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Edgar Cayce.jpgL’Archivio Akashico o “Il libro della vita” può essere considerato l’equivalente di un super-computer dell’universo. È questo computer che funge da memoria centrale di tutte le informazioni di ogni individuo che abbia mai vissuto sulla terra. Forse la più completa fonte di informazioni sull’Archivio Akashico viene dall’opera chiaroveggente di Edgar Cayce.

Non è esagerato affermare che il computer ha trasformato (e sta ancora trasformando) il pianeta intero. Che si tratti della tecnologia, dei trasporti, della comunicazione, dell’educazione o dell’intrattenimento, l’era del computer ha rivoluzionato il globo e i modi in cui comunichiamo e interagiamo tra noi. Nessun settore della società moderna è stato risparmiato.

La quantità di informazioni immagazzinata nella memoria dei computer e presente ogni giorno nella “strada maestra” di Internet è incalcolabile. Tuttavia, questo vasto complesso di sistemi computerizzati e database collettivi non è ancora in grado di avvicinarsi alla potenza, la memoria o l’onnisciente capacità di registrazione dell’Archivio Akashico.

Per semplificare le cose, l’Archivio Akashico o Il libro della vita può essere considerato l’equivalente di un super-computer dell’universo. È questo computer che funge da memoria centrale di tutte le informazioni di ogni individuo che abbia mai vissuto sulla Terra. Più che un semplice contenitore di eventi, l’Archivio Akashico contiene ogni azione, parola, sentimento, pensiero e intenzione che sia mai avvenuto in qualsiasi momento della storia mondiale. Al contrario di un semplice magazzino di memoria, questo Archivio Akashico è interattivo, poiché esercita una grandissima influenza sulla nostra vita di ogni giorno, le relazioni, i sentimenti, i sistemi di credenze e le realtà potenziali che attiriamo su di noi.

Archivio Akashico biblioteca.jpgL’Archivio Akashico contiene l’intera storia di ogni anima, sin dall’alba della Creazione. Questo archivio ci connette tutti gli uni agli altri, e contiene ogni simbolo archetipo o racconto mitologico che abbia mai influenzato profondamente il comportamento e le esperienze dell’uomo.

L’archivio Akashico ispira i sogni e le invenzioni, provoca l’attrazione o la repulsione tra gli esseri umani, modella e foggia i livelli della consapevolezza umana, costituisce una porzione della Mente Divina, è il giudice e la giuria imparziali che cercano di guidare, educare e trasformare ogni individuo per farlo evolvere al meglio delle sue possibilità, e infine incarna una matrice fluida e sempre mutevole di futuri possibili che diventano attuali quando noi esseri umani interagiamo e impariamo dai dati che si sono già accumulati.

Informazioni su questo Archivio Akashico – questo Libro della Vita – si possono trovare nel folklore, nei miti e in tutto l’Antico e Nuovo Testamento. Sono rintracciabili nelle popolazioni semitiche, negli Arabi, gli Assiri, i Fenici, i Babilonesi e gli Ebrei. In ognuna di queste popolazioni esisteva la credenza nell’esistenza di una sorta di tavole celesti contenenti la storia del genere umano e ogni tipo di nozione spirituale.

Nelle Scritture, il primo riferimento a un libro ultraterreno si trova in Esodo 32:33. Dopo che gli Israeliti avevano commesso un peccato gravissimo adorando il vitello d’oro, fu Mosè a intercedere per loro, giungendo a offrire la propria totale responsabilità e la cancellazione del proprio nome “dal tuo libro che hai scritto” a espiazione delle loro azioni. In seguito, nell’Antico Testamento, apprendiamo che non esiste nulla di un individuo che non sia riportato in questo stesso libro. Nel Salmo 139, Davide accenna al fatto che Dio ha scritto tutti i dettagli della sua vita, incluso ciò che è imperfetto e le azioni ancora da svolgere.

Per molte persone, questo Libro della Vita è semplicemente un’immagine simbolica di coloro che sono destinati al paradiso; le sue radici sono gli archivi genealogici o forse i primi censimenti. La religione tradizionale suggerisce che questo libro – in forma letterale o simbolica – contiene i nomi di tutti coloro che sono degni di salvezza. Il Libro va aperto in relazione al giudizio divino (Dan. 7:10, Rev. 20:12). Nel Nuovo Testamento, i redenti dal Cristo sono contenuti nel Libro (Filippesi 4), mentre coloro che non si trovano nel Libro della Vita non entreranno nel Regno dei Cieli.

Come interessante corollario, nel mondo antico il nome di una persona era un simbolo della sua esistenza. Secondo Sir James Thomas Frazer, autore di The Golden Bough – una delle opere più esaurienti sulla mitologia mondiale – tra il nome e l’esistenza di una persona esisteva un legame tale che “era possibile compiere riti magici su un uomo indifferentemente attraverso il suo nome, i suoi capelli, le sue unghie o qualsiasi altra parte materiale della sua persona”. Nell’antico Egitto, cancellare un nome da un registro equivaleva addirittura a eliminare il fatto che una persona fosse mai esistita.

Archivio Akashico libri.jpgPiù vicino ai giorni nostri, molte informazioni sull’Archivio Akashico sono state fornite da stimati medium e mistici contemporanei, ovvero individui la cui percezione si estendeva in qualche modo oltre i limiti delle tre dimensioni. Secondo H. P. Blavatsky (1831-1891), un’immigrata russa mistica e fondatrice della Società Teosofica, l’Archivio Akashico è molto di più che un semplice elenco statico di dati che un sensitivo può raccogliere qui e là; piuttosto, l’Archivio esercita un’influenza continua e creativa sul presente:

Akasha è uno dei principi cosmici e un soggetto plastico, creativo nella sua natura fisica, immutabile nei suoi principi più elevati. È la quintessenza di tutte le possibili forme di energia, materiale, psichica o spirituale; inoltre, contiene in sé i germi della creazione universale, che fiorisce sotto l’impulso dello Spirito Divino.

Alchemy and the Secret Doctrine

Rudolf Steiner (1861-1925), il filosofo, pedagogista e fondatore della Società Antroposofica nato in Austria, possedeva la capacità di ricevere informazioni da oltre il mondo materiale: un “mondo spirituale” che per lui era tanto reale quanto per gli altri lo era il mondo fisico. Steiner affermava che la capacità di percepire questo altro mondo poteva essere sviluppata, rendendo un individuo capace di scorgere eventi e informazioni in tutto e per tutto concreti come quelli presenti:

…l’uomo è in grado di penetrare alle origini eterne delle cose che svaniscono con il tempo. In questo modo, egli amplia la sua facoltà cognitiva se, per quel che riguarda la conoscenza del passato, non si limita alle evidenze esteriori. Poi egli può vedere negli eventi non percepibili ai sensi, quella parte che il tempo non è in grado di distruggere. Egli passa dalla storia transitoria a quella non-transitoria. È un fatto che questa storia sia scritta in caratteri diversi rispetto a quella ordinaria. Nella gnosi e nella teosofia viene chiamata la “Cronaca Akashica”… Al non iniziato, che non è ancora in grado di fare l’esperienza di un mondo spirituale separato, è facile che l’iniziato sembri un visionario, se non qualcosa di peggio. Chi ha acquisito la capacità di percepire il mondo spirituale arriva a conoscere gli eventi passati nel loro carattere eterno. Questi ultimi non stanno di fronte a lui come la morta testimonianza della storia, bensì appaiono pieni di vita. In un certo senso, ciò che è avvenuto ha luogo davanti a lui.

Cosmic Memory

Per quanto riguarda le intuizioni moderne, forse la più completa fonte di informazioni sull’Archivio Akashico viene dall’opera chiaroveggente di Edgar Cayce (1877-1945), mistico cristiano e fondatore della A.R.E. Per trentatré anni della sua vita adulta, Edgar Cayce possedette la capacità soprannaturale di sdraiarsi su un lettino, chiudere gli occhi, unire le mani sullo stomaco ed entrare in una sorta di stato alterato in cui aveva accesso praticamente a qualsiasi tipo di informazione. L’accuratezza dell’opera telepatica di Cayce è dimostrata da circa una dozzina di biografie e da centinaia di libri che analizzano vari aspetti delle informazioni e delle migliaia di argomenti da lui discussi.

Quando era interrogato sulle fonti delle sue informazioni, Cayce rispondeva che erano essenzialmente due. La prima era la mente subconscia dell’individuo cui stava dando la “lettura”, la seconda era l’Archivio Akashico.

Più spesso, quando dava una lettura sulla storia dell’anima di una persona o sulla sua dimora individuale nello spazio e il tempo, Cayce cominciava con un’affermazione del tipo: “Sì, abbiamo di fronte a noi l’archivio dell’entità adesso conosciuta o chiamata…”. Discutendo il processo mediante il quale accedeva a questi archivi, Edgar Cayce descrisse la sua esperienza come segue:

Vedo me stesso come un piccolo punto fuori dal corpo fisico, che giace inerte davanti a me. Mi sento oppresso dall’oscurità e provo una solitudine terribile. Sono consapevole di un fascio bianco di luce. Da piccolo punto che sono, mi dirigo verso l’alto seguendo la luce, sapendo che devo seguirla, altrimenti sarò perduto.

Man mano che percorro questo cammino di luce, divento gradualmente consapevole di vari livelli sopra i quali c’è movimento. Sopra il primo livello esistono forme indistinte e orribili, figure grottesche come quelle che si vedono negli incubi. Andando avanti, cominciano ad apparire da entrambi i lati figure deformi di esseri umani con alcune parti del corpo ingrandite. Di nuovo, avviene un cambiamento e divento consapevole di figure grigie incappucciate che si muovono verso il basso. Gradualmente, il loro colore si fa più chiaro. Poi, la direzione cambia e queste figure si muovono verso l’alto, mentre il colore delle loro tuniche si schiarisce rapidamente. In seguito, cominciano ad apparire da entrambi i lati profili indistinti di case, muri, alberi ecc., ma ogni cosa è priva di movimento. Andando avanti, appaiono quelle che sembrano normali città, con più luce e movimento. Quando quest’ultimo aumenta, divento consapevole dei suoni: inizialmente strepiti confusi, poi odo musiche, risate e canti di uccelli. C’è sempre più luce, i colori diventano bellissimi e si sente il suono di una musica meravigliosa. Le case restano indietro, davanti c’è solo un insieme di suoni e colori. Improvvisamente mi imbatto in un archivio. Si tratta di una sala senza muri né soffitto, ma sono consapevole di vedere un uomo anziano che mi porge un grande libro, una documentazione dell’individuo per il quale sto cercando informazioni.

Lettura 294-19 (Trascrizione).

Una volta presa in mano la documentazione, Cayce aveva la capacità di selezionare le informazioni più utili per l’individuo in quel momento della sua vita. Frequentemente, una lettura poteva lasciare capire che era stata fornita solo una selezione del materiale disponibile, ma che all’individuo venivano date le cose “più utili e promettenti”. Intuizioni aggiuntive erano spesso fornite in letture successive, dopo che l’individuo aveva cercato di lavorare e mettere in pratica le informazioni già ricevute.

Forse per alludere al fatto che l’Archivio Akashico non era semplicemente una trascrizione del passato, ma includeva il presente, il futuro e alcune possibilità, nella lettura 304-5 Cayce fece una curiosa dichiarazione introduttiva. Discutendo del Libro della Vita, egli affermò che era “L’archivio di Dio, di te, della tua anima interiore e della conoscenza di essa” (281-33). In un’altra occasione (2533-8), fu chiesto a Cayce di spiegare la differenza tra il Libro della Vita e l’Archivio Akashico:

“Domanda: [Cosa si intende con] il Libro della Vita?
Risposta: L’archivio che l’entità stessa scrive pazientemente sopra la matassa del tempo e dello spazio. Esso viene aperto quando il sé è sintonizzato con l’infinito, e può essere letto da coloro che si stanno armonizzando con tale consapevolezza…
D: Il libro dei Ricordi di Dio?
R: Questo è il Libro della Vita.
D: L’Archivio Akashico?
R: Quelli creati dall’individuo, come appena indicato.
Lettura 2533-8

Le letture di Edgar Cayce suggeriscono che tutti noi scriviamo la storia della nostra vita tramite i nostri pensieri, le nostre azioni e la nostra interazione con il resto della Creazione. Queste informazioni hanno un effetto su di noi nel qui e ora. Di fatto, l’Archivio Akashico ha un tale impatto sulle nostre vite e le potenzialità che attiriamo su di noi, che qualsiasi indagine su di esso non può fare a meno di darci intuizioni sulla natura di noi stessi e della nostra relazione con l’universo.

Ci sono molte più cose nella nostra vita, nella nostra storia e nella nostra influenza individuale sul domani di quante, forse, abbiamo mai avuto il coraggio di immaginare. Avendo accesso alle informazioni dell’Archivio Akashico, il database dell’universo, molte cose potrebbero esserci rivelate. Il mondo, così come lo abbiamo collettivamente percepito, non è che una pallida ombra della realtà.

Nel tempo e nello spazio sono scritti i pensieri, le azioni, le attività di un’entità: nella loro relazione all’ambiente, alla sua influenza ereditaria; e nel loro essere guidati, ovvero diretti dal giudizio o in accordo a ciò che l’entità ritiene ideale. Per questo, come spesso è stato definito, l’archivio è il libro dei ricordi di Dio; e ogni entità, ogni anima… Riguardo le sue attività quotidiane, ne compie alcune bene, altre male e altre ancora in modo neutro, a seconda dell’applicazione del sé dell’entità a quella che è la maniera ideale di utilizzare il tempo, l’opportunità e l’espressione di ciò per cui ogni anima entra in una manifestazione materiale.
L’interpretazione, come è stata formulata qui, viene data con il desiderio e la speranza che, nel rivelare questo all’entità, l’esperienza possa essere utile e promettente.
Edgar Cayce, lettura 1650-1

Sì, abbiamo il corpo qui, e la documentazione come è stata prodotta e come potrebbe essere prodotta con l’esercizio della volontà, e la condizione – così come è stata creata – che prescinde dall’influenza o gli effetti della volontà. Abbiamo condizioni che potrebbero essere state, che sono e che potrebbero essere. Non mischiate le tre, e non incrociate i loro intenti.
Lettura 340-5

Il Libro della Vita – o l’Archivio Akashico – è il magazzino di tutte le informazioni riguardanti ogni individuo mai vissuto sulla Terra: esso contiene ogni parola, azione, sentimento, pensiero e intenzione mai avvenuti. Apprendi in che modo hai il controllo del tuo destino e come puoi utilizzare il tuo archivio – le tue vite passate, le tue esperienze presenti e il tuo futuro non ancora dischiuso – per creare la vita che desideri.

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Edgar Cayce. I resoconti Akashici. Macro Edizioni. 2005. ISBN: 8876160167

Edgar Cayce. La mia vita di veggente. Mediterranee. 2002. ISBN: 8827214542

Edgar Cayce, Mark Thurston Mark, Christopher Fazel. Il manuale di Edgar Cayce per creare il proprio futuro. Gli strumenti per trasformare la vostra esistenza. Mediterranee. 1999. ISBN: 8827212140

Edgar Cayce, Gail Cayce Schwartzer, Douglas Richards. I misteri di Atlantide. Storie e leggenda, ricerche archeologiche e geologiche, conferme e rivelazioni in trance di Edgar Cayce. Mediterranee. 1996. ISBN: 8827202056

Edgar Cayce. Reincarnazione. Un’indagine nel passato per costruire il futuro. Mediterranee. 1995. ISBN: 8827210598

Tratto da Kevin J. Todeschi. Edgar Cayce on the Akashic Records: The Book of Life. A.R.E. Press. 1998. ISBN: 0876044011. Per gentile concessione di A.R.E., Association for Research and Enlightenment. 215 67th Street Virginia Beach, VA 23451-2061, U.S.A. http://www.edgarcayce.org
Traduzione di Gagan Daniele Pietrini

157 Responses to “L’Archivio Akashico: Il libro della vita”

  1. atisha ha detto:

    Paritosh: vivremo in un incubo da cui è impossibile uscire..

    atisha: infatti.. quando lo comprendi è Liberazione!!!

  2. Sakshin ha detto:

    Paritosh:

    L’uomo fa allora parte di un disegno già scritto da qualcun altro..non è libero e qualcosa agisce il lui..

    ***
    Quel cosiddetto “altro” sei Tu, la tua vera Natura.
    Non realizzare Quello è ciò che fa la differenza fra un Risvegliato e un non risvegliato.
    Perchè realizzando quest’ Unità, tutto è sentito come Grazia, Libertà e non invece l’incubo vissuto dall’ego, con il suo senso di separazione illusorio.
    “L’uomo meccanico” è il Divino in veste addormentata, che gioca a non essere “libero”. Perchè così vuol essere, in quella manifestazione, in quel momento…
    Così è per la ricerca… i Maestri…l’Illuminazione…
    Sono tutti giochi che gli appartengono a Dio, che fa in Sè stesso.
    Tutto già è, a posto così com’è.
    Perchè Lui solo E’.

  3. eckhart ha detto:

    PS di chiarimento ,a scanso di equivoci:
    “la presunta immortalità” che ho nominato si riferisce sempre all’ego ed alla sua identificazione col corpo-mente,visto che la Coscienza non nasce nè muore.
    Il Maestro comunque non rivela nessun Segreto (a proposito della Libertà) è una metafora che ho utilizzato..
    a meno che con Maestro non s’intenda qui la Comprensione stessa che si fa strada..

  4. doghen ha detto:

    La discussione si fa interessante.
    Mi sembra che ci stiamo chiedendo : esiste la libertà? che cos’è?
    è possibile essere liberi?
    Anzitutto, credo, bisogna prima vedere che stiamo parlando, usando parole, e che quindi il concetto di “libertà” è solo un concetto.
    Comunemente si associa questo concetto con:
    1) Non avere costrizioni
    2) Poter scegliere
    Si tratta di vera libertà? E’ questa la libertà?
    Il cuore è rinchiuso nel petto e deve fare sempre la stessa cosa tutta la vita. Può esistere la libertà per il cuore? E per il fegato? E una pecora potrà mai essere libera?
    Probabilmente si tratta, allora, del solito dualismo della mente, in questo caso libertà/oppressione, scelta/impossibilità di scelta.
    Insomma, il solo porsi la questione ci allontana dal punto….
    Così, d’istinto, ho la sensazione che la libertà sia essere liberi dal concetto di libertà….
    Ciao :)

  5. eckhart ha detto:

    Doghen:ho la sensazione che la libertà sia essere liberi dal concetto di libertà….

    Concordo doghen!
    In fondo è uscire dalla gabbia di questo concetto dualistico.
    :-)

  6. (Y)am ha detto:

    Eckhart:..Difatti la ricerca è un’incubo..e come tutti gli incubi…cioè sogni..

    (Y)am: Parole Sante, le tue e di Almaas..peccato che siano solo parole e che l’incubo continua in blog, siti ecc. ecc.
    E’ il tuo incubo giornaliero…e notturno.

    Namaste’

  7. eckhart ha detto:

    Y)am: Parole Sante, le tue e di Almaas..peccato che siano solo parole e che l’incubo continua in blog, siti ecc. ecc.
    E’ il tuo incubo giornaliero…e notturno.

    *********************************

    Guardati i tuoi di siti,blogs eccetera..Yam..
    E’ chiaro che qui si offrono solo parole (ma almeno senza rabbia e frustrazione..)
    evidentemte,per affermare ciò,per te sono sempre state…soltanto parole..
    per questo diventano poi un’incubo..anche il leggerle dagli altri..
    Beh..vedo che non perdi il vizietto di guardare nel piatto altrui..
    Si vede che davvero non hai altro da poter offrire,e piuttosto che il silenzio (scelta pià saggia) affondi nella tua rabbia,proiettandola..
    Namaste :-)

  8. paritoshluca ha detto:

    19eckhart

    ..Difatti la ricerca è un’incubo..e come tutti gli incubi…cioè sogni..
    finisce quando non lo si riconosce come tale.
    Affermare “La libertà esiste” è l’ultima illusione dell’ego ,ancora più potente della propria presunta immortalità (anche quando è inconscia).
    L’uomo è libero quando, senza quelle famigerate resistenze meccaniche,fluisce con l’Essere,coi suoi ritmi,cambiamenti,quando sente di essere un tutt’Uno con quel Tessuto in quell’unica Libertà.

    Decidiamoci..!
    La libertà esiste o non esiste..
    e se esiste..si identifica con Brahman..l’Identità Suprema..il Centro..l’Infinito..non limitato da nulla..
    Che poi l’ego non sia libero..ma limitato dalle sue leggi di formazione mi sembra ovvio..ma l’uomo non è solo ego..e “certi spiragli” appartengono anche alle pietre..che nel nostro mondo non esiste qualcosa completamente schiavo o necessitato..o assolutamente libero..
    La libertà appartiene al grado di Brahman..superiore anche all’Essere..limitato dal Non Essere..
    Fluire con l’Essere non significa essere schiavi dell’Essere..ma fluire con la libertà del Suo livello..senza l’ego che ci schiavizza con leggi meno principiali..cioè..affidarci all’Essere..non significa smettere di decidere..ma decidere in libertà..”non obbligati”…altrimenti certe posizioni assomigliano pericolosamente all’abbandono fideistico..dove l’ego si annulla non alla libertà..ma ad un’idea che sostiene le nostre scelte inconscie..

  9. paritoshluca ha detto:

    Naturalmente scegliamo finchè rimaniamo al livello dell’Essere..della Coscienza..che poi sarebbe il primo grado di illuminazione..
    Superare l’Essere e arrivare all’Infinito ci libera anche dalla scelta..e solo a quel livello..identificati con Brahman..con l’Infinito..siamo oltre l’Esistenza..
    Un buco nero..la Pax Profunda..
    ma parlare di certe cose..a noi che dobbiamo conquistare la Consapevolezza..è andare troppo oltre..

  10. eckhart ha detto:

    Paritosh:parlare di certe cose..a noi che dobbiamo conquistare la Consapevolezza..è andare troppo oltre..

    Ecco Paritosh..questa mi sembra un ragionamento più saggio,
    (dicevo appunto che non se ne parla perchè non serve ancora..)
    piuttosto che l’essere o meno d’accordo col ciò che E’…

  11. (Y)am ha detto:

    Scusa Eckh, ma hai parlato o no di incubo della ricerca?
    E allora perche’ continui ad alimentarlo?
    Non fare il furbo!

  12. eckhart ha detto:

    Caro Yam ,parte da questa affermazione di Paritosh il mio commento:
    “non avrebbe senso la ricerca..i Maestri..l’Illuminazione..
    sarebbero solo altre schiavitù..comportamenti individualmente inesistenti..vivremo in un incubo da cui è impossibile uscire..”

    Cosa avrei dunque alimentato?
    Ma di quale furbizia parli? Ma daaai! :-)))

  13. eckhart ha detto:

    “Tutto va bene al momento in cui lo fai o l’hai fatto, meditazioni, pratiche, indagini sulle proprie trance psicologiche, qualunque cosa la mente cucini in merito a significati o giudizi. In quella situazione non puoi fare altro, è un sasso lanciato che non puoi fermare. Non puoi non farlo, sarebbe di nuovo uno sforzo. E’ quello che il tuo programma ormai aperto richiede. Questo dà un senso d’impotenza e disperazione che è la miccia che fa esplodere le costruzioni e attese. Le cose accadono in un susseguirsi di riflessi olografici del sogno-veglia: sono risonanze, echi e basta. Che tu mediti sul Chi sono? o no, che tu faccia pratiche o no, che tu viva consciamente sia il male che il bene che ti succede, è sempre la Coscienza che agisce a tua insaputa: non c’è che l’Assoluto e tu non fai niente!”

    Isabella di Soragna

  14. paritoshluca ha detto:

    33eckhart

    “Tutto va bene al momento in cui lo fai o l’hai fatto, meditazioni, pratiche, indagini sulle proprie trance psicologiche, qualunque cosa la mente cucini in merito a significati o giudizi. In quella situazione non puoi fare altro, è un sasso lanciato che non puoi fermare. Non puoi non farlo, sarebbe di nuovo uno sforzo. E’ quello che il tuo programma ormai aperto richiede. Questo dà un senso d’impotenza e disperazione che è la miccia che fa esplodere le costruzioni e attese. Le cose accadono in un susseguirsi di riflessi olografici del sogno-veglia: sono risonanze, echi e basta. Che tu mediti sul Chi sono? o no, che tu faccia pratiche o no, che tu viva consciamente sia il male che il bene che ti succede, è sempre la Coscienza che agisce a tua insaputa: non c’è che l’Assoluto e tu non fai niente!”

    Isabella di Soragna

    Certi discorsi sono solo una tecnica di rilassamento per chi già conoscendo vagamente il Centro..e distolto dagli sforzi..si rilassa ..e trova se stesso….
    Fatti a chi neanche sa cosa sia il Centro o la Consapevolezza sono un invito alla passività e a cedere alle illusioni della mente..
    L’abbandono va bene..ma solo quando cadiamo verso l’alto..
    e quando cadiamo verso il basso.. però..in questo secondo caso bisogna stare attenti la prossima volta a dove mettiamo i piedi..e un certo sforzo c’è…che tutte le cose..prima di procedere ..necessitano impegno..anche la ricerca interiore..

  15. eckhart ha detto:

    Io credo Paritosh che ci si trova nel Regno dell’Imponderabile più di quanto si creda.
    Chissà dove sono io,dove sei tu..cosa abbiamo trovato..
    cosa stiamo ancora cercando.. (belle domande per Marzullo..)
    E’ vero:la Consapevolezza aiuta in questo,ma nessuno può gestire il Programma della tua ricerca,visto che comunque non lo hai programmato tu..
    Allora: oggi ti trovi qui e potresti trovare prematuri ,quindi inutili certi discorsi,ma non puoi mai sapere cosa sia giusto per te in questo momento..
    Se non lasciamo un Ascolto più aperto ,le finestre spalancate ..
    che ci penetri la Luce..se diamo tutto per scontato..
    non vedremo l’Imponderabile salutarci..
    ma la tua Guida Interiore questo lo sa..e bisogna lasciarla fare..
    e se è il momento allora certi discorsi attecchiranno…
    altrimenti amen..sarà per il prossimo Giro di Giostra…
    ma non tarpiamoci le ali,che nulla è inutile o pericoloso.. :-)

  16. sorrydi ha detto:

    Cè contraddizzione in cio’ che dici Paritosh,il pezzo di Isabella di Soragna,dice in sostanza,che è un sasso gia’ lanciato,e questo vale per tutto,secondo me.Sia per chi cade verso il basso(perchè deve cadere verso il basso)sia per chi cade verso l’alto,(perchè deve cadere verso l’alto).
    E’questo l’abbandono al cio’ che si è,essere se stessi,è proprio di questo che parla IdS.

  17. eckhart ha detto:

    Ecco un’altra Perla OT dall’Akasha..

    -“La maturità spirituale sta nell’essere pronti a lasciar andare ogni cosa. Questa rinuncia è il primo passo. Ma la vera rinuncia consiste nel rendersi conto che non c’è niente a cui rinunciare, perché nulla ti appartiene. E’come il sonno profondo: non rinunci al letto quando ti addormenti, lo dimentichi soltanto.
    Quando conosci la mente e i suoi poteri miracolosi e rimuovi quello che l’ha avvelenata ”“ ossia che sei una persona separata e isolata – lasci che essa si dedichi in tutta tranquillità alle faccende quotidiane.
    Quando non chiedi niente né al mondo né a Dio, quando non vuoi nulla, non cerchi nulla, non attendi nulla, allora lo Stato Supremo verrà da te inaspettatamente, senza che tu l’abbia invitato!
    Il desiderio di verità è il migliore fra tutti, ma è pur sempre un desiderio. Tutti i desideri devono essere abbandonati perché la Realtà affiori. Ricordati che tu sei.
    Ecco il tuo capitale con cui puoi lavorare. ”
    NISARGADATTA MAHARAJ

  18. (Y)am ha detto:

    Illusi. Poveri illusi.
    Guidati dai programmi Akashici elaborati sulla risonanza delle parole che il non-nato non ha mai pronunciato, agite come robottini nel vostro quotidiano tracurando voi stessi,il vostro corpo, la vostra famiglia, cadendo nel tempo sempre piu’ in basso li dove la Dea vi attende con le fauci spalancate.
    Morti inconsapevoli, scomparsi nell’Akasha, risuonano gli echi lontani delle forme pensiero da voi incarnate.
    Augh!

  19. eckhart ha detto:

    Questo è il programma dell’illuso e inconsapevole che sei..Yam..
    non certo perchè ti applichi in un pò di yoga..
    credi di “saperla più lunga”..
    Ma cosa leggi..ma come non sono mai state pronunciate dal nato queste parole..
    ma chi sei tu per affermare ciò..ma scendiiii! :-))))

  20. (Y)am ha detto:

    Perche’ secondo te il non-nato ha mai pronunciato qualche parola?
    Tu fai il furbo, sei malato e alimenti la tua malattia (leggasi ricerca) con migliaia di penseri sul non-nato, sul non-fare, sul non-agire, e cosi facendo sei pieno seppo di concetti sul non-nato. Nama Rupa, nome forma, li tu vivi.
    La tua vita non e’ affatto diversa da chi riempie il Grande Vuoto con oggetti e pensieri di ogni genere, la compulsione e’ la stessa.
    Sei fregato e non c’e’ alcuna via di uscita.

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