Feed on
Posts
Comments
Collegati
Share this page to Telegram

Edgar Cayce.jpgL’Archivio Akashico o “Il libro della vita” può essere considerato l’equivalente di un super-computer dell’universo. È questo computer che funge da memoria centrale di tutte le informazioni di ogni individuo che abbia mai vissuto sulla terra. Forse la più completa fonte di informazioni sull’Archivio Akashico viene dall’opera chiaroveggente di Edgar Cayce.

Non è esagerato affermare che il computer ha trasformato (e sta ancora trasformando) il pianeta intero. Che si tratti della tecnologia, dei trasporti, della comunicazione, dell’educazione o dell’intrattenimento, l’era del computer ha rivoluzionato il globo e i modi in cui comunichiamo e interagiamo tra noi. Nessun settore della società moderna è stato risparmiato.

La quantità di informazioni immagazzinata nella memoria dei computer e presente ogni giorno nella “strada maestra” di Internet è incalcolabile. Tuttavia, questo vasto complesso di sistemi computerizzati e database collettivi non è ancora in grado di avvicinarsi alla potenza, la memoria o l’onnisciente capacità di registrazione dell’Archivio Akashico.

Per semplificare le cose, l’Archivio Akashico o Il libro della vita può essere considerato l’equivalente di un super-computer dell’universo. È questo computer che funge da memoria centrale di tutte le informazioni di ogni individuo che abbia mai vissuto sulla Terra. Più che un semplice contenitore di eventi, l’Archivio Akashico contiene ogni azione, parola, sentimento, pensiero e intenzione che sia mai avvenuto in qualsiasi momento della storia mondiale. Al contrario di un semplice magazzino di memoria, questo Archivio Akashico è interattivo, poiché esercita una grandissima influenza sulla nostra vita di ogni giorno, le relazioni, i sentimenti, i sistemi di credenze e le realtà potenziali che attiriamo su di noi.

Archivio Akashico biblioteca.jpgL’Archivio Akashico contiene l’intera storia di ogni anima, sin dall’alba della Creazione. Questo archivio ci connette tutti gli uni agli altri, e contiene ogni simbolo archetipo o racconto mitologico che abbia mai influenzato profondamente il comportamento e le esperienze dell’uomo.

L’archivio Akashico ispira i sogni e le invenzioni, provoca l’attrazione o la repulsione tra gli esseri umani, modella e foggia i livelli della consapevolezza umana, costituisce una porzione della Mente Divina, è il giudice e la giuria imparziali che cercano di guidare, educare e trasformare ogni individuo per farlo evolvere al meglio delle sue possibilità, e infine incarna una matrice fluida e sempre mutevole di futuri possibili che diventano attuali quando noi esseri umani interagiamo e impariamo dai dati che si sono già accumulati.

Informazioni su questo Archivio Akashico – questo Libro della Vita – si possono trovare nel folklore, nei miti e in tutto l’Antico e Nuovo Testamento. Sono rintracciabili nelle popolazioni semitiche, negli Arabi, gli Assiri, i Fenici, i Babilonesi e gli Ebrei. In ognuna di queste popolazioni esisteva la credenza nell’esistenza di una sorta di tavole celesti contenenti la storia del genere umano e ogni tipo di nozione spirituale.

Nelle Scritture, il primo riferimento a un libro ultraterreno si trova in Esodo 32:33. Dopo che gli Israeliti avevano commesso un peccato gravissimo adorando il vitello d’oro, fu Mosè a intercedere per loro, giungendo a offrire la propria totale responsabilità e la cancellazione del proprio nome “dal tuo libro che hai scritto” a espiazione delle loro azioni. In seguito, nell’Antico Testamento, apprendiamo che non esiste nulla di un individuo che non sia riportato in questo stesso libro. Nel Salmo 139, Davide accenna al fatto che Dio ha scritto tutti i dettagli della sua vita, incluso ciò che è imperfetto e le azioni ancora da svolgere.

Per molte persone, questo Libro della Vita è semplicemente un’immagine simbolica di coloro che sono destinati al paradiso; le sue radici sono gli archivi genealogici o forse i primi censimenti. La religione tradizionale suggerisce che questo libro – in forma letterale o simbolica – contiene i nomi di tutti coloro che sono degni di salvezza. Il Libro va aperto in relazione al giudizio divino (Dan. 7:10, Rev. 20:12). Nel Nuovo Testamento, i redenti dal Cristo sono contenuti nel Libro (Filippesi 4), mentre coloro che non si trovano nel Libro della Vita non entreranno nel Regno dei Cieli.

Come interessante corollario, nel mondo antico il nome di una persona era un simbolo della sua esistenza. Secondo Sir James Thomas Frazer, autore di The Golden Bough – una delle opere più esaurienti sulla mitologia mondiale – tra il nome e l’esistenza di una persona esisteva un legame tale che “era possibile compiere riti magici su un uomo indifferentemente attraverso il suo nome, i suoi capelli, le sue unghie o qualsiasi altra parte materiale della sua persona”. Nell’antico Egitto, cancellare un nome da un registro equivaleva addirittura a eliminare il fatto che una persona fosse mai esistita.

Archivio Akashico libri.jpgPiù vicino ai giorni nostri, molte informazioni sull’Archivio Akashico sono state fornite da stimati medium e mistici contemporanei, ovvero individui la cui percezione si estendeva in qualche modo oltre i limiti delle tre dimensioni. Secondo H. P. Blavatsky (1831-1891), un’immigrata russa mistica e fondatrice della Società Teosofica, l’Archivio Akashico è molto di più che un semplice elenco statico di dati che un sensitivo può raccogliere qui e là; piuttosto, l’Archivio esercita un’influenza continua e creativa sul presente:

Akasha è uno dei principi cosmici e un soggetto plastico, creativo nella sua natura fisica, immutabile nei suoi principi più elevati. È la quintessenza di tutte le possibili forme di energia, materiale, psichica o spirituale; inoltre, contiene in sé i germi della creazione universale, che fiorisce sotto l’impulso dello Spirito Divino.

Alchemy and the Secret Doctrine

Rudolf Steiner (1861-1925), il filosofo, pedagogista e fondatore della Società Antroposofica nato in Austria, possedeva la capacità di ricevere informazioni da oltre il mondo materiale: un “mondo spirituale” che per lui era tanto reale quanto per gli altri lo era il mondo fisico. Steiner affermava che la capacità di percepire questo altro mondo poteva essere sviluppata, rendendo un individuo capace di scorgere eventi e informazioni in tutto e per tutto concreti come quelli presenti:

…l’uomo è in grado di penetrare alle origini eterne delle cose che svaniscono con il tempo. In questo modo, egli amplia la sua facoltà cognitiva se, per quel che riguarda la conoscenza del passato, non si limita alle evidenze esteriori. Poi egli può vedere negli eventi non percepibili ai sensi, quella parte che il tempo non è in grado di distruggere. Egli passa dalla storia transitoria a quella non-transitoria. È un fatto che questa storia sia scritta in caratteri diversi rispetto a quella ordinaria. Nella gnosi e nella teosofia viene chiamata la “Cronaca Akashica”… Al non iniziato, che non è ancora in grado di fare l’esperienza di un mondo spirituale separato, è facile che l’iniziato sembri un visionario, se non qualcosa di peggio. Chi ha acquisito la capacità di percepire il mondo spirituale arriva a conoscere gli eventi passati nel loro carattere eterno. Questi ultimi non stanno di fronte a lui come la morta testimonianza della storia, bensì appaiono pieni di vita. In un certo senso, ciò che è avvenuto ha luogo davanti a lui.

Cosmic Memory

Per quanto riguarda le intuizioni moderne, forse la più completa fonte di informazioni sull’Archivio Akashico viene dall’opera chiaroveggente di Edgar Cayce (1877-1945), mistico cristiano e fondatore della A.R.E. Per trentatré anni della sua vita adulta, Edgar Cayce possedette la capacità soprannaturale di sdraiarsi su un lettino, chiudere gli occhi, unire le mani sullo stomaco ed entrare in una sorta di stato alterato in cui aveva accesso praticamente a qualsiasi tipo di informazione. L’accuratezza dell’opera telepatica di Cayce è dimostrata da circa una dozzina di biografie e da centinaia di libri che analizzano vari aspetti delle informazioni e delle migliaia di argomenti da lui discussi.

Quando era interrogato sulle fonti delle sue informazioni, Cayce rispondeva che erano essenzialmente due. La prima era la mente subconscia dell’individuo cui stava dando la “lettura”, la seconda era l’Archivio Akashico.

Più spesso, quando dava una lettura sulla storia dell’anima di una persona o sulla sua dimora individuale nello spazio e il tempo, Cayce cominciava con un’affermazione del tipo: “Sì, abbiamo di fronte a noi l’archivio dell’entità adesso conosciuta o chiamata…”. Discutendo il processo mediante il quale accedeva a questi archivi, Edgar Cayce descrisse la sua esperienza come segue:

Vedo me stesso come un piccolo punto fuori dal corpo fisico, che giace inerte davanti a me. Mi sento oppresso dall’oscurità e provo una solitudine terribile. Sono consapevole di un fascio bianco di luce. Da piccolo punto che sono, mi dirigo verso l’alto seguendo la luce, sapendo che devo seguirla, altrimenti sarò perduto.

Man mano che percorro questo cammino di luce, divento gradualmente consapevole di vari livelli sopra i quali c’è movimento. Sopra il primo livello esistono forme indistinte e orribili, figure grottesche come quelle che si vedono negli incubi. Andando avanti, cominciano ad apparire da entrambi i lati figure deformi di esseri umani con alcune parti del corpo ingrandite. Di nuovo, avviene un cambiamento e divento consapevole di figure grigie incappucciate che si muovono verso il basso. Gradualmente, il loro colore si fa più chiaro. Poi, la direzione cambia e queste figure si muovono verso l’alto, mentre il colore delle loro tuniche si schiarisce rapidamente. In seguito, cominciano ad apparire da entrambi i lati profili indistinti di case, muri, alberi ecc., ma ogni cosa è priva di movimento. Andando avanti, appaiono quelle che sembrano normali città, con più luce e movimento. Quando quest’ultimo aumenta, divento consapevole dei suoni: inizialmente strepiti confusi, poi odo musiche, risate e canti di uccelli. C’è sempre più luce, i colori diventano bellissimi e si sente il suono di una musica meravigliosa. Le case restano indietro, davanti c’è solo un insieme di suoni e colori. Improvvisamente mi imbatto in un archivio. Si tratta di una sala senza muri né soffitto, ma sono consapevole di vedere un uomo anziano che mi porge un grande libro, una documentazione dell’individuo per il quale sto cercando informazioni.

Lettura 294-19 (Trascrizione).

Una volta presa in mano la documentazione, Cayce aveva la capacità di selezionare le informazioni più utili per l’individuo in quel momento della sua vita. Frequentemente, una lettura poteva lasciare capire che era stata fornita solo una selezione del materiale disponibile, ma che all’individuo venivano date le cose “più utili e promettenti”. Intuizioni aggiuntive erano spesso fornite in letture successive, dopo che l’individuo aveva cercato di lavorare e mettere in pratica le informazioni già ricevute.

Forse per alludere al fatto che l’Archivio Akashico non era semplicemente una trascrizione del passato, ma includeva il presente, il futuro e alcune possibilità, nella lettura 304-5 Cayce fece una curiosa dichiarazione introduttiva. Discutendo del Libro della Vita, egli affermò che era “L’archivio di Dio, di te, della tua anima interiore e della conoscenza di essa” (281-33). In un’altra occasione (2533-8), fu chiesto a Cayce di spiegare la differenza tra il Libro della Vita e l’Archivio Akashico:

“Domanda: [Cosa si intende con] il Libro della Vita?
Risposta: L’archivio che l’entità stessa scrive pazientemente sopra la matassa del tempo e dello spazio. Esso viene aperto quando il sé è sintonizzato con l’infinito, e può essere letto da coloro che si stanno armonizzando con tale consapevolezza…
D: Il libro dei Ricordi di Dio?
R: Questo è il Libro della Vita.
D: L’Archivio Akashico?
R: Quelli creati dall’individuo, come appena indicato.
Lettura 2533-8

Le letture di Edgar Cayce suggeriscono che tutti noi scriviamo la storia della nostra vita tramite i nostri pensieri, le nostre azioni e la nostra interazione con il resto della Creazione. Queste informazioni hanno un effetto su di noi nel qui e ora. Di fatto, l’Archivio Akashico ha un tale impatto sulle nostre vite e le potenzialità che attiriamo su di noi, che qualsiasi indagine su di esso non può fare a meno di darci intuizioni sulla natura di noi stessi e della nostra relazione con l’universo.

Ci sono molte più cose nella nostra vita, nella nostra storia e nella nostra influenza individuale sul domani di quante, forse, abbiamo mai avuto il coraggio di immaginare. Avendo accesso alle informazioni dell’Archivio Akashico, il database dell’universo, molte cose potrebbero esserci rivelate. Il mondo, così come lo abbiamo collettivamente percepito, non è che una pallida ombra della realtà.

Nel tempo e nello spazio sono scritti i pensieri, le azioni, le attività di un’entità: nella loro relazione all’ambiente, alla sua influenza ereditaria; e nel loro essere guidati, ovvero diretti dal giudizio o in accordo a ciò che l’entità ritiene ideale. Per questo, come spesso è stato definito, l’archivio è il libro dei ricordi di Dio; e ogni entità, ogni anima… Riguardo le sue attività quotidiane, ne compie alcune bene, altre male e altre ancora in modo neutro, a seconda dell’applicazione del sé dell’entità a quella che è la maniera ideale di utilizzare il tempo, l’opportunità e l’espressione di ciò per cui ogni anima entra in una manifestazione materiale.
L’interpretazione, come è stata formulata qui, viene data con il desiderio e la speranza che, nel rivelare questo all’entità, l’esperienza possa essere utile e promettente.
Edgar Cayce, lettura 1650-1

Sì, abbiamo il corpo qui, e la documentazione come è stata prodotta e come potrebbe essere prodotta con l’esercizio della volontà, e la condizione – così come è stata creata – che prescinde dall’influenza o gli effetti della volontà. Abbiamo condizioni che potrebbero essere state, che sono e che potrebbero essere. Non mischiate le tre, e non incrociate i loro intenti.
Lettura 340-5

Il Libro della Vita – o l’Archivio Akashico – è il magazzino di tutte le informazioni riguardanti ogni individuo mai vissuto sulla Terra: esso contiene ogni parola, azione, sentimento, pensiero e intenzione mai avvenuti. Apprendi in che modo hai il controllo del tuo destino e come puoi utilizzare il tuo archivio – le tue vite passate, le tue esperienze presenti e il tuo futuro non ancora dischiuso – per creare la vita che desideri.

Acquista i libri con Internetbookshop

Edgar Cayce. I resoconti Akashici. Macro Edizioni. 2005. ISBN: 8876160167

Edgar Cayce. La mia vita di veggente. Mediterranee. 2002. ISBN: 8827214542

Edgar Cayce, Mark Thurston Mark, Christopher Fazel. Il manuale di Edgar Cayce per creare il proprio futuro. Gli strumenti per trasformare la vostra esistenza. Mediterranee. 1999. ISBN: 8827212140

Edgar Cayce, Gail Cayce Schwartzer, Douglas Richards. I misteri di Atlantide. Storie e leggenda, ricerche archeologiche e geologiche, conferme e rivelazioni in trance di Edgar Cayce. Mediterranee. 1996. ISBN: 8827202056

Edgar Cayce. Reincarnazione. Un’indagine nel passato per costruire il futuro. Mediterranee. 1995. ISBN: 8827210598

Tratto da Kevin J. Todeschi. Edgar Cayce on the Akashic Records: The Book of Life. A.R.E. Press. 1998. ISBN: 0876044011. Per gentile concessione di A.R.E., Association for Research and Enlightenment. 215 67th Street Virginia Beach, VA 23451-2061, U.S.A. http://www.edgarcayce.org
Traduzione di Gagan Daniele Pietrini

157 Responses to “L’Archivio Akashico: Il libro della vita”

  1. Arches ha detto:

    <>

    Prendo spunto da queste parole dell’articolo per condividere il vissuto ed il maturato dell’esperienza innernet 1…

    Le parole spese in innernet1 han mosso anche l’anima…
    é stato catapultato a terra quel baldanzoso cavaliere…
    abbracciato nell’acqua marina per rinascere nell’amore…
    trovando un giaciglio cui poggiare le sue membra e mente…
    incontrando chi gli offrì una minestra per foraggiare il corpo…
    e nella sua tana il cuore scaldarsi col viaggiante a zonzo…

    nel percorso virtuale (come nella vita) non tutto è stato rose e fiori..

    Se è vero che un Buddha fa girare la ruota della consapevolezza…
    i miei avversari (i derivati dei maiali) invece han fatto girare le Balle!!
    Son così affiorate le mie NEPA (nevrosi-emozioni-paure-ansie)…
    scatenate ho potute osservare le dinamiche del forum…
    ed in questi mesi osservarle dentro senza più forma ed oggetto…
    e nella solitudine e silenzio pian piano trasformarle…
    una bella pulizia di stati d’animo del profondo…
    ed i lavori ancora in corso… (anche perché sono Vivo :-))

    così ora mi appare la mia visione/percorso virtuale…
    ringrazio.. per tutto ciò che mi hanno offerto…
    sia le 4 donne che mi han “amato” per così come sono…
    sia gli “insakati” che mi han “bastonato” per così come sono …
    che possa l’Universo versar loro decuplicato i doni ricevuti…

    ****
    per Paritosh… non mi serve più la spada e Te ne faccio dono…
    bello ritrovare un vecchio amico pirata in onesto Cavaliere…
    ogni bene Luca!

    Per Bipo… qua la mano! da uomo ad uomo…
    la stringo con l’augurio di divenire un buon manager di te stesso…
    ogni bene Alessandro.!

    Un saluto di proficua impermanenza nel blog ai nuovi…
    ed un salutone di buon profitto ad Ivo per la nuova edizione…

    Armando

  2. Arches ha detto:

    Questo il testo estrapolato dall’articolo e non ripreso nel post precedente…

    L’archivio Akashico ispira i sogni e le invenzioni, provoca l’attrazione o la repulsione tra gli esseri umani, modella e foggia i livelli della consapevolezza umana, costituisce una porzione della Mente Divina, è il giudice e la giuria imparziali che cercano di guidare, educare e trasformare ogni individuo per farlo evolvere al meglio delle sue possibilità, e infine incarna una matrice fluida e sempre mutevole di futuri possibili che diventano attuali quando noi esseri umani interagiamo e impariamo dai dati che si sono già accumulati

  3. atisha ha detto:

    Ottimo articolo Ivo… parecchio esaust-ivo! :-)
    Un sorriso al Nuovo Arches :-)

    namasté

  4. paritoshluca ha detto:

    Bè..non possiamo solo prendere atto di una cosa..ma considerare se è in linea con una certa concezione tradizionale della Conoscenza..oppure se è una sciocchezza partorita dalla confusione imperante ai nostri tempi..
    Se le parole sono simboli..e mutano per rimanendo il significato sempre lo stesso..la concezione dell’Archivio non è tanto pellegrina..
    La metafisica tradizionale..quella realizzativa..ne parla in altri termini..e Guenon..negli “Stati molteplici dell’Essere”..dà un’immagine dell’Universo ben diversa da quella che i sensi limitati ci rivelano..
    Innanzi tutto.. l’Esistenza..è solo una piccola parte di ciò che è..anche se il termine “è”..è una concessione linguistica necessaria perchè altrimenti sarebbe impossibile parlare di certe cose..
    Le cose che esistono..andando nel passato..non cessano di esistere..anche se non hanno
    l’Essere..perchè il nulla non esiste a nessun livello..
    e così il futuro..che non è un nulla ma è qualcosa pur non esistendo ancora..
    I gesti che compio esistono..ma anche quelli che potrei compiere e non lo faccio..esistono in qualche modo..e anche i gesti che potrei compiere nel futuro esistono..e sono innumerabili..moltitudine..indefiniti..
    e pure e gesti che non ho compiuto nel passato..assieme a quelli compiuti ..sono qualcosa..
    L’Archivio..è tutto ciò che nel passato e nel futuro è possibile o sarebbe stato possibile..
    il problema è che nel futuro pur collegandoci a qualcosa che potrebbe manifestarsi..non è detto che lo faccia..perchè la libertà porta a scegliere tra tutte le possibilità ..e quali scegliamo non è dato sapere che allora la libertà non esisterebbe..e neanche la “liberazione” dalle leggi meccaniche..
    Anche riguardo al passato ..vedere ciò che non esiste più..e separarlo da ciò che non è mai esistito non è cosa facile..
    Ma una cosa è chiara..l’Infinito non ha limiti..e nell’Infinito ..anche senza esistere..ci stanno possibilità infinite..che si qualificano solo quando scegliendole diventano “esistenti”..
    A questo punto diventa fondamentale “sintonizzarci” su possibilità benefiche e non malefiche..
    Cos’è la meditazione se non sintonizzarci sul Centro..e la Pace..?
    E non è forse detto che in equilibrio su una fune..se pensiamo di cadere..lo facciamo veramente..?
    Il processo di “sintonizzazione”..è come guardare il bersaglio..prima di scoccare la freccia..

  5. eckhart ha detto:

    Paritosh:
    ci stanno possibilità infinite..che si qualificano solo quando scegliendole diventano “esistenti”..
    la libertà porta a scegliere tra tutte le possibilità ..e quali scegliamo non è dato sapere che allora la libertà non esisterebbe..e neanche la “liberazione” dalle leggi meccaniche..
    °°°°°°°°°°°°°°
    Possibilità infinite?
    E “chi” le sceglierebbe?
    Qui c’è in atto ancora il sogno di un attore che si sente Protagonista della Scena..
    Libertà di chi?Di quale agente?
    A quanto pare ci è sempre facile immaginare e prospettare una possibilità di scegliere..nessuno che provi ad immaginare come ciò sia impossibile,così profondamente interconnessi come siamo,a migliaia di altri accadimenti che avvengono in questo momento..
    nessuno che provi ad immaginare quale favoletta ci raccontiamo..
    ognuno a “scegliere” la “propria”vita…mah!
    Davvero non si riesce ad immaginare quale caos sarebbe la vita,
    se solo esistesse questa possibilità?Questo “mondo possibile”
    luogo di accadimenti,non durerebbe per più di un giorno..ognuno per cavoli suoi..nella propria scelta..ci distruggeremmo in un attimo!
    Anche nella “deriva” che osserviamo oggi invece..c’è un’armonia intrinseca,il Tao,che permette che Ciò continui ,e si trasformi,a nostra…insaputa…
    A meno che non ci si liberi consapevolmente di quest’idea,e accogliendo l’idea che l’unica possibilità che possediamo è proprio quella “liberazione dalle leggi meccaniche” che “ci vive” inconsapevolmente,perveniamo ad una nuova consapevolezza.
    Ecco:questa liberazione ci farà allora intravedere l’illusione del sogno della scelta sino a trasformarsi nell’Unica Libertà..che non è mia o tua,
    ma Sua.

  6. vagabondo ha detto:

    Mi chiedo se tutti gli enunciati che si leggono a proposito delle realtà spiritali siano più coerenti viste da chi il fardello dell’ignoranza e identificazione non lo vive più. Gli “illuminati”…mi chiedo se per loro sia più chiaro, dall’alto della loro “realizzazione” o “risveglio”, questo garbuglio che sono le teorie/convinzioni/assiomi spirituali.
    Probabilmente è una domanda che rimarrà senza risposta.
    Mi sono imbevuto e m’imbevo spesso di convinzioni anche io…cosi ho creduto nel karma come reazione alle azioni…ma se non vi è scelta che senso ha il karma?
    Forse lo ha solo per Newton e per la sua terza legge.
    Il libero arbitrio… In Matrix Neo diceva di non credere nel destino perché non gli piaceva l’idea di non poter controllare la sua vita. Ebbene … se osservo la mia mente vedo che nessuno sceglie. Le predilezioni accadono probabilmente in base a condizionamenti mentali. Quando mi trovo a scegliere qualcosa ecco che nasce il pensiero —> “questo o quello?” e poi mi ritrovo in attesa che la scelta accada…questo mi fa escludere il libero arbitrio…non vi è scelta e senza di essa che senso ha il libero arbitrio. L’unica cosa tangibile è la presenza mi pare…sullo sfondo….non afferrabile, incolore, inodore, imparziale….eternamente presente…anche in questo momento che sto scrivendo.

    Allo stesso modo il concetto di questi archivi…mi chiedo se gli “illuminati” la vedano come realtà e non come un altro concetto mentale teso a renderci un qualche tipo di controllo che non abbiamo e mai abbiamo avuto.

    Chi vuole controllare?
    Chi pretende di scegliere?
    Chi subisce le scelte e in questo vede il karma?

    PS: =) Secondo voi chi fornisce gli hard disk alla Provvidenza? Che sistema operativo usano? E il filesystem?

    PSS: Chi in questa sorta di archivi universali ci vede del vero perdoni la mia blasfemia…era solo per sorridere….io non so che cosa pensare a proposito.

    ^______________^
    Namaste

  7. atisha ha detto:

    vagabondo: io non so che cosa pensare a proposito.

    atisha:.. allora non pensare……..
    che l’acqua continua a scorrere nella stessa direzione :-)

  8. vagabondo ha detto:

    Anche non pensare è un pensiero…un mero tentativo di essere quello che si immagina sia più elevato, superiore….forse il giorno che tutte le mie resistenze avranno ceduto pensare sarà superfluo come il capotto d’estate.

    Che io pensi o no la danza dell’universo continua e cosi il corso del fiume non si arresta…amen…anche questo mio commento e superfluo ma ahimè la mente non si è arresa ancora…

    La consapevolezza del presente rimane inafferabile…

    Grazie della considerazione, Atisha…
    ^________________^

  9. eckhart ha detto:

    Vagabondo:anche questo mio commento e superfluo ma ahimè la mente non si è arresa ancora…

    Nulla è superfluo…senza il tuo commento non saresti arrivato a questa constatazione.
    Adesso si tratta solo di accettarlo,ed è già un’arrendersi… ;-)

  10. vagabondo ha detto:

    È vero…è già un’arrendersi…e magari fosse l’arresa totale.

  11. eckhart ha detto:

    magari…senza aspettative…ancora meglio.. :-))

  12. atisha ha detto:

    vagabondo: Anche non pensare è un pensiero…un mero tentativo di essere quello che si immagina sia più elevato, superiore….forse il giorno che tutte le mie resistenze avranno ceduto pensare sarà superfluo come il capotto d’estate.

    atisha: non la vedo allo stesso modo… all’inizio può apparire come un “pensiero di non pensare” .. ma arriverà il giorno in cui, meditando, i pensieri si placheranno.. abbasseranno il volume nella tua mente.. e diraderanno, fino a svanire..

  13. (Y)am ha detto:

    Eckh: Possibilità infinite?
    E “chi” le sceglierebbe?

    (Y)am: Tu e chi se no?
    Ciau neh, vedo che le balle che fecero emergere le neppa di Arches ancora circolano…

    Grazie Ivo per il bell’articolo.
    Segnalo Rober Happe’:
    “Io vissi nella foresta per tre anni, e passai i miei giorni entrando in contatto con la’Akasha e studiando.”
    http://www.roberthappe.net/italiano/oponto.htm

  14. eckhart ha detto:

    Bentornato Yam! :)
    difatti tutto coincide: colui che vive il sogno della scelta è sempre colui a cui girano le balle..
    ciao :-)))))

  15. eckhart ha detto:

    Se può servire la “causa”…e invece di citare i “soliti Indiani”:

    “Ciò che chiamiamo azione,fare,comportamento e funzionalità,sono in realtà cose immaginarie.
    In verità non vi sono simili cose. Più precisamente,noi possiamo esperire l’unità dell’Essere che muove le nostre mani, o il ruotare della terra intorno al sole. Precisamente c’è da pensare che ci sia l’azione dell’Unico Agente, e non di un essere individuale. Questa sottile e rara percezione non è mai totalmente precisa,poiché non osserviamo l’unità di tutte le azioni,movimenti,cambiamenti.
    Quando vediamo l’unità delle azioni,come dimensione di presenza dinamica, riconosciamo che non
    c’è un fare, quanto semplicemente la manifestazione o creazione di tutta la Realtà come un unico tessuto.
    Quest’unico tessuto si svolge continuamente, e si svolge in un schema. Noi percepiamo qualcuno di questi
    dinamici elementi e li chiamiamo azione,comportamento, e così via. In realtà non c’è nessuna cosa come
    persona che muova le braccia,né un Dio che muova le braccia di una persona. L’espressione “movimento delle braccia” è semplicemente una convenzione che astrae un particolare sottoschema dallo schema dinamico universale e che reifica come “quel” movimento.
    In altre parole,l’azione individuale è una reificazione di un sottoprocesso del disegno complessivo dell’universo ,inseparabile dal complessivo disegno.”
    ALMAAS (The Inner Journey Home pag.361)

  16. carlo ha detto:

    Tutto vero, lo so io che sono uno scimmione e batto questi tasti fra i banani. carlo

  17. paritoshluca ha detto:

    16eckhart

    Se può servire la “causa”…e invece di citare i “soliti Indiani”:

    “Ciò che chiamiamo azione,fare,comportamento e funzionalità,sono in realtà cose immaginarie.
    In verità non vi sono simili cose. Più precisamente,noi possiamo esperire l’unità dell’Essere che muove le nostre mani, o il ruotare della terra intorno al sole. Precisamente c’è da pensare che ci sia l’azione dell’Unico Agente, e non di un essere individuale. Questa sottile e rara percezione non è mai totalmente precisa,poiché non osserviamo l’unità di tutte le azioni,movimenti,cambiamenti.
    Quando vediamo l’unità delle azioni,come dimensione di presenza dinamica, riconosciamo che non
    c’è un fare, quanto semplicemente la manifestazione o creazione di tutta la Realtà come un unico tessuto.
    Quest’unico tessuto si svolge continuamente, e si svolge in un schema. Noi percepiamo qualcuno di questi
    dinamici elementi e li chiamiamo azione,comportamento, e così via. In realtà non c’è nessuna cosa come
    persona che muova le braccia,né un Dio che muova le braccia di una persona. L’espressione “movimento delle braccia” è semplicemente una convenzione che astrae un particolare sottoschema dallo schema dinamico universale e che reifica come “quel” movimento.
    In altre parole,l’azione individuale è una reificazione di un sottoprocesso del disegno complessivo dell’universo ,inseparabile dal complessivo disegno.”
    ALMAAS (The Inner Journey Home pag.361)

    Non sono d’accordo..
    Innanzitutto l’Essere non è tutto l’Universo..ed appunto per questo la libertà è possibile..
    come scelta tra possibilità che non hanno l’Essere..ma che noi gli diamo..
    Naturalmente l’uomo meccanico e necessitato non è libero..in lui agiscono forze inconscie..la trama..il disegno..e l’individualità ..la separatività e la libertà sono sogni..o meglio..illusioni..
    L’uomo fa allora parte di un disegno già scritto da qualcun altro..non è libero e qualcosa agisce il lui..
    Ma la libertà esiste..!
    Ed è l’azione consapevole..non meccanica..la scelta tra possibilità diverse e non prevedibili..
    l’uomo..come un Dio..dà vita al Non Essere e lo rende Essere…
    un proposito diventa azione..azione libera..
    Altrimenti..non avrebbe senso la ricerca..i Maestri..l’Illuminazione..
    sarebbero solo altre schiavitù..comportamenti individualmente inesistenti..vivremo in un incubo da cui è impossibile uscire..

  18. eckhart ha detto:

    ..Difatti la ricerca è un’incubo..e come tutti gli incubi…cioè sogni..
    finisce quando non lo si riconosce come tale.
    Affermare “La libertà esiste” è l’ultima illusione dell’ego ,ancora più potente della propria presunta immortalità (anche quando è inconscia).
    L’uomo è libero quando, senza quelle famigerate resistenze meccaniche,fluisce con l’Essere,coi suoi ritmi,cambiamenti,quando sente di essere un tutt’Uno con quel Tessuto in quell’unica Libertà.
    Il wu-wei,in poche parole.
    E’ chiaro comunque,che la ricerca faccia leva sull’ego,sulla sua volontà di trasformarsi dal baratro in cui vive..
    non gli si può certo dire che questo gioco deve finire..
    che deve mettersi da parte..
    un Maestro dunque raramente dice queste cose,se non nell’ultima fase.
    Questo spiega perchè tutti i Maestri (che quindi Sanno..) non rivelano questo Segreto.
    Ma non c’è da essere d’accordo :-)))
    Almaas…come Osho o Nisargadatta.. sanno.. :-)

  19. atisha ha detto:

    paritosh: Non sono d’accordo..

    atisha: c’è da essere “d’accordo”.. sulla varietà delle espressioni?
    sul dipingere un quadro variegato? sullo spiegare un concetto?
    Se non si sa guardare e scrutare OGNi quadro per ciò che è, per la sola possibilità di Guardare che ci è data………..
    al massimo capo Paritosh, sarebbe stato più utile tu avessi scritto:
    “Io mi esprimerei così a riguardo…” anzichè “Non sono daccordo”..
    fa mooolta differerenza…

Leave a Reply