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Alan Watts 4I filosofi
non riconoscono facilmente
che v’è un punto
dove il pensiero,
come la bollitura di un uovo,
deve arrestarsi
.

Alan Watts. La via dello zen. Feltrinelli. Milano. 1960.

28 Responses to “Alan Watts sui filosofi”

  1. eckhart ha detto:

    Bella questa!
    Eppure questa citazione è tratta da uno dei libri della mia vita,quelli che ti fanno accantonare tutti i libri di filosofia letti sino a quel momento,dove cerchi quello che non puoi trovare e bam!
    Svaniscono in un attimo come bruciati.. per incanto..
    E trovi un’altra Via molto più arieggiata,senza sentore di aria viziata dal pensiero..ma bando ai ricordi di adolescenza!
    Dicevo bella questa ,perchè rende bene..l’uovo a furia di stare sul fuoco s’indurisce,così il pensiero ci sclerotizza senza farci espandere oltre noi stessi,oltre ciò quello che questi crea:concetti resi per reale..
    Quindi attenti a fermarsi prima..
    Grazie Ivo..non sembra scelta a caso… ;-))

  2. paritoshluca ha detto:

    Il pensiero va trasceso..non evitato..
    e come tutte le cose..l’operazione è possibile solo quando è maturo..e come un frutto ..cade..
    Il pensiero cade quando ha raggiunto gli estremi confini di se stesso..allora..siamo pronti al balzo..perchè ormai più nulla ci trattiene..
    Le cose si lasciano quando ormai sono esaurite.che altrimenti ce le portiamo nell’inconscio..per questo occore ben pensare..
    che è una tappa ..e nelle iniziazioni corrisponde alla fase di apprendistato..o studente..
    Lo studente vuole sapere tutto..tutto criticare indagare..vedere..discutere..e solo quando non avrà più dubbi..sarà pronto ad affidarsi al Satguru..al Maestro Interiore..essendo quello Esteriore l’apparire nel mondo di quello che vive dentro di noi..
    Allora comincerà la fase di discepolato..di ascolto..distinguendo la propria voce interiore dalla mente..vero mercato in cui il mondo si fa sentire alla nostra Coscienza..e il non cedere a queste lusinghe sarà la strada lunga e dolorosa della nostra rinuncia alle illusioni..e il preferire il tempietto con l’acqua zampillante..agli imbonitori che tutto promettono e nulla mantengono..

  3. Sak ha detto:

    Le pratiche spirituali, in particolar modo quelle che comprendono la mortificazione del corpo e della mente, per me, non hanno nulla a che fare con il Risveglio della Coscienza.
    La vera rinuncia, da un punto di vista spirituale, è quella che lascia il senso di essere un agente personale, il senso dell’ego. Tutte le altre rinunce non fanno che gratificarlo in forme sempre più sottili.
    E la più grande delle rinunce è la rinuncia alla pretesa di un Risveglio. Non c’è vetta da raggiungere, ma piuttosto la possibilità di liberarsi da questi concetti di vetta, di cammino, di progresso, di alto di basso, di giusto e sbagliato…
    Comunque va tutto bene… è nell’ordine delle cose, credere anche che ci sia un cammino di liberazione… per arrivare a vedere che si arriva dove si è sempre stati. Le metafore che indicano uno scopo da raggiungere appartengono al genere di sogni che fanno gli ego spirituali che credono di avere intrapreso un cammino. In realtà sono solo belle fantasticherie della mente. Inevitabili.
    Quando la mente fa capolino fra le concettualizzazioni di bene e male significa che, probabilmente, è immersa ancora nel sonno della consapevolezza.
    In realtà il vero male è la perdita della consapevolezza e il bene è il mantenimento di questa.
    E questo “male” accade e si perpetua quando c’è la permanenza di un soggetto (l’ego) che vuole, che separa, che desidera…
    In realtà non c’è niente di raggiungibile, nemmeno il Risveglio concepito dall’ego. Lo scopo o una meta fanno parte del sogno stesso. Essi solo desideri della mente ambiziosa che incessantemente brama nel suo dormire profondo.
    Inoltre va detto che non ci può e potrà mai essere un soggetto che ottiene il Risveglio… in quanto esso è lo stato di Coscienza che è prima del pensiero… oltre il pensiero, che sia debole o forte.
    E prima del pensiero c’è l’innocenza, la purezza, la Consapevolezza incontaminata… che non necessita di scopi, di scalate, di mete… di ottenimenti, in quanto è l’Essenza immutabile della natura di ogni Essere che va solo ritrovata, dopo averla a lungo dimenticata.

  4. eckhart ha detto:

    Certo paritosh..
    prima c’è l’intuizione che il pensiero ha un limite..
    ma è già un lampo che trascende il pensiero e che ci fa in qualche modo arrendere a questa evidenza..
    poi ci si comincia a rilassare in questa comprensione..
    ma il pensiero torna,come potrebbe mai essere possibile il contrario?
    E allora non lo eviteremo ,ma lo osserveremo senza dargli ulteriore energia e via via..come certe onde del mare..

  5. paritoshluca ha detto:

    Sono d’accordo che non c’è nessun sentiero e che tutto è illusione dell’ego..
    E adesso..sono illuminato..?
    No..ho solo capito..ma non ho compreso..
    Il capire è ancora della mente..la mente capisce che il sentiero è ancora qualcosa di mentale..e finisce qui..
    Il comprendere invece non è fatto solo con la mente..ma con tutto se stessi..e chi comprende..cambia..e trascende..
    I sentiero..serve solo al passaggio tra il capire e il comprendere..allo stancarsi..che alla fine ..ciò che prima erano solo parole..diventano realtà sonanti…ma non subito..che tutte le cose..anche la mente..hanno una vita e una morte..e se non è il tempo..il frutto non cade..

  6. Sak ha detto:

    Paritosh:
    “Sono d’accordo che non c’è nessun sentiero e che tutto è illusione dell’ego..
    E adesso..sono illuminato..?”
    No..ho solo capito..ma non ho compreso..”

    °°°
    Se sei d’accordo… che t’importa allora dell’illuminazione?
    Ma ti sei risposto da solo: ho capito ma non ho ancora compreso.
    D’altronde, come tu m’insegni, se non è il tempo… il frutto non cade…
    Dunque, avanti fino allo sfinimento nel sentiero…
    Tempo verrà… perchè l’importante, per la mente, è che la “morte” dell’ego non accada subito… ma domani.
    Là dove il pensiero, come la bollitura di un uovo,
    deve arrestarsi è sempre adesso.
    Altrimenti si entra nel gioco del pensare senza requie dei filosofi, ancorchè spiritualisti.

  7. eckhart ha detto:

    Paritosh:e se non è il tempo..il frutto non cade..

    Perfetto non fa una grinza Paritosh..
    e questo può accadere con o senza Sentiero,con o senza Maestro,con
    o senza Iniziazione..
    Accade ,perchè ” vuolsi così colà dove si puote!”
    E allora?
    Che abbia ragione anche Francesco?(a proposito Francesco ,non mi sono rimangiato la parola..anche se non ho aggiunto altro..)
    Perchè mi pare si torni li..
    Senza destra o sinistra..
    riconoscendo chequesto è solo un gioco della mente..
    una sua bella farsa..

    E adesso gradirei che Ivo mi tiri in testa quel benedetto uovo!
    :-)))

  8. paritoshluca ha detto:

    Immagino che Sak sia illuminato..perchè ha compreso che esiste solo l’adesso e che il futuro non arriva mai..
    Oppure anche questa percezione è un frutto della mente..?
    Ed Eckhart..se non c’è un Maestro..che ti spiega cosa bolle in pentola..invece di illuminarti ti sbielli..
    Si dimentica che certe cose non sono condizioni mentali..ma energetiche..potenti..che se non sono ben gestite portano a distruzione..come dare una Ferrari un un bimbo..
    IL tempo..lo studio..il desiderio..servono a creare quell’ambiente che ci servirà una volta che il frutto cade..sono la cesta..e non il precipizio dove va chi cade senza sapere dove va a parare..

  9. eckhart ha detto:

    Certo il frutto va innaffiato,sennò come matura..
    e lo fai principalmente osservando la vita consapevolmente.
    Fai comunque quello che c’è da fare,è questo il punto secondo me.
    L’Offerta è solo la Vita..col tempo apri gli occhi e cominci a vederla per quel che è,sino in fondo..a poco a poco.
    La Ferrari appare solo se gli occhi sono aperti..prima c’è solo un triciclo..non vedo questo rischio di farsi del male.
    Non ho detto che i Maestri non servono,se li cerchi ci sarà pure un motivo!
    Ho solo detto ieri che ognuno ha i Maestri che si merita
    e di cui ha bisogno.

  10. eckhart ha detto:

    Alan Watts e T. Waits..
    insospettabili somiglianze.. :-)))

    http://youtube.com/watch?v=vgeZEdbv_m8&feature=related

  11. (Y)am ha detto:

    Par: …perchè ha compreso che esiste solo l’adesso e che il futuro non arriva mai..
    Oppure anche questa percezione è un frutto della mente..?

    (Y)am:
    ..c’e’ una particolare istruzione, o indicazione…o iniziazione…che puo’ essere anche autoiniziazione (Dzoghchen) che fa si che non ci si possa sbagliare: non e’ la mente.
    Drigdrisyaviveka e’ la discriminazione tra se e non se…ed e’ un altro metodo….
    Il vero Se’ e’ li dove nama-rupa (nome forma) e’ assente…qui…adesso…prima del sorgere del pensiero.
    Non c’e’ nessuno che si debba illuminare…c’e’ solo l’illuminazione.

  12. paritoshluca ha detto:

    La mente non potrà mai arrivare al Sè..è il Sè che arriva alla mente e ne indirizza l’opera..
    Il Sè è Intuizione Immediata..Percezione di Esistere..Verità..
    e in questa percezione si realizza l’unione del possibile e del reale..perchè tutto ciò in cui veniamo a contatto appartiene all’Essere..che ne costituisce la radice..almeno la prima radice..
    che poi..oltre l’Essere ..siamo nel Brahman Nirguna..l’Inqualificato..la radice di Tutti i Mondi..e non solo del nostro..
    Il pensiero nel ce la fa ad arrivare al Sè..alla Consapevolezza..
    la mente non può trascendere la mente..ma quando la mente riflette con i suoi miseri mezzi il Tutto..ecco che impazzisce ..come nel concetto di Infinito..che poi sarebbe il Brahman..
    Quando il pensiero arriva ai suoi confini..può essere trasceso..e allora incontriamo noi stessi..il Centro..l’Atman..
    che non è un concetto..una teoria..ma è una realtà..una percezione reale dell’unica realta..che tutto il resto è illusione..illusione che però al suo livello manifesta verità ben diverse..a seconda dei gradi di probabilità..
    Le verità del pensiero sono verità derivate..accordi tra le nostre illusioni percettive e le illusioni del mondo..
    accordi tra relativi ..possibilità esistenti in funzione del concetto di probabilità..
    La Verità è la nostra Conspevolezza oltre il pensiero..che si identifica al Sè..e che è assoluta..
    ma le verità del mondo sono relative…relative alle probabilità che hanno di manifestarsi in relazione ad altre probabilità che le devono sostenere..
    Un guardacaccia sente tre spari..e va nel bosco per scoprire il bracconiere..
    Nel bosco c’è un uomo col fucile fumante e con tre pennuti ai piedi..
    Il colpevole .pensa il guardiacaccia..
    No..dice l’uomo…
    passavo di qui per caso..e ho visto qualcuno che sparava in alto..mi sono caduti i pennuti ai piedi e l’uomo si è avvicinato per prenderli..in quel mentre ha visto che il guardacaccia si stava avvicinando e mi ha dato il fucile e si è dato alla fuga..
    Come vede..sono del tutto innocente…
    Qual’è la verità?
    L’uomo è colpevole o innocente..?
    Qualsiasi cosa avviene è frutto di infinite possibilità che possono averla prodotta..come noi abbiamo la possibilità di fare qualsiasi cosa…ma…queste possibilità hanno un diverso grado di probabilità..
    E’ possibile che io possa diventare presidente degli Stati Uniti..ma è molto improbabile..
    Le possibilità sono infinite perchè sono frutto del Brahman che è infinito..manifestano la somiglianza che il figlio ha nei confronti del Padre..ma non sono probabili..e la realtà come la conosciamo è legata da una certa meccanicità che rende probabili le cose più facilmente manifestabili..in relazione alle cause che l’hanno prodotte..
    Il guardacaccia sa che è possibile credere all’uomo..è possibile che le cose siano andate come ha detto..ma ciò è improbabile..
    perchè la verità e libertà cresce mano a mano che ci avviciniamo al Principio..all Coscienza..all’Atman.. e si allontana più scendiamo nella meccanicità e nell’oscurità..e la probabilità diventa una legge non aggirabile..
    Quand’ero bambino ero molto ingenuo e credulone..oggetto quindi degli scherzi dei compagni..che erano molto più materiali di me..e furbi..
    Uno scherzo che mi è rimasto impresso è quando il compagno di banco dietro di me..prendeva il fazzoletto dalla mia tasca…e lo gettava in terra..poi..mi chiamava e me lo indicava..ed io lo ringraziavo e me lo rimettevo in tasca..
    poi..lo rifaceva..due o tre volte..ed io mi domandava come faceva il fazoletto a cadermi così spesso..
    Ala fine mi accorsi che era tutto un inganno..e non riuscivo a capire perchè lo facesse..quale diletto vi provasse..
    Da bambino..ero molto presente al Sé..e priettavo sugli altri questa percezione..credendo che anche gli altri fossero come me..ma poi..crescendo..mi sono reso conto che non era così..
    e solo il Maestro mi ha ricordato cosa ho perso..e la strada per ritrovarlo..e anche di stare attento alla cattive compagnie..e di chi vive nella menzogna..

  13. paritoshluca ha detto:

    dice
    13(Y)am
    …la mente e’ il pensiero..lascia andare il pensiero ed immergiti nel Se’.
    **************
    Il pensiero non è contrario al Sè..
    Possiamo immergerci nel Sè e continuare a pensare..e possibilmente bene..
    Il Sè è contrario alla Teologia..all’analizzare prodotti della mente o del sentimento.
    religione e Sè sono ambiti diversi..e per religione intendo quella che abbiamo sotto gli occhi e non la religiosità..che è un’altra cosa..
    Il Sè è la percezione del Centro..dell’Essere..della Coscienza..
    e chi ci vive dentro è Divino..e non ha bisogno di Divinità da adorare o pregare..
    Ma chi non c’arriva allora si crea un Dio..e magari creandolo lo fa pure esistente..e mai come in questo caso..vale il detto che ognuno deve andare col suo Dio..
    e chi va col Sè..non ha bisogno di nient’altro..e il pensiero ..una volta che il Sè è percepito..riceve Luce..e rifonda il mondo..

  14. paritoshluca ha detto:

    dice
    13(Y)am
    …la mente e’ il pensiero..lascia andare il pensiero ed immergiti nel Se’.
    **************
    Il pensiero non è contrario al Sè..
    Possiamo immergerci nel Sè e continuare a pensare..e possibilmente bene..
    Il Sè è contrario alla Teologia..all’analizzare prodotti della mente o del sentimento.
    religione e Sè sono ambiti diversi..e per religione intendo quella che abbiamo sotto gli occhi e non la religiosità..che è un’altra cosa..
    Il Sè è la percezione del Centro..dell’Essere..della Coscienza..
    e chi ci vive dentro è Divino..e non ha bisogno di Divinità da adorare o pregare..
    Ma chi non c’arriva allora si crea un Essere da adorare ..e magari creandolo lo fa pure esistente..e mai come in questo caso..vale il detto che ognuno deve andare col suo Dio..
    e chi va col Sè..non ha bisogno di nient’altro..e il pensiero ..una volta che il Sè è percepito..riceve Luce..e rifonda il mondo..

  15. eckhart ha detto:

    Nulla è contrario al Sè,ci può solo essere una coltre di ignoranza (indulgere nel pensiero è una di queste) che non ce lo fa riconoscere

  16. (Y)am ha detto:

    …la mente e’ il pensiero..lascia andare il pensiero ed immergiti nel Se’.

  17. paritoshluca ha detto:

    dice
    16eckhart
    Nulla è contrario al Sè,ci può solo essere una coltre di ignoranza (indulgere nel pensiero è una di queste) che non ce lo fa riconoscere
    *************************
    La fede è contraria al Sè..
    Perchè è abbandonare il qui e ora..per proiettarsi in un mondo sostenuto dalla mente..
    Se il potere della mente cessa..cessa anche la fede e rimane la fiducia..
    La fede esiste perchè la mente è potente..e non tutti riescono a tacitarla..allora si è creato un’immagine mentale del Sè..e si è chiamata Dio.. e lo si è raffigurato compatibile con noi stessi..individuale e personale..
    e una volta creata quest’immagine..esiste ..e difficilmente la gente nè può fare a meno..per questo l’Advaita.. non è popolare tra le masse che preferiscono le Forme devozionali..
    Il Sè può esservare la mente e le sue creazioni..ma non può inchinarsi a ciò che ha un’esistenza meno principiale di Se Stesso..lo può fare solo in relazione all’Infinito..dove il Sè inteso come Essere..è qualcosa di limitato..perchè qualificato..

  18. eckhart ha detto:

    Paritosh:
    Se il potere della mente cessa..cessa anche la fede e rimane la fiducia..
    La fede esiste perchè la mente è potente..
    °°°°°°°°°°°°°°°°°
    Esattamente,concordo pienamente.
    Ed alla fiducia ci si abbandona,no?
    Forse adesso è più chiaro cosa s’intendeva per abbandono..

  19. paritoshluca ha detto:

    dice
    sckhart

    Esattamente,concordo pienamente.
    Ed alla fiducia ci si abbandona,no?
    Forse adesso è più chiaro cosa s’intendeva per abbandono..
    *************
    Il problema non è sapere se dobbiamo abbandonarci o no..
    ma quando e come va fatto..
    e va fatto quando il frutto è maturo..e l’abbandono è l’unica possibilità rimasta..e percorribile..
    Arrivare a questo punto è la sadhana..la ricerca..il lavoro..perchè se non maturiamo a dovere l’abbandono non si realizzerà..
    è la via che porta alla Via..
    è lo studiare il bordo della piscina per stabilire il punto esatto che vedrà il nostro tuffo..
    Ciò che si oppone all’abbandono..sono i desideri..perchè sono nel futuro..e mai nel presente..e l’abbandono è sempre nel presente..
    ma non si pensi che i desideri siano illusioni della mente..soltanto..
    sono la ragione di questo Universo..che si espande e moltiplica sottoposto a incontinente voracità..
    La natura è la via del crescere e desiderare..il Saggio va a ritroso..verso il Principio..e l’abbandono è fatto a quel Sè che viene prima dell’Universo..per questo è difficile illuminarsi..
    bisogna andare controcorrente rispetto all’espansione..
    bisogna diminuire..e l’Iniziazione è la comprensione del cambiamento di direzione..
    adesso lentamente o meno..procediamo verso il Centro e non verso la periferia..finchè ci cadremo dentro..
    ma prima…bisogna arrivarci..superando quelle forze che ci spingono indietro…

  20. eckhart ha detto:

    Dice Paritosh:è lo studiare il bordo della piscina per stabilire il punto esatto che vedrà il nostro tuffo..
    Ciò che si oppone all’abbandono..sono i desideri..perchè sono nel futuro..e mai nel presente..e l’abbandono è sempre nel presente..

    °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
    Wow!Ci siamo!
    Abbiamo trovato qual è in nodo che ci blocca al bordo..
    ad osservare la piscina (ma non era meglio il mare?).
    Certo: questo è lo studiare della mente che si oppone al tuffo,impigliandoci lì..
    Come teoria ,a questo punto,è più che sufficiente direi…
    Allora adesso alza le mani e arrenditi !
    A questo adesso che ti impone quest’impotenza e ti invischia nel desiderio,
    adesso arrenditi e getta in piscina tutti i libri con tutte le teorie!
    Solo nudi ci si può tuffare..
    (Perché:forse che il tuffo lo scegli di fare tu?
    Tu chi?)

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