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Presento sopra un articolo di Franco Del Moro, “E dopo, cosa ve ne farete di questo mondo?”. Franco pubblica la rivista Ellin Selae da vent’anni, con la quale collaboro occasionalmente. Ellin Selae è una “raccolta illustrata di pensieri, tracce, armonie e disarmonie umane”, una rivista pubblicata con la passione dell’artigiano, qualità in via di estensione nel mondo editoriale.

Ellin Selae è un antidoto contro l’omologazione del pensiero e contro le mode, C’è qualcosa di unico nella rivista: ogni singola copia contiene una piccola opera d’arte originale, rendendola in questo senso unica e letteralmente personalizzata.

Nonostante la cura artigianale, Ellin Selae è anche un rivista a tecnologia avanzatissima. A differenza dei monitor attuali e anche dei migliori lettori di ebook dell’ultima generazione, può essere letta con qualsiasi angolazione e anche con il sole accecante di una giornata di luglio a mezzogiorno, grazie ad un materiale innovativo chiamato “carta”. Inoltre non richiede alcuna forma di energia per essere letta, se non un minimo contributo della nostra mano per sfogliare le pagine, il cui dispendio energetico è paragonabile al movimento del polso con il mouse. Tuttavia, a differenza del mouse, pare non si rischino infiammazioni ai tendini dell’avambraccio.

Il materiale di cui è composto, questa “carta”, consente anche di essere piegata e arrotolata senza che che le informazioni ne risentano, sempre che non si esageri. Il formato in cui le informazioni sono memorizzate non diverrà facilmente obsoleto come i formati per computer. Ci possiamo aspettare almeno un centinaio d’anni di vita da una rivista su carta, a differenza dei venti o trent’anni di vita di un CD o anche meno per un hard disk o una memoria analoga, e questo solo nel caso in cui il formato software sia ancora leggibile dai programmi futuri.

La “carta” viene prodotta da materiale completamente rinnovabile, chiamate “piante”, le cui fonti di nutrimento richiedono solamente l’apporto del sole e della pioggia. La carta è anche completamente riciclabile e non tossica per l’ambiente, purché si usino gli inchiostri senza piombo, ora largamente diffusi.

L’oggetto di carta non richiede connessioni Internet né attrezzature particolari per essere condiviso con altri, né si verrà  mai perseguiti legalmente per averlo dato. Si richiede solo la nostra presenza fisica e quella della persona ricevente; la disponibilità fisica della rivista ci ricorderà la persona probabilmente meglio di un file nel nostro computer.

2 Responses to “Ellin Selae”

  1. sorrydi ha detto:

    :-)))))

  2. Riyueren ha detto:

    E poi…il calore del contatto con la carta, molto meglio del freddo di un tastiera e di un mouse, il profumo dei fogli, quell’odore che sa di buono, un po’ come il pane appena sfornato, parole fragranti…la consapevolezza delle nuvole che stanno lì dentro, con la pioggia, il sole, le piante…c’è tutto il mondo, in un foglio di carta…ci sono le persone, quelle che l’hanno pensato, confezionato, consegnato…è bello, ecco :))

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