
    La verita’,sta’ nel quotidiano,che spero voi viviate con tutto voi stessi,nel dolce e nell’amaro.
    Ricordate sempre che quando parlate,o digitate,non siete voi a farlo,ma solo una piccola parte identificata.:-)

  19. paritoshluca ha detto:

    Bene…
    il blog si è diviso..
    da una parte gli illuminati a chiacchera..e dall’altra parte i non illuminati a chiacchiera..
    ambedue veleggianti nel mare dei pensieri..pensieri illuminati alcuni..e pensieri non illuminati gli altri..
    e si consiglia tutti di prendere posizione tra i due partiti..
    se cioè dobbiamo far finta di essere illuminati..o far finta di non esserlo..e il primo che sfugge alla mente..è libero..e non è tenuto a ripiombare qui..in questa sorte di post morten corporale…fatta ancora in vita..

  20. eckhart ha detto:

    Non ci tengo ad identificarmi in nessuna chiacchiera di partito..
    e lascio qui anche parte della mia mente, senza problemi…

    A me rimangono le mie illusioni di uva matura;a te ,come a Yam,la frustrazione di vedere solo uva acerba e lasciarla perdere..
    Liberi tutti.. :-)))

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